Google Stadia “prevederà le mosse del giocatore” | Rolling Stone Italia
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Google Stadia “prevederà le mosse del giocatore”

Uno degli ingegneri responsabili del progetto ha dichiarato che la piattaforma sarà più veloce di console e PC perché anticiperà i comandi degli utenti, e adesso siamo tutti piuttosto confusi

Google Stadia “prevederà le mosse del giocatore”

Nei titoli in multiplayer, dove anche un’infinitesima variazione di input lag può fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta, l’implementazione del sistema predittivo potrebbe davvero rivoluzionare le cose.

Google Stadia implementerà un sistema di previsione degli input che permetterà di anticipare i comandi del giocatore per ridurre la latenza dello streaming e non solo, perché il risultato finale dovrebbe essere un’esperienza di gioco addirittura più veloce e reattiva di quella possibile su console e PC.
A sostenerlo è l’ingegnere capo di Google Stadia, Madj Bakar, che in un’intervista pubblicata nell’ultimo numero di Edge ha spiegato che per la messa a punto di una tale funzione ci vorranno almeno due anni (e quantità impensabili di dati raccolti) a partire dal lancio della piattaforma.

Chiaramente l’input lag dovuto allo streaming è uno dei nodi più grandi da sciogliere prima di convincerci della bontà del servizio offerto da Stadia, ma Bakar arriva addirittura a parlare di “latenza negativa” e di come la pressione di un tasto ci sembrerà finalmente davvero istantanea, perché si tratterà appunto di una predizione e non della reale conseguenza della nostra azione.
E se la previsione non fosse corretta? E cosa succede se il giocatore preme un tasto diverso per sbaglio? Appunto. Siamo tutti rimasti piuttosto perplessi da queste nuove rivelazioni, e ovviamente c’è già chi parla di “giochi che si giocano da soli”, o del vantaggio enorme che potrebbe esserci per i giocatori di Stadia in quei titoli multiplayer competitivi che offrono il cross-play anche con le altre piattaforme e così via.
Tuttavia, è molto probabile che il sistema sia molto più complesso e diverso nella pratica da quanto è stato messo su carta nell’intervista e solo alla prova dei fatti potremo davvero capire se ci stiamo arrovellando per niente.

Secondo Google grazie al machine learning, i dati che verranno raccolti da Stadia nel corso di un paio d’anni dovrebbero permettere di prevedere i comportamenti di gioco degli utenti.

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