
John Lydon: «Donald Trump è il Sex Pistols della politica»
Il musicista ha paragonato il Presidente degli Stati Uniti alla sua ex band. Il motivo? Un incontro finito male

Il musicista ha paragonato il Presidente degli Stati Uniti alla sua ex band. Il motivo? Un incontro finito male

Steve Jones, Paul Cook e Glen Matlock raccontano tutti i casini che hanno travolto la formazione dal 1977 in poi. Con l’arrivo del nuovo cantante Frank Carter i drammi sono finiti? E se tornasse Johnny Rotten?

Ha raccontato i Sex Pistols, ha diretto David Bowie (e Shane MacGowan), ha ospitato a casa sua Joe Strummer. L’abbiamo incontrato alla due giorni che gli ha dedicato la Cineteca Milano MIC: il punk come zombie culturale, la morte della musica come ribellione e la nostalgia per un futuro che forse non arriverà

Il frontman di PiL e Sex Pistols critica l’appello del trio di Belfast a uccidere i parlamentari conservatori. E giocando sul nome del gruppo dice che «hanno bisogno di una bella gambizzata»

Il tour dei PIL che arriverà in Italia a luglio, la reazione alle morti della moglie Nora Forster e dell’amico e manager Rambo, l’isolamento e infine il senso di liberazione provato mettendosi a nudo. Ma anche «quelle teste di ca**o dei Sex Pistols», i programmi degradanti «per cui vengo preso per il cul0», Taylor Swift che è «merd@ in scatola» e Trump che «è orribile, ma farà le cose»

A quasi 50 anni dalla loro leggendaria residency del 1976, la band (con Frank Carter al microfono) è tornata a suonare nello storico club londinese con un live annunciato a sorpresa. Tra gli ospiti anche Noel Gallagher e Paul Weller

Arrivano i bootleg ufficiali degli ultimi concerti americani della formazione con Johnny Rotten, Sid Vicious, Paul Cook e Steve Jones. Sono la testimonianza di una band allo sbando, consumata dalla stanchezza, dagli scazzi, dai piani machiavellici di Malcolm McLaren

Rabbia, alienazione, dissenso. Ma anche speranza, forza, pace. Dal folk del secondo dopoguerra a Black Lives Matter, una selezione di pezzi formidabili che in fondo dicono la stessa cosa: cambiamo il mondo

L'ex leader dei Pistols ha detto finalmente la sua sulla reunion (di cui non farà parte)

Per Steve Jones, la gente va a comprare la birra quando le vecchie band suonano i pezzi nuovi e questo perché «quando sei giovane hai una finestra di tempo in cui sei creativo e in palla, ma si esaurisce quando invecchi»

Usciranno su vinile anche altri due show del tour americano del ’78, quelli di Atlanta e Dallas. In seguito saranno resi disponibili anche in streaming e riuniti in un box set di tre CD intitolato ‘Live in the U.S.A. 1978’

I Gallagher erano in cerca di un bassista e hanno pensato all’uomo che ha suonato su ‘Anarchy in the U.K.’. Che però non li apprezza granché: «Sono come gli Status Quo, una canzone basta e avanza»

Dopo l’annuncio del tour degli Oasis abbiamo cercato di determinare in modo totalmente ascientifico le probabilità che altre grandi band si rimettano assieme, dai Led Zeppelin (sogna ragazzo sogna) ai Pink Floyd con Waters (praticamente zero) passando per R.E.M., Police, White Stripes, Sonic Youth

«Do you want fuckin’ more?», chiede il cantante prima di attaccare il bis ‘Anarchy in the U.K.’

Sul palco e nel backstage del concerto di ieri sera all’AMA Music Festival

Il primo di due (poi diventati tre) concerti di beneficienza della band si è svolto ieri alla Bush Hall di Londra. Si replica stasera e domani, mentre per il 25 agosto è previsto l'arrivo in Italia all'AMA Music Festival

Winterland, San Francisco, gennaio 1978. Rotten sfida il pubblico, Sid Vicious è tutto sputi e insulti, Steve Jones e Paul Cook suonano più forte come mai. Ecco la cronaca dell’epoca di Greil Marcus

Non ci sarà John Lydon ovviamente. Il frontman della band formata da Steve Jones, Glen Matlock e Paul Cook sarà Frank Carter, come nei concerti benefici in Inghilterra. Rifaranno tutto ‘Never Mind the Bollocks’

Il frontman sarà sostituito da Frank Carter. L'occasione è una raccolta fondi per la Bush Hall, storica venue di West London: «Hanno bisogno di soldi, hanno bisogno del nostro supporto. Sarebbe una vergogna se chiudesse». Ecco tutte le info

Celebri per aver plasmato l'estetica punk realizzando le copertine dell'album 'Never Mind the Bollocks, Here's the Sex Pistols' e dei singoli 'Anarchy in the UK' e 'God Save The Queen' dei Pistols
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