Gran Turismo, per il creatore della serie Poliphony è come i Beatles | Rolling Stone Italia
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Gran Turismo, per il creatore della serie Poliphony è come i Beatles

Secondo il presidente di Polyphony Digital, Kazunori Yamauchi, il primo GT ha creato lo standard per tutte le simulazioni di guida a venire, così come la band britannica ha fatto con la musica pop

Gran Turismo, per il creatore della serie Poliphony è come i Beatles

Poco tempo fa Yamauchi (in foto) ha dichiarato che Gran Turismo 7 guarderà di più al glorioso passato della serie.

Il successo e l’impatto che la pubblicazione del primo Gran Turismo ha avuto nell’industria dei videogiochi è qualcosa che difficilmente può essere messo in discussione e per il suo creatore, nonché presidente di Polyphony Digital, Kazunori Yamauchi, il contributo dato dal capostipite della serie al genere delle simulazioni di guida è addirittura paragonabile a quello dei Beatles nella storia della musica pop.
In una recente intervista al portale Motorsport, Yamauchi ha così spiegato il suo pensiero: «Nel 1997 penso che siamo riusciti davvero a creare quello che tutti stavano aspettando. […] Non è facile immaginare quello che sarebbe diventato poi lo standard. Non è qualcosa che tiri fuori dal nulla e credo che siamo stati fortunati a riuscire a fare una cosa del genere quando abbiamo iniziato a lavorare su Gran Turismo. Quando realizzi davvero qualcosa di creativo, guardandoti poi indietro nel corso degli anni hai l’impressione che sia diventato ordinario, lo standard».

Il CEO di Polyphony ha poi aggiunto: «È come per i Beatles: hanno creato la musica pop, la musica popolare, e a noi oggi questo genere appare normale. Sì, è uno standard. Ma se non ci fossero stati i Beatles forse non avremmo avuto la musica pop. E penso che questo valga per tutte le cose davvero creative».
Insomma, senza Gran Turismo oggi non avremmo neanche i vari Forza Motorsport, Assetto Corsa e via dicendo. Sempre secondo Yamauchi.

L’ultimo capitolo numerato della serie, Gran Turismo 6, è stato lanciato nell’ormai lontanissimo 2013, seguito poi da GT Sport (in foto) nel 2017.