
Marracash è felice, finalmente
O almeno così ci è sembrato sul palco del Forum a Milano – nella sua città, con la sua gente – per il tour nei palazzetti che chiude la sua trilogia. E se lo show non è del tutto perfetto, lui lo è. Il report

Marracash è un rapper italiano considerato tra i maggiori esponenti del genere degli ultimi anni.
Il vero nome di Marracash è Fabio Bartolo Rizzo, ed è nato a Nicosia, in Sicilia, il 22 maggio del 1979. La madre è una collaboratrice scolastica, il padre è camionista. Dopo qualche anno si trasferisce con la famiglia a Milano, nel quartiere di periferia della Barona. Inizia a comporre rime dopo le scuole superiori, ottenuto il diploma di perito elettronico. Il suo primo pseudonimo è Juza Delle Nuvole e partecipa al mixtape The Royal Rumble di Prodigio con artisti del calibro di Jake La Furia, Guè, Vincenzo da Via Anfossi e Dargen D’Amico. Il nome d’arte Marracash viene adottato perché da bambino, essendo siciliano, veniva appellato “il marocchino”.
L’esordio di Marracash arriva nel 2004 grazie al mixtape PMC VS Club Dogo – The Official Mixtape. Nello stesso periodo, Marracash entra a far parte della Dogo Gang e partecipa agli album di Don Joe e Grand Agent Regular e a quello di Guè e Deleterio Hashishinz Sound Vol. 1.
Il disco d’esordio di Marracash esce nel 2008 prodotto da Don Joe e Deleterio per la Universal e si chiama proprio come il nome d’arte dell’artista: Marracash. Tra gli ospiti: Guè e J-Ax, Vincenzo da Via Anfossi, Jake La Furia e i Co’Sang. Sempre nel 2008 Marracash realizza anche la sigla musicale della trasmissione radiofonica di Radio Deejay Pinocchio.
Nel 2009 Marracash partecipa a Domani 21/04.2009, canzone benefica per ricordare le vittime colpite dal Terremoto dell’Aquila del 2009.
Il secondo disco di Marracash esce nel 2009 e si chiama Fino a qui tutto bene. Tra le collaborazioni di rilievo, Giusy Ferreri e Fabri Fibra mentre la produzione è affidata a Deleterio, Don Joe, Crookers, The Bloody Beetroots e The Buildzer. Nel 2010 Marracash scrive la sigla per il programma televisivo di Rai 3 GAP e partecipa insieme a Fabri Fibra al festival musicale Woodstock 5 Stelle organizzato a Cesena da Beppe Grillo.
Nel 2011 esce il terzo disco di Marracash, King del rap. Tra gli ospiti, Fabri Fibra, Jake La Furia e Guè dei Club Dogo, J-Ax e i Co’Sang. Nel 2012 Marracash fonda la sua etichetta indipendente: la Roccia Music.
Il quarto disco di Marracash esce nel 2015 e si chiama Status, che ha debuttato al secondo posto della classifica italiana degli album. L’anno successivo, nel 2016, esce Santeria, disco di Marracash e Guè cui ha fatto seguito la pubblicazione del disco dal vivo Santeria Live, registrato all’Alcatraz di Milano.
A seguito di una lunga pausa dalle scene – e anche dai social network – Marracash torna a farsi sentire con collaborazioni tra le quali spicca F.A.K.E. di Don Joe (con Jake La Furia) e Magarita di Elodie.
Il sesto album di Marracash, invece, si chiama Persona ed esce nel 2019, considerato un instant classic e nominato album italiano dell’anno da Rolling Stone. Il disco inoltre ha debuttato in testa alla classifica italiana degli album.
Nel 2021 esce il settimo disco di Marracash: Noi, loro, gli altri. Disco acclamato dalla critica con ospiti come Guè, Calcutta e Blanco. Tra le varie certificazioni, Marracash con Noi, loro gli altri diventa il primo rapper a vincere la Targa Tenco. Oltre a questo, Marracash collabora alla canzone di Vasco Rossi La pioggia alla domenica.
Nel 2023 annuncia l’organizzazione di due concerti evento con tanti altri artisti dal titolo Marrageddon che si terranno a Milano e Napoli.
Marracash ha raccontato che da bambino tra le sue band preferite c’erano gli 883 e i Metallica. Nel 2006 nasce una polemica con il rapper Nesli mentre nel 2013 entra in polemica con Povia. Un’altra accesa polemica è arrivata nel 2017 quando, insieme a Guè, sulle pagine del Corriere della Sera Marracash attacca i colleghi Fedez e J-Ax.
Per circa due anni Marracash ha avuto una relazione con la collega Elodie, che appare anche nella copertina del disco Noi, loro, gli altri.

O almeno così ci è sembrato sul palco del Forum a Milano – nella sua città, con la sua gente – per il tour nei palazzetti che chiude la sua trilogia. E se lo show non è del tutto perfetto, lui lo è. Il report

Da «king dei receptionist» a discografico che usa «le orecchie e non solo i numeri». Il nuovo ospite di ‘Milano sogna’ è Klaus Bonoldi di Universal Music Publishing. «Il Jungle mi ha salvato dalla condanna al quieto vivere»

Per il tour nei palazzetti di questo autunno il rapper ha triplicato gli appuntamenti nel capoluogo lombardo. I biglietti sono già in vendita

Viene da Saronno, può ricordare Blanco e Massimo Pericolo, non è il solito trapper che “swagga” per farsi notare dall’algoritmo tritatutto dello streaming. A benedirlo un featuring di Marracash. L’intervista

L'esordio di Marracash con la Dogo Gang, i lavori culto di leggende come Gopher e Dj Gruff, la street credibility di Inoki. Ecco la top ten degli album dell'ultimo anno in cui si è celebrato davvero l'amor dell'hip hop prima della corsa al mainstream

Olly e Sfera Ebbasta & Shiva guidano le classifiche. Bad Bunny unico artista internazionale tra i primi 25 nei singoli e negli album. Lo streaming a pagamento cresce del 15%

Il rapper lo ha annunciato dal palco dello Stadio Olimpico di Roma. Ecco le date

Uno show pieno di idee, ambizioso e curato in ogni dettaglio: con MARRA STADI25 il rapper è tornato ad alzare l'asticella, con le idee, il lavoro fatto per arrivare in cima, e nessuna voglia di compiacere

Con la sua trilogia ha dimostrato che si può essere zarri e colti allo stesso tempo. Ieri il Tenco, domani lo Strega?

Un appello ai nostri cantanti: non limitatevi agli slogan su Instagram, organizzatevi, ritrovatevi, registrate. Non serve un pezzo nuovo, basta un classico in questa stagione di retromania militante

Il concerto sarà strutturato come un film a capitoli con dialoghi, una bolla-occhio con la voce di Matilda De Angelis, band dal vivo, un corpo di ballo, un’ambientazione tra il distopico e l’ipertecnologico. «È uno show multistrato»

La trilogia dell'identità si chiude ma, quando tiri le somme, l'unica sintesi possibile è che forse Marracash andrebbe coniugato al plurale. Per questa copertina siamo andati a Londra da un mostro sacro della fotografia, Rankin, e ci siamo anche divertiti. Un bilancio di vita artistica e non solo, a metà strada tra l’uscita di ‘È finita la pace’ e l'inizio del tour negli stadi: Sanremo e la sfida di non andarci («è più importante preservare la musica»), la salute mentale e il microcosmo dell'industria musicale che è «un tritacarne», i social («un bel rullo compressore di appiattimento») e l’aria che tira in Italia: «Vuoi fare la zuppa di fascismo? Metti dentro ignoranza e paura»

Springsteen che torna a San Siro, la data unica di Billie Eilish, i Linkin Park con Emily Armstrong, Vasco che apre l’estate dei grandi eventi. Ma anche i concerti che ci piacerebbe passassero dalle nostre parti, dagli AC/DC e i Rolling Stones a Jack White e FKA twigs

Cantare dei figli di un deserto lontano, dell’amore come di un pessimo affare, di un governo di fasci che dice fasi preistoriche, del corpo come parco giochi, di un santuario in cui ricentrarsi, della noia

L’album che manda gli altri rapper dallo psicologo, il lavoro più intimista dell’antistar del nostro pop elettronico, la nostra migliore popstar d’esportazione, la trapper più ascoltata d’Italia. E il disco che metti su quando leggi la classifica FIMI e ti deprimi

Lo conferma nel nuovo album (uscito stamattina a sorpresa) ‘È finita la pace’, in cui rivolge uno sguardo acuto e rime taglienti verso il "governo di fasci”, i “casi umani da Cruciani” e il conformismo odierno. La nostra recensione

Il rapper ha pubblicato "È finita la pace": «Un disco che è a tutti gli effetti è una bolla. Cinquanta minuti in cui stai chiuso lì dentro. Volevo fosse uno spazio di tempo diverso dalla musica che uno ascolta oggi, in cui tutto è appiattito»

È il settimo album in studio del king del rap e contiene anche campionamenti di Ivan Graziani e i Pooh

La nostra diva amatissima presenta il nuovo disco a 90 anni. E ne ha per tutti o quasi: oltre alla popstar di ‘Black Nirvana’, battute anche su Marracash, Calcutta e l’immancabile Gino Paoli

Girata da Pippo Mezzapesa, sarà presentata alla Festa del Cinema di Roma per poi arrivare in streaming su Disney+ il 25 ottobre. Nella colonna sonora ufficiale anche un brano di Marracash, 'La banalità del male'
Restiamo
in contatto
Ti promettiamo uno sguardo curioso e attento sul mondo della musica e dell'intrattenimento, incursioni di politica e attualità, sicuramente niente spam.