
Funghi Killer Cercasi
Dice il saggio che tutti i funghi sono commestibili, alcuni però solo una volta. Come un film horror degli anni Settanta, che entri l’assassino: si trova nei boschi, a volte sulla nostra pelle.

Dice il saggio che tutti i funghi sono commestibili, alcuni però solo una volta. Come un film horror degli anni Settanta, che entri l’assassino: si trova nei boschi, a volte sulla nostra pelle.

Per combattere il gastro fighettismo abbiamo bisogno di locali informali, popolari, con una cucina di sostanza più che di apparenza: insomma, quel genere di posti dove, appena entri, sai che hai già iniziato a prenderti cura di te

È il tormentone in cui si ricasca ogni anno, che arriva inesorabile con l’impennarsi delle temperature. Viaggio tra le insalate di riso, le paste fredde, le capresi, i prosciutti e melone e i carpacci che ci mettono di fronte a un dubbio amletico: stavamo meglio quando eravamo meno gastrofighetti?

La madeleine estiva per eccellenza, che ci riporta alle vacanze dell’infanzia e adolescenza e che nel nostro immaginario vince comunque contro artigianalità e gastrofighettismo. Li abbiamo elencati quasi tutti, partendo dal Winner Taco al… no spoiler!

In principio furono quelli industriali tutti sciroppi, coloranti e additivi vari: oggi si chiamano fruttini, sono fatti con la frutta fresca e vivono una seconda giovinezza dopo lunghe stagioni di immeritata panchina. Mica male, per un’invenzione nata esattamente cent’anni fa

Si chiama marketing olfattivo, e studia le profumazioni adatte a ogni genere di spazio di vendita, locali inclusi. Al limite dell'inganno: meglio un odore reale, che magari ti si attacca agli abiti ma è sintomo di cucina verace, o una fragranza sintetica che simuli un’anima, in contesti che un’anima non ce l’hanno?

Si dice che sui gusti non si debba discutere, ma a volte anche sì. È il caso di ingredienti e sapori che obbligano a una scelta – o di qua o di là – e che dividono peggio di un derby calcistico: qui però non è questione di cuore, bensì di Dna. E la domanda resta: sa di agrumi, o sa di cimice?

Nell’azienda La Vallata a Lajatico, sulle colline pisane, Carlo Giusti ospita «una grande savana» di bovini, suini e ovini allo stato brado, insieme a Galli neri del Chianti e al suo grande amore: i colombi selvatici. Da cui nasce la più grande follia di questo contadino visionario, già nota al mondo dei gourmand: il prosciutto di piccione

Lo Chef tristellato, di nuovo nelle vesti di supereroe in 'Cucine da Incubo', torna a salvare ristoranti sull’orlo di una crisi di nervi. Abbiamo provato a scalfire la sua proverbiale affabilità alla ricerca dei dettagli che lo fanno davvero incarognire, e (spoiler) qualcosina in effetti c’è

Ossia quello così come esce dalla mucca, non pastorizzato, puro, non toccato dalle “mani sporche” dell’industria: i pasionari del raw milk negli Stati Uniti continuano ad aumentare, in nome di una battaglia culturale che anche in Italia inizia a contare non pochi adepti

Il suo 'Dajeeeee!' è ormai diventato un marchio di fabbrica, insieme a quella eVVe lì e al taglio di capelli: e se quest'ultimo è destinato a sparire, il vincitore della dodicesima edizione del talent culinario è invece intenzionato a restare (per lo meno, nei nostri cuori)

Nell’ultimo round che precede la finalissima, solo chi si gioca il tutto per tutto si porta a casa la vittoria (e con ogni probabilità pure un taglio di capelli decente)

Siamo agli sgoccioli, e l'ansia da prestazione (nonché la sfiga) può giocare dei brutti tiri: tra incartamenti su sé stessi, complessi di Aristotele e dolori da ciclo, ecco chi ce l'ha fatta e chi no

Abitudine a lungo e a torto considerata “da nonni”, il sedersi a tavola prima delle otto sta vivendo una seconda giovinezza: lo dice il 'New York Times', lo ribadiscono i ristoratori, lo conferma chi, di fronte a un “ho prenotato per le 21:30”, vorrebbe piangere

Dal Nord Europa con furore, tutti in fila per fare colazione nella micro-bakery di turno a suon di pastry, roll e specialty coffee. Con un unico dubbio: siamo di fronte all’ennesimo effetto-cronut che verrà dimenticato nel giro di qualche mese?

Cosa fanno i cuochi quando spengono i fornelli e tirano giù la serranda del ristorante? Bevute per scaricare l'adrenalina e notti in bianco, ma anche casa, divano e guilty pleasure. E poi ovviamente ci sono pure i workaholic
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