
Critics Choice Awards 2025, la lista completa dei vincitori
'Wicked', 'Emilia Pérez' e 'The Substance' portano a casa tre premi ciascuno, ma il miglior film è 'Anora'. Sul fronte serie domina invece 'Shōgun' con quattro vittorie
'Wicked', 'Emilia Pérez' e 'The Substance' portano a casa tre premi ciascuno, ma il miglior film è 'Anora'. Sul fronte serie domina invece 'Shōgun' con quattro vittorie
Brady Corbet che legge il suo discorso dalle note del telefono, la vittoria storica di Demi Moore, e tutto quello che ci è piaciuto (e quello che non ci è piaciuto) della scorsa notte
Trionfano 'The Brutalist', 'Shōgun' ed 'Emilia Pérez' in una serata di poche snobbate (qualcuno ha detto 'Wicked'?) e meno sorprese. Ora la stagione degli Oscar può cominciare
Satire sociali e femministe, detour su serial killer sui generis (e degeneri), chicche indie da brividi lungo la schiena, rivisitazioni di classici di culto. La ‘Substance’ di cui è fatto l’orrore quest’anno
La storia dell’adattamento del prequel del ‘Mago di Oz’ (prima ancora che diventasse un musical di Broadway) è leggendaria quanto la parabola di Glinda ed Elphaba. E riguarda una diva che quest’anno ha fatto un altro film di grande successo...
«Essere una persona così giovane alle prese con la perdita del proprio partner... Leggendo ero così sopraffatta dal tipo di sentimento a cui avrei dovuto attingere», ha spiegato. E poi ha fatto un paragone con 'The Substance': «Entrambi avrebbero potuto essere fantastici o un disastro»
Tra chi lo considera femminista, chi anti-femminista, e i meritati applausi per Demi Moore nel ruolo della star in declino Elisabeth Sparkle, il nuovo film di Coralie Fargeat è, prima di tutto, un glorioso body horror. Che riesce a parlare ai nostri demoni nascosti
Il film già cult di Coralie Fargeat mischia l’immaginaria parabola di una diva che “non può” invecchiare nell’industria del cinema e la vera storia della star di ‘Ghost’. Che ora sembra aver fatto i conti con il passato. E, ironicamente, si prende la sua vendetta
L’epico ‘Megalopolis’ di Francis Ford Coppola starring Adam Driver, il ritorno di ‘Joker’ (stavolta feat. Lady Gaga), una doppietta di Elio Germano, l’hype per ‘The Substance’ (e Demi Moore) e non solo…
Si intitola ‘Brats’ e racconta la generazione di teenager che ha cambiato il cinema americano degli anni ’80. C’è chi è diventato una star (Demi Moore e Rom Lowe) e chi è stato vittima di una vera e propria maledizione. Ma ora, finalmente, pareggia i conti
Da ‘Wild Wild West’ starring Will Smith a ‘Batman & Robin’, dai videoludici ‘Mortal Kombat’ e ‘Street Fighter’, dalle ‘Showgirls’ agli ‘Striptease’. Fino a una doppietta di Demi Moore. Il ‘worst of’ di un decennio
Da Demi Moore e Bruce Willis, amici «in salute e in malattia», passando per Brad Pitt che scrive gli auguri a Jennifer Aniston, Madonna che dice di amare ancora Sean Penn, Andrew Garfield che si conferma il più grande fan di Emma Stone. Perché sul red carpet un amico vale molto più di un tesoro
Dalla bagnina Pam agli accavallamenti di gambe di Sharon. E poi Demi, Monica, Cameron, Liv e le supermodel. E un “diversamente sex symbol” che ha definito, sottovoce, un’epoca e uno stile: Winona
Nella sua autobiografie l'attrice ha raccontato anche del tentato suicidio della madre e dell'aborto durante la relazione con Ashton Kutcher
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