
Loyle Carner: hai presente un rapper sensibile?
Ha uno stile super rilassato e nel nuovo album mette assieme prospettiva adulta e punto di vista fanciullesco, con qualche chitarra in più. Vibrazioni positive e qualche domanda esistenziale

Ha uno stile super rilassato e nel nuovo album mette assieme prospettiva adulta e punto di vista fanciullesco, con qualche chitarra in più. Vibrazioni positive e qualche domanda esistenziale

Ridicolizzano le donne. Ne sminuiscono le sofferenze. Le umiliano. Costruiscono teorie del complotto. Una parte del mondo hip hop americano e i commentatori social hanno un grosso problema di misoginia

Cronaca di un inseguimento tra interviste mancate, ritardi micidiali, attese interminabili. Alla fine il grande rapper americano ci ha fatto ascoltare in anteprima ‘Tha Carter VI’ e ha parlato per ore della famiglia, delle collaborazioni da Bono a Bocelli, del mancato invito al Super Bowl, della foto con Trump. Aspettatevi risposte schiette, un senso di libertà assoluta, canne a volontà

Industry plant? Figlia del marketing? Una difesa della rapper di ‘Alligator Bites Never Heal’ a cui molti non perdonano d’essere diventata una star

Mentre pensa di trasferirsi in Giappone, il rapper di Atlanta si è fermato a rispondere alle domande che lo perseguitano da sempre: arriverà il suo tanto atteso album solista rap? Gli Outkast si riuniranno mai? E perché un disco di flauti?

La produzione di Jack Antonoff, l'omaggio a Tupac, la controversia con Lil Wayne. Un'analisi per punti del nuovo album del rapper di Compton

Lontano dagli Stati Uniti e dalle controversie, Ye ha trovato un nuovo pubblico e una possibilità di redenzione in Cina, Corea del Sud, Giappone. Lì forse può tornare a essere il vecchio Kanye

Il batterista dei Roots (e molto altro, ça va sans dire) ha scritto un libro sull’evoluzione dell’hip hop e delle droghe che ne hanno segnato la storia, dal crack agli oppioidi. «Il suono della black music si basa sulle sostanze che usiamo per lenire il dolore»

Altroché Brother Love, come vuole essere chiamato. Il rapper ha alle spalle una lunga storia di violenze che iniziano negli anni ’90. Ecco una cronologia dei fatti

Magari i due andranno avanti col loro beef, ma possiamo già dire che la lotta è stata dura, che non sempre è stato un bello spettacolo, che si sono scambiati colpi bassi. E che i diss dell’americano sono stati più forti di quelli del canadese

La contrapposizione fra l’americano e il canadese è la rappresentazione del conflitto tra ambizioni artistiche e commerciali. È anche una cartina al tornasole per i fan del rap: preferite la sperimentazione o l’appeal di massa? Ciò che il rap era o ciò che è diventato?

Il diss a Drake, l’intesa tra rapper e producer, gli snippet che diventano canzoni, la mascolinità tossica tenuta a bada: ecco com’è la prima parte del disco di Future e Metro Boomin

Comportamenti problematici, minacce ai “rivali”, social trasformati in campi di battaglia, relazioni sempre più parasociali. Il fandom è andato oltre. Chi studia il fenomeno dice che c’entrano la nostra vita infelice e le tante, troppe ore che passiamo online

L’attrazione dell’hip hop per l’ipercapitalismo e il mainstream sembra irresistibile. È tutto perduto per gli artisti e attivisti che concepiscono la musica come strumento di progresso sociale della propria comunità?

Dopo un crash del server, è salvo l’archivio della più grande piattaforma gratuita al mondo di mixtape rap. Una buona notizia in un mondo di contenuti digitali che possono sparire da un momento all’altro

Per giganteggiare anche nella musica la leggenda della NBA ha riniziato da zero e ha scelto la dubstep, «il genere più tosto, niente raffinatezze, come quando giocavo». Intervista al campione, pardon, al dj in collegamento dall’Antartide (forse)

Il rapper americano si dimostra abile nel curare produzione e featuring (tra i tanti Beyoncé, The Weeknd, Bad Bunny, James Blake), ma il problema è che ha ben poco da dire. 'Utopia' prova ad essere 'Yeezus', ma mancano i colpi di genio nei testi tipici di Kanye West

I ricordi del co-produttore dei Public Enemy: negli anni ’70 chi mette i dischi diventa dj e chi ci improvvisa sopra diventa MC. È la rivoluzione rap che parte dal basso e che cambia tutto

È “solo” prolifico? Persino una star come lui deve adattarsi al sistema dello streaming che impone di continuare a pubblicare musica per rimanere rilevanti? O è l’ultima fiammata di creatività prima di fare come Jay-Z?

Nel discone 'Let’s Start Here' il rapper dà la sua personalissima versione di un genere tradizionalmente bianco come la psichedelia. Non vi piace? Amen. Lui è uno che se ne sbatte delle aspettative, delle polemichette, dei giudizi degli altri. E pure dell'ansia di condivisione contemporanea. «Il mistero» dice «è il bello dell'arte»
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