
Il panino va a Porto
Passeggiata gastro-magica tra le fette di pane della città portoghese, tra influenze africane e morsi mastodontici. Senza bacalhau, né pastéis

Passeggiata gastro-magica tra le fette di pane della città portoghese, tra influenze africane e morsi mastodontici. Senza bacalhau, né pastéis

Dimenticatevi consigli di gastro-turismo, preparazioni raffinate, lunghi scontrini: per un pasto onesto, citofonare Jìdelna. O meglio mettersi in coda, stringandosi a scegliere, ché si raffredda

Né bistrot parigino, né wine bar di Barcellona. I piatti piccoli, da condividere sotto (più di) una bevuta, verso Istanbul sono letteralmente di casa. E raccontano di relazioni, di storie e del tempo che passa e non si sa dove va a finire

Pastasciutta antifascista, polenta di castagne, pane mai. Questo 25 aprile, parliamo del mangiare. Che «può essere un alfabeto muto con cui provare a leggere un'epoca da un altro punto di vista, dal basso, dalla tavola, dai gesti quotidiani»

Ne 'Alla ricerca del tempo perduto', Marcel Proust donava al suo protagonista un metodo molto speciale per viaggiare nel tempo: il cibo. La scienza dice che aveva ragione: ciò che mangiamo si lega alla memoria e al sentimento, e, validando il nostro passato, ci aiuta a costruire il futuro

Arrivare a Copenhagen per la New Nordic Cuisine, rimanerci per gli hot dog lerci da sbafare leccandosi le dita a qualsiasi ora della notte e del dì. Nessuna regola, solo un consiglio: rémoulade doppia, grazie
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