
Maledetto Bono, mi hai fregato di nuovo
Gli U2 a spina staccata sono come Leclerc alla guida d’una Twingo. Ma il venditore porta a porta di canzoni e idee più bravo che c’è salva ‘Songs of Surrender’ dalla débâcle


Gli U2 a spina staccata sono come Leclerc alla guida d’una Twingo. Ma il venditore porta a porta di canzoni e idee più bravo che c’è salva ‘Songs of Surrender’ dalla débâcle

Ascolti compulsivi, competizione, fissa per le novità, una piattaforma egemone che incoraggia il culto dei numeri: siamo diventati un popolo di santi, poeti e streamer ossessivi

Cover che non sono cover (Gianni, alza le manone e confessa: è anche colpa tua), ospiti che diventano protagonisti, reinterpretazioni povere, medley folli, festa di paese. Ricapitoliamo

Per guadagnare la santità del rock’n’roll ha pagato il prezzo della coerenza ed è passato «attraverso le gambe del diavolo». In questa intervista racconta, anche con ironia, la fama di artista imprevedibile, la droga e l'alcol, il periodo in cui per mettersi alla prova ha frequentato gente di strada, il vero significato di 'Destinazione paradiso', il ritorno a Sanremo. E il tatuaggio che s'è fatto per ricordarsi di volersi bene

Mollate le menate (cit.) e ascoltate ‘Workers Union’ di Louis Andriessen rifatta da Enrico Gabrielli e Sebastiano De Gennaro. È una storia di democrazia musicale applicata e ci riguarda tutti

Il rock novecentesco se ne va un pezzo alla volta. L’aspetto bonario, la lingua tagliente, lo spirito libero, l'immaginazione sbrigliata, le melodie e le armonie ultraterrene: un breve profilo

Viaggio nella babilonia rock della band romana, tra irrefrenabile voglia di sesso, cocaina, stalker, fighetti e poseur. Basta non prenderli troppo sul serio

Per quanto sembri improbabile, il castigamatti del punk e del post punk è il protagonista d'una storia d’amore rock, lunga e struggente. Ascoltare ‘Hawaii’ dei Public Image Ltd per credere

Contro la retorica di chi pensa che ogni richiesta dei fan, anche la più cafona, debba essere soddisfatta col sorriso sulle labbra perché «senza di noi non saresti nessuno»

Abbiamo parlato di musica con un bot che afferma d’essere in grado di scrivere recensioni e stroncare dischi. Ci spiace, Björk, ma ‘Fossora’ «è una merda fumante»

Nel giorno del compleanno della popstar numero uno al mondo, abbiamo messo in fila le ragioni d’un successo globale e duraturo, a beneficio di chi è troppo figo (o impegnato in cose più serie) per saperle

Sui social si festeggia l’arrivo di Instafest e Wrapped, i resoconti sempre più sexy e colorati della musica che abbiamo ascoltato nel 2022. Gli unici a non gioire sono i musicisti

Una manifestazione pop, un rave autorizzato con l’autoconsapevolezza al posto delle droghe, un concerto svuotafrigo, un ballo sulle macerie, uno show inclusivo: ecco com’è andata ieri a Milano

‘Live at the Bon Soir’ è la fotografia dell’epoca in cui la diva era un'outsider di Brooklyn di soli 20 anni e dal naso «immenso». Se ne doleva? No, rompeva soffitti di cristallo, convenzioni, tutto. Aprendo la strada alle popstar contemporanee e all'idea che la diversità è bellezza

Pensieri attorno alla scomparsa di uno dei grandi pionieri del rock’n’roll e al «rot in piss» che gli ha dedicato Phoebe Bridgers

Ieri sera Bellamy e i suoi sono tornati a suonare in un club in Italia. È stato un concertone (corto, però), un esorcismo fumettistico delle psicosi contemporanee. Timbri pazzeschi, riff esaltanti, tanto mestiere

È uscita ‘Viola’, la canzone (ehm) punk-pop che il duo ha scritto con gli autori di 'La dolce vita' e 'Mille'. «Che bomba», scrivono i fan. Sì, con la carica esplosiva del Festivalbar del 2006

Nella sua autobiografia, la musicista country più tosta e progressista d’America spiega com’è sentirsi falliti di talento in un mondo di mediocri. È un casino ed è impagabile

Dramma, sangue, sofferenza? Macché. Ieri sera MGK ha messo in scena uno spettacolone da grande entertainer in cui ha sconfitto il nemico di quest'epoca: un hater alto come un palazzo

Sono una famiglia, ma non di quelle moderne e instagrammabili. Sono fuori dal tempo, felicemente incasinati, spontanei fino all’autolesionismo. Non comunicano come le altre band, hanno una presenza social pressoché inesistente, se ne fregano di tutto e di tutti. Poi improvvisamente squarciano questo velo di mistero e tornano con un disco nuovo. Et voilà, la prima intervista dei Verdena di ‘Volevo magia’, rock per solutori più che abili
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