Arianna Todisco è una giovane fotografa originaria di Barletta che vive e lavora a Milano. La sua è una fotografia integrale, fisica, volta a cogliere la parte sensibile delle storie sociali e culturali dei nostri giorni attraverso l’applicazione di un nuovo linguaggio del reportage. Recentemente ha sviluppato un bellissimo progetto sui Metal Cowboys del Botswana, intitolato Community Hall, di cui abbiamo parlato qui.

Ephemeral Freedom © Arianna Todisco
Qualche giorno fa è stato presentato sulla piattaforma di crowdfunding SelfSelf il suo nuovo progetto editoriale Ephemeral Freedom, un lavoro sugli “invisibili” girovaghi siciliani, continuatori di un’antica tradizione incentrata sulla parola e sulla vendita di palloncini. Questa comunità nomade è sbarcata in Sicilia alla fine del Trecento, al seguito dei profughi Arberes’h, e nel corso degli anni ha mantenuto intatta l’originaria organizzazione familiare, sotto la guida di un capogruppo più anziano e con matrimoni stabiliti all’interno della comunità, un’unica e grande famiglia. Oggi i “caminanti” – come vengono comunemente chiamati – sono una sorta di macchia nera per gli abitanti di Noto. Quella dei caminanti è una storia quasi sconosciuta in Italia, tenuta nascosta dai cittadini di Noto, che non li hanno mai accettati come parte integrante della comunità siciliana.

Ephemeral Freedom © Arianna Todisco
Il palloncino è stata la chiave di lettura di Arianna, il ponte che le ha permesso di esser accettata dagli antichi caminanti e di poter dare un taglio molto personale e intimo al lavoro, lontano dal fotogiornalismo classico. A seguito della pandemia, il loro spirito errante sta svanendo, ma rimane intatta la loro tradizione della vendita dei palloncini, simbolo di una libertà effimera, da cui deriva il titolo del progetto.

Ephemeral Freedom © Arianna Todisco