Google Stadia è già un flop? | Rolling Stone Italia
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Google Stadia è già un flop?

La piattaforma di giochi in streaming di Google è disponibile da un solo giorno ma sembra che le vendite siano molto al di sotto delle aspettative dell’azienda

Google Stadia è già un flop?

Google ha davanti a sé un intero anno per correre ai ripari offrendo un’alternativa economicamente vantaggiosa alle console di prossima generazione.

Google Stadia, o per lo meno la sua versione Pro, è disponibile da ieri e non ci ha convinto proprio del tutto, soprattutto per via delle molte funzionalità che per ora mancano al servizio. Ancora meno ammaliati dalle rivoluzionarie promesse di Google sembrano però gli utenti, che hanno deciso di non aprire il portafogli e premiare Stadia sulla fiducia. Secondo il giornalista e insider di Kotaku Jason Schreier, per la piattaforma all’orizzonte ci sarebbe addirittura un “flop monumentale”, e potrebbe finire a fare compagnia a Google Plus, Google Cardboard, Google Glass e ai tanti altri progetti mai decollati del colosso di Mountain View. «Google Stadia è uscita oggi e già sembra un flop monumentale», ha scritto il giornalista su Twitter. «Una persona coinvolta [nel progetto] mi ha detto che i preordini sono al di sotto delle aspettative. La domanda è: decideranno a un certo punto di smettere di vendere giochi per passare a un modello di abbonamento in stile “all you can eat” oppure la lasceranno semplicemente morire?».

La domanda è più che legittima, perché il modello in abbonamento di Stadia Pro (l’unico disponibile al momento) comprende per ora due soli giochi (Destiny 2 e Samurai Shodown), oltre all’opzione dei 4K a 60fps. Qualsiasi altro titolo va comprato a parte e i prezzi non sono assolutamente competitivi rispetto all’offerta dei più popolari negozi digitali, per non parlare del retail. Per fare un esempio, Shadow of the Tomb Raider, uscito lo scorso anno, viene venduto su Stadia al prezzo pieno di 59,99 euro, quando si può trovare in edizione fisica addirittura a meno di 20 euro.

Se aggiungiamo anche che i servizi concorrenti come PlayStation Now e Project xCloud cominciano a offrire, per la medesima cifra mensile, dei cataloghi decisamente più interessanti, l’accoglienza tiepida riservata a Stadia non stupisce di certo.

Al momento Stadia ha alcune mancanze rilevanti, come l’assenza di funzionalità social o del supporto per tutti i dispositivi mobili non prodotti da Google.