
Elogio di Andy Fletcher, musicista
Non era solo il businessman o il pacificatore dei Depeche Mode. Ecco perché con i suoi sintetizzatori, le sue bassline e il suo approccio punk è stato fondamentale anche per la storia musicale del gruppo

Non era solo il businessman o il pacificatore dei Depeche Mode. Ecco perché con i suoi sintetizzatori, le sue bassline e il suo approccio punk è stato fondamentale anche per la storia musicale del gruppo

Scriveva frasi melodiche facilmente memorizzabili, che avvolgeva in arrangiamenti sintetici o sinfonici, ma sapeva anche sfidare le aspettative: ritratto di un semidio dell'elettronica

Richard visto da uno dei suoi miliziani: passava più tempo a curare gli eccessi che la produzione, ma ti migliorava la vita catalizzando sentimenti estremi. Era dileggio e adorazione, bestemmia e poesia

Ecco perché certi testi anni '80 sono attuali in questo tempo di guerra e quelli del periodo del grande successo commerciale, ugualmente impegnati, sembrano slogan grossolani

Ambient, trance, techno, IDM? Lui aveva previsto tutto in un tempo in cui pensare alla musica artificiale era quasi folle. Ritratto del musicista che ha trovato il cosmo (e la felicità) nei synth e nei computer

Intervista a Marc Collin dei Nouvelle Vague, che ha ripubblicato in versione deluxe il disco di cover della band di Robert Smith fatto con Chrystabell, cantante, attrice e musa del regista di 'Twin Peaks'

Signori della guerra che mandano le truppe al massacro, eroi mutilati, un olocausto nucleare, il fantasma del padre di Roger Waters: 50 e passa anni di musica contro la retorica del “noi contro loro”

Dal tormento di Prince al rock grottesco degli U2, dal micro-tormentone rap alla cover del tema anni '60 in chiave metal, e poi citazioni, inni sexy e colonne sonore: viaggio nella storia musicale di Batman

Il quadro post apocalittico di Finardi, il conflitto visto dalle spiagge di Dalla, il liscio punk dei CCCP, l’attacco alieno di Ivan Cattaneo, l'Europa unita di Gianna Nannini: 10 canzoni italiane sempre attuali

Si chiama Mauro Paoluzzi e a partire dagli anni ’70 ha prodotto dischi per mezzo stardom italiano. «Il cantautorato ci aveva massacrato i coglioni, non se ne poteva più di tre accordi e milioni di parole»

Tutti conoscono i Duran e gli Spandau. Pochi ricordano questi dischi inglesi, ma anche scozzesi, olandesi, americani e australiani che hanno segnato uno degli stili di maggior successo degli anni '80

Alcuni l’hanno fatto per moda, altri per un preciso progetto artistico, alcuni sono usciti con dischi brillanti, altri con lavori deludenti. Da Neil Young a Roger Waters, alcuni fra i casi più clamorosi

È successo a cavallo tra anni ’70 e ’80: ecco come il suono dell’epoca ha influenzato Yes, Van Der Graaf, Pink Floyd, Genesis, Rush, tra grandi intuizioni musicali e mugugni dei tradizionalisti

An Englishman in Italietta. Conversazione con un musicista che ha contribuito a cambiare il nostro pop. Da Mogol-Battisti agli album per pianoforte, una vita dentro la musica e fuori dalle gabbie dei computer

Una festa sballata dove va tutto male, uno scioglilingua spirituale, un omicidio il 31 dicembre, uno strumentale ignorantissimo. Meglio un "new year" realistico che uno forzatamente "happy"

Riascoltiamo i sette dischi natalizi pubblicati per il fan club tra il 1963 e il 1969. Assurdità, genialate, risate, allucinazioni, grandi pezzi: è bello sentire John, Paul, George e Ringo anche quando cazzeggiano

Le icone gay facevano ballare e basta, loro erano militanti e battaglieri. Ora che è morto Steve Bronski è bene ricordare l'importanza di un gruppo che ci ha insegnato che a volte la fuga è una vittoria

Persino Prince, Duran Duran e George Harrison hanno prodotto album rigettati da quelli che Bennato chiamava gli uffici opinioni. Alcuni l'hanno spuntata, altri no. Ecco un po' di storie

Il 30 novembre 1981 usciva ‘The Visitors’, che fino a poche settimane fa è stato l’ultimo album degli svedesi. Un lavoro da rivalutare, strettamente legato al disco della reunion ‘Voyage'

Così lo descrive Francesco Messina, che dopo aver contribuito a dare vita all’immaginario dell'artista ideando le copertine più famose ora lo racconta nel libro ‘L’alba dentro l’imbrunire’
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