We Just Can’t Get Enough: le foto dei Depeche Mode al Forum di Assago
Chitarre! Smorfie! Rughe! Pose rock! Il gioioso ‘Memento Mori’ di Dave Gahan e Martin Gore
I Depeche Mode sono un gruppo musicale inglese originario di Basildon, nell’Essex. Grazie all’unione tra new wave, dark e elettronica i Depeche Mode hanno costruito una delle miscele stilistiche più innovative e caratteristiche degli ultimi quarant’anni diventando una delle band più famose del mondo.
Nel 1979 Vince Clarke fonda insieme a Martin Lee Gore i French Look. Con l’arrivo di Andrew Fletcher, il trio cambia nome in Composition of Sound. Nel 1980, ancora senza cantante, Vince Clarke scopre per caso Dave Gahan, impegnato a cantare una versione di Heroes in un locale e gli propone di unirsi al gruppo. Quest’ultimo suggerisce alla band di cambiare ancora una volta nome scegliendo Depeche Mode, titolo ispirato da un’omonima rivista di moda francese dell’epoca e che si può tradurre con Gazzettino di moda e non, come erroneamente si fa di solito, moda veloce.
Il primo passo discografico dei Depeche Mode avviene nel 1980 quando partecipano con la canzone Photographic alla compilation Some Bizarre Album insieme ad alcuni gruppi emergente dell’epoca come Soft Cell, The The e Naked Eyes. In seguito, i Depeche Mode pubblicano singoli come Dreaming of Me e New Life. Nel 1981 invece esce il primo disco dei Depeche Mode, Speak & Spell, che contiene una delle loro prime autentiche hit: Just Can’t Get Enough. Il successo immediato del disco porta i Depeche Mode a intraprendere una lunga tournée on the road. I nuovi ritmi di vita portano Vince Clarke a lasciare la band. Il musicista fonderà poi gli Yazoo con Alison Moyet e, in seguito, gli Erasure. Senza Clarke, il ruolo di compositore delle canzoni cade tutto sulle spalle di Martin Gore. Come tastierista per il tour viene ingaggiato Alan Wilder.
Nel 1982 esce il secondo disco, A Broken Fame. Nel 1983 esce il terzo disco dei Depeche Mode: Construction Time Again. Nel 1984 esce il quarto disco, Some Great Rewards che contiene una delle loro hit più celebri, People are People, canzone con cui la band riesce a sfondare negli Stati Uniti.
Il 1986 è riconosciuto come l’anno in cui si apre la seconda fase dei Depeche Mode. La pubblicazione di Black Celebration infatti racconta di una band più oscura, la cui elettronica dialoga molto di più con le atmosfere dark e gli stilemi del post punk. È anche il disco in cui Martin Gore torna a suonare anche la chitarra insieme alle tastiere. Nel 1987 esce Music for the Masses, disco che contiene alcune delle canzoni più famose della band di Basildon: Strangelove, Never Let Me Down Again e Behind the Wheel. È il disco che consacra i Depeche Mode come una delle più famose band del mondo: nel tour a supporto arriveranno a esibirsi davanti a 60 000 persone al Rose Bowl di Pasadena, in California.
Nel 1990 i Depeche Mode pubblicano Violator, uno dei lavori più apprezzati. Il disco è registrato a Milano, in Italia. Le due canzoni più celebri sono Enjoy the Silence e Personal Jesus. Alla fine di un periodo di attività frenetico e in giro per il mondo la band entra in crisi e Dave Gahan abbandona temporaneamente la band per trasferirsi con la sua compagna Theresa Conway a Los Angeles.
Il nuovo disco dei Depeche Mode esce nel 1993 e si chiama Songs of Faith and Devotion. È un disco marcatamente rock, con la batteria ‘vera’ suonata da Alan Wilder. Contiene canzoni molto celebri come I feel you e Walking in my shoes. Il tour mondiale che segue la pubblicazione del disco attesta i Depeche Mode come superstar internazionali ma la band sta vivendo un periodo di crisi diffusa. Andy Fletcher soffre di depressione; Dave Gahan sviluppa una tossicodipendenza da speedball (mix di cocaina e eroina) e ci sono continui malintesi e litigi tra Alan Wilder e Martin Gore.
Il tour mondiale che segue la pubblicazione di Songs of Faith and Devotion registra successi e sold out in tutto il mondo ma la band è a pezzi. Alla fine del tour i quattro membri del gruppo non si parlano più. Alan Wilder lascerà la band, Martin Gore sarà soggetto a crisi epilettiche mentre Dave Gahan tenterà il suicidio tagliandosi le vene nel 1995 e nel 1996 verrà miracolosamente rianimando dopo essere stato clinicamente morto per circa tre minuti in seguito a una pesante overdose di speedball. In seguito a questo salvataggio, riuscirà a disintossicarsi e tornare a cantare con Martin Gore e Andrew Fletcher che, nel frattempo, stavano conducendo delle nuove session musicali per il disco del ritorno: Ultra.
Ultra, il disco che segna il ritorno dei Depeche Mode, esce nel 1997. Il primo singolo estratto è Barrel of a Gun, seguito da It’s no good, Home e Ultra. In seguito alla pubblicazione del disco, però, i Depeche Mode decidono di non eseguire nessun tour promozionale anche per preservare la salute di Dave Gahan.
Nel 2001 i Depeche Mode tornano con un nuovo disco dopo un periodo di crisi d’ispirazione da parte di Martin Gore. Il risultato è Exciter, prodotto insieme al collaboratore di Björk, Mark Bell.
Dopo un ritorno ai concerti in tutto il mondo, i Depeche Mode tornano in studio per Playing the Angel, pubblicato nel 2005. Il disco segna una piccola rivoluzione interna perché per la prima volta Dave Gahan partecipa alla scrittura e stesura dei brani. Dopo il tour mondiale, segue un periodo di pausa in cui Andrew Fletcher, Martin Gore e Dave Gahan seguiranno ognuno dei progetti personali tra cui alcuni apprezzati dischi solisti.
Il nuovo disco dei Depeche Mode uscirà nel 2009 e si chiamerà Sounds of the Universe. Nel tour mondiale che segue la pubblicazione del disco si ricorda l’apparizione a sorpresa di Alan Wilder alla Royal Albert Hall di Londra, che sale sul palco per accompagnare Martin Gore al pianoforte per Somebody.
Dopo una vita passata alla Mute Records, che pubblica i dischi dei Depeche Mode sin dagli esordi, la band firma per la Columbia, con cui pubblicare il tredicesimo disco Delta Machine nel 2013. Nel 2017 invece esce Spirit.
Nel 2022 Andrew Fletcher muore improvvisamente a causa di una dissecazione aortica. Nel 2023 esce l’ultimo disco della band, Memento Mori, considerato uno dei migliori dischi dell’ultimo periodo, cui segue un tour mondiale, il primo senza Andrew Fletcher.
Chitarre! Smorfie! Rughe! Pose rock! Il gioioso ‘Memento Mori’ di Dave Gahan e Martin Gore
Tutto giusto: ieri sera al Forum di Assago il quartetto (sì, quartetto, perché Eigner e Gordeno suonano coi Depeche da 26 anni) ha dimostrato che si può invecchiare bene e che ‘Memento Mori’ non è un disco sulla morte, ma una celebrazione della vita
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