Il cross-play su Stadia? Possibile, eccome se è possibile | Rolling Stone Italia
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Il cross-play su Stadia? Possibile, eccome se è possibile

Tuttavia Destiny 2, il gioco di lancio della versione Pro della piattaforma di Google, non permetterà questa possibilità almeno per quest’anno

Il cross-play su Stadia? Possibile, eccome se è possibile

La versione base del gioco diventerà free-to-play da questo autunno, mentre le espansioni successive al primo anno rimarranno a pagamento.

Qualche giorno fa è circolata la notizia che Destiny 2 su Google Stadia non supporterà il cross-play con le altre versioni del gioco per console e PC ma solo il cross-save, ossia permetterà di importare i propri salvataggi tra una piattaforma e l’altra ma non di giocare in multiplayer con gli utenti di sistemi diversi. La notizia proviene da una pagina di FAQ sul sito di Bungie, dov’è però accompagnata anche da una spiegazione che ha messo qualcuno in allarme.

La versione base del gioco diventerà free-to-play da questo autunno, mentre le espansioni successive al primo anno rimarranno a pagamento.

Si legge infatti in una delle risposte che “Stadia è un ecosistema a sé stante, come le piattaforme già esistenti. I giocatori di Stadia potranno giocare solo con altri giocatori di Stadia”. Nonostante tale affermazione sia evidentemente contraddittoria (ci sono numerosi giochi infatti che permettono il cross-play tra console e PC), è riuscita comunque a sollevare parecchi dubbi, al punto che Bungie ci ha tenuto a precisare su Twitter che l’assenza dell’opzione nel gioco è una scelta dello studio, per altro temporanea. “Abbiamo già detto in passato che ci piacerebbe aggiungere il cross-play in Destiny 2,” ha scritto il general manager della serie Mark Noseworthy. “Non c’è nessun tipo di politica o di barriera tecnologica che ci vieti di includere Stadia. Vorremmo fare in modo di includere tutte le piattaforme. Quest’anno, tuttavia, ci stiamo concentrando a rendere disponibile il cross-save su tutte le piattaforme”.
Si è trattato solo di un fraintendimento, dunque, anche perché sarebbe una mossa poco furba da parte di Google quella di porre dei limiti tecnologici o di altra natura a una piattaforma neonata e che vanta tra i propri obbiettivi quello di abbattere molte delle barriere ancora esistenti nel gaming tradizionale.

 

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