
La vita esagerata di Rick Wakeman
I punk che fingevano di odiarlo, la collaborazione con David Bowie, la scelta di smettere con l’alcol e con gli Yes: i ricordi di una carriera movimentata. E no, non smette

I punk che fingevano di odiarlo, la collaborazione con David Bowie, la scelta di smettere con l’alcol e con gli Yes: i ricordi di una carriera movimentata. E no, non smette

Di sera è il leader dei Porcupine Tree, di giorno remixa capolavori. Ci siamo fatti raccontare come ha messo le mani sui dischi di Rolling Stones, Who, Black Sabbath, Yes, King Crimson. Ecco come registravano i grandi

La canzone che nel 1983 ha rilanciato gli Yes è al centro di una scena memorabile della nuova stagione di ‘Monsters’. Ed è subito Progtober

L’album del 1972 è uscito in versione super deluxe con un nuovo mix di Steven Wilson (ma ne aveva già fatto uno), parti solo strumentali (belle), prove in studio (una delizia), vari edit (inutili) e un concerto al Rainbow (notevole). La recensione

Il batterista racconta le session di ‘Close to the Edge’: il caos creativo, il viavai di musicisti, le bobine buttate via dalla donna delle pulizie. Ma anche la rottura con la band, l’avversione per i concerti negli stadi, la decisione di smettere e poi ricominciare, il rock geriatrico

La scorsa settimana, il musicista Riz Story aveva chiamato in causa la band e il suo frontman per supposte somiglianze del brano del 2021 con la sua 'Reunion'

Al centro della controversia c’è ‘Dare to Know’, che sarebbe basata su ‘Reunion’ di Riz Story. Non è la prima volta che un pezzo dell’album ‘The Quest’ viene contestato

Più che una storia, una favola. Il cantante ha scoperto online il video della cover di ‘Close to the Edge’ fatta dai Band Geeks. Li ha reclutati e ora girano asseme gli Stati Uniti col repertorio anni ’70 dei mostri del prog ed estratti dal nuovo album ‘True’. Li abbiamo intervistati

«Ai tempi di ‘90125’ abbiamo cambiato sound, non voglio che accada di nuovo». Intervista alla vigilia del tour: «La nostra forza è la nostra condanna: il talento dei singoli». E poi i Queen, Lou Reed e... il destino

Si chiama Billy Sherwood e anche se non è uno dei membri della formazione classica ha dato un contributo determinante alla band come polistrumentista, produttore, persino finanziatore. È una storia tutta da leggere di stima, conflitti, licenziamenti, nuovi inizi. E sensi di colpa

Il musicista degli Yes (e non solo) annuncia che non farà più concerti dopo il 2024. Poi spiega sui social che forse ne terrà anche l’anno prossimo. Si dedicherà poi a comporre, registrare, collaborare. Regalo per i fan: una ‘Yessonata’

Intervista extralarge al bassista, dalle collaborazioni con Peter Gabriel e Robert Fripp, «senza aver mai sentito i Genesis o i King Crimson», alle session con John Lennon, «che non sapeva chi fossi neanche dopo averci suonato assieme», fino al tour mancato coi Pink Floyd

Gli inizi negli anni ’70, l’ingresso negli Yes, ‘Owner of a Lonely Heart’ scritta in bagno, i contrasti «necessari per la creatività», le colonne sonore, il nuovo ‘Rio’: chiacchierata con un musicista che ha fatto di tutto, sempre a modo suo

Da dinosauri progressive a laboratorio sperimentale: elogio dei cinque album che a cavallo tra anni ’70 e ’80 hanno deviato (momentaneamente) la traiettoria della band

Le avventure alla Jules Verne dei Calibro 35, il ritorno “cinematografico” di Emis Killa, il jazzcore di Studio Murena, i salmi di Paul Simon e gli altri album che usciranno nelle prossime settimane

Il progetto coi pezzi anni '70 degli Yes, il musical su Marc Chagall, la band che va in tour con un suo "clone", la notte in cui gli è apparso Chris Squire, la possibilità di una riconciliazione con Steve Howe

Cantava in una tribute band. Gli amici lo prendevano in giro: «Ora che Anderson ha mollato vedrai che chiamano te». È successo davvero. Non tutto però è andato per il meglio. La nostra intervista

Cinquant’anni fa usciva ‘The Six Wives of Henry VIII’ di Rick Wakeman. Con lui, ELP, Yes e altri il progressive andava oltre. Troppo? Forse no, perché quei dischi aprivano nuovi mondi

Un tempo gli "a solo" erano croce e delizia di chi andava ai concerti rock. Ne abbiamo selezionati dieci da altrettanti album dal vivo: non i migliori tecnicamente e nemmeno i più emozionanti, ma quelli che sembrano condurti misteriosamente in territori inesplorati

Omaggio al musicista scomparso ieri: era inventivo, intensamente rock, faceva sembrare facili anche le musiche più complesse. Non ci metteva solo la tecnica, ma anche il “sangue”
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