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Classe 2022

Per parafrasare Pippo Baudo, abbiamo ritrovato una grande cantante. Qualche anno fa Giorgia aveva pensato di ritirarsi. E invece tra pochi giorni la rivedremo a Sanremo, rivitalizzata, rinata. L’abbiamo incontrata: l’indipendenza artistica, la paura di sbagliare che ti frega, i momenti di ribellione rock’n’roll, il bello delle grandi voci (che non è la tecnica), l’altra Giorgia. Difficile rimanere seri perché, come dice lei, «un romano pur di fare una battuta si fa tagliare la testa»
Vivere il mondo per poi suonarlo. La cantautrice più misteriosa per il grande pubblico di Sanremo è una miscela di culture, luoghi, suggestioni. Ha vissuto tra Colombia, Inghilterra e Italia. Ha una lunga storia underground e vanta collaborazioni pop. Porta al Festival una ‘Eco’ del suo passato, canta per affrontare le paure, superare le insicurezze e lasciarsi andare
In un periodo in cui bisogna essere sempre connessi e presenti, lui è sparito per un anno dai social, dai palchi, dai media. «Avevo bisogno di decrescere, tornare indietro per riuscire a guardare al futuro». Dopo il Sanremo ‘Insuperabile’ del 2022, il più anticonformista dei cantanti usciti dalla scena rap milanese è andato in India, ha ascoltato i Velvet Underground, ha letto Burroughs, ha cercato d’incasinarsi una vita che stava diventando troppo comoda. Al Festival porta ‘Il ritmo delle cose’, una canzone piena di domande, perché è quando smetti di fartene che sei fregato
Gentile, cristallina, timida, ma anche meticolosa, perfezionista, esigente, Rose è una che gioca per vincere, un’ambiziosa che vuole arrivare in alto facendo un passo alla volta. In questa chiacchierata parla delle analogie tra amore e crimine, del pezzo sanremese ‘Fuorilegge’, di cosa si prova ad aprire per i Coldplay in uno stadio
Va a Sanremo nel nome dei padri del rap e dei loro figli di prima e seconda generazione. Ma non è un cantante e nemmeno solo un produttore, è un artista-imprenditore che fa «business in maniera creativa e creatività in maniera organizzata». Qui racconta perché va al Festival, com’è cambiato in Italia il ruolo del producer, che cosa non va nel mondo del rap fra sovrapproduzione, ansia per i numeri, omologazione
Giorgia, Joan Thiele, Rkomi, Rose Villain, Shablo
Giura di non essersi mai sentito schiacciato («È il tipo di sfida che cerco»), ma Timothée Chalamet racconta anche di essere andato «oltre il limite» per impersonare Bob Dylan in ‘A Complete Unknown’: «Ho avuto tre mesi della mia vita per vestire i suoi panni, dopo cinque anni di preparazione. Interpretarlo era il mio unico scopo». L’attore e i suoi co-protagonisti (da Elle Fanning a Monica Barbaro) ci accompagnano dietro le quinte del più atteso biopic dell’anno
Nulla, nemmeno il collegio, la madre preoccupata, il sessismo dell’industria musicale, le signore impellicciate dell’Ariston, le malelingue o il tempo può fermare la ‘Antidiva Putiferio’. Eccola in questa intervista e in queste foto col suo incontenibile entusiasmo, la sua energia, la sua innocenza
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