Lenovo ci ricorda quanto è bello giocare su PC | Rolling Stone Italia
Gaming

Lenovo ci ricorda quanto è bello giocare su PC

Con un’offerta che spazia dai classici PC desktop alle eleganti soluzioni portatili, Lenovo ci ha mostrato la sua linea Legion e un interessante scorcio di futuro

Lenovo ci ricorda quanto è bello giocare su PC

Il Lenovo Legion Y740 è il laptop perfetto per fare l’impiegato di giorno e il pro-player di Gears 5 di notte.

Alcuni videogiocatori hanno la percezione, sbagliata, che qualsiasi forma di gaming su PC richieda necessariamente un investimento di tempo notevole, prima per la ricerca e l’assemblaggio dei componenti, poi per gli eventuali aggiornamenti. L’idea di doversi tenere costantemente al passo coi tempi per quanto riguarda i nuovi modelli di processori e schede video, per non parlare della varietà di monitor disponibili, delle tastiere e dei mouse più efficienti, basta a scoraggiare chiunque apprezzi la filosofia “accendi e gioca” che è il vero punto di forza delle console dedicate. Questo senza tener conto dei metri quadrati di spazio domestico che bisogna sacrificare per allestire una postazione seria per PC desktop. Se poi siamo tra quelli che per lavoro si spostano spesso, allora l’aggiunta di un secondo computer portatile diventa d’obbligo. Per molti, inutile dirlo, si tratta davvero di troppo sbattimento, ma in realtà non tutto il gaming su PC passa per il fisso.

Lenovo e i notebook da gaming

Una volta il concetto di notebook da gaming faceva ridere i videogiocatori PC più intransigenti. Oggi invece queste portentose macchine portatili possono dire la loro e lo fanno anche piuttosto bene. Ultima in ordine temporale a presentare la sua linea di laptop da gaming è stata Lenovo, che poco più di un anno fa ha lanciato sul mercato i suoi nuovi portatili con il marchio Legion, di cui il modello Y740 che abbiamo avuto modo di provare rappresenta l’ultima evoluzione. Si tratta di macchine che non sono pensate certo per gamer professionisti, ma piuttosto per amanti dei videogiochi esigenti che vogliono un PC dalle prestazioni elevate e al contempo adatto alla vita lavorativa di tutti i giorni.
La trasversalità di questo tipo di prodotto, d’altra parte, risulta subito evidente fin dal design particolarmente sobrio, con linee semplici ma eleganti che non sfigurerebbero all’interno di nessun ufficio. Non giriamoci intorno: i laptop dedicati al gaming di solito hanno la finezza di un monster truck con quei bordi squadrati, la forma tamarra e una quantità di luci da pista d’atterraggio. Per chiunque abbia superato la pubertà e non sia un videogiocatore di professione, dover tirare fuori dalla borsa (ammesso che c’entri) una roba del genere durante una riunione aziendale è un po’ come essersi dimenticati di silenziare la suoneria della Marcia Imperiale sul telefono. Non che ci sia niente di male nello sfoggiare le proprie passioni, ma è altrettanto vero che non tutti vogliono farlo 24 ore su 24 e il PC è per molti qualcosa da tenere davanti agli occhi per la maggior parte della giornata.

In questo senso il Legion Y740 di Lenovo è un compromesso molto valido perché al di sotto dello stile, ci verrebbe da dire, “educato” del suo chassis in alluminio c’è un comparto hardware che è una vera bomba.

Potete anche mettervi a dettagliare tutte le specifiche tecniche del vostro PC per stupire i vostri amici, ma tanto la prima cosa che li farà sbavare saranno le luci colorate della tastiera.

Bello e funzionale

Ma vediamo (non troppo in dettaglio) cosa c’è esattamente sotto la scocca. Nel caso della nostra prova parliamo del top di gamma, ossia la versione dell’Y740 che monta una GPU Nvidia RTX 2080, un processore Intel Core i7 di nona generazione, un hard disk SSD da 1TB e ben 32 gigabyte di RAM DDR4. Con una configurazione del genere, non esattamente economica, potete anche programmare e far partire i razzi della NASA, ma se l’ingegneria aerospaziale non rientra tra le vostre attività quotidiane vi farà piacere sapere che lo stesso modello è disponibile in diverse varianti dalle specifiche tecniche  più contenute, e con sfumature di prezzo che vanno dai 2499 € di base fino costo di un paio di reni in salute. Fermo restando che, anche nel caso del modello precedente (l’Y540, venduto a partire da  1599 €), parliamo comunque di una macchina in grado di rivaleggiare tranquillamente con le console attuali.

Tutto questo è impacchettato in un laptop che pesa circa tre chili con uno schermo full HD da 17,3 pollici, in pratica un piccolo monitor portatile. Il display e la resa dei colori in generale sono ottimi nonostante il leggero “backlight bleeding” (ossia una differenza di illuminazione) visibile negli angoli, che può costituire un reale fastidio solo se giocate esclusivamente a titoli con luminosità prossima allo zero o se vi piace passare il tempo a fissare un’immagine nera per ore. La stessa cosa vale per le casse, ottime ma non eccelse e con un buon effetto surround pienamente godibile anche senza cuffie, per quanto a volte potrebbe finire per essere sovrastato dal rumore delle ventole di raffreddamento. A questo proposito, una cosa che ci ha stupito dell’Y740 è la relativa silenziosità di queste ultime, soprattutto in presenza di una GPU e di un processore esigenti come quelli presenti sul nostro modello.

Il Legion Y740 ha un ottimo sistema di dissipazione del calore che gli permette di far girare anche i giochi e i programmi più pesanti senza trasformarsi in una piastra per waffle.

Il ray-tracing, ovvero la tecnologia del futuro

Il Legion Y740 chiaramente può far girare tutti i giochi di ultima uscita e anche quelli in arrivo, con prestazioni superiori alle attuali console. Nel nostro caso, abbiamo provato Gears 5 e Forza Horizon 4 con tutte le impostazioni attivate e al massimo ma il framerate non è mai sceso sotto i 60fps. Anche con un titolo un po’ più datato come The Witcher 3 il miglioramento rimane comunque notevole, e tutto fila liscio come l’olio senza neanche una sbavatura. La caratteristica però più interessante è la funzione di ray tracing (o RTX) che è messa a disposizione dalle schede grafiche NVIDIA di ultima generazione, delle quali abbiamo avuto modo di parlare più volte. Ricapitolando brevemente: se in un gioco la diffusione della luce appare innaturale e con un effetto “smarmellato”, attivando il ray tracing improvvisamente ogni ombra e riflesso diventano come per magia più palpabili e realistici che mai. Bisogna dire che non tutti i giochi traggono giovamento dall’RTX allo stesso modo e, in generale, il miglioramento è più evidente dove ci sono forti contrasti di luci e ombre. Per questo abbiamo deciso di provare l’effetto con Metro Exodus, un gioco dove si passa parecchio tempo a marcire nel buio di lunghissimi corridoi sotterranei. Il risultato del nostro test è visibile qui in basso.

In foto, una stanza in Metro Exodus: a sinistra l’illuminazione realistica garantita dal ray tracing, a destra la versione curata dal direttore della fotografia di Boris.

Lenovo con i PC desktop e la frontiera dell’8K

Per concludere abbiamo anche avuto la possibilità di dare un’occhiata al futuro ancora più “futuristico” del gaming. Parliamo ovviamente della possibilità di giocare in 8K nativo (con una risoluzione di 7680×4320); per noi comuni mortali qualcosa di fattibile solo sulla carta dal momento che lo stesso 4K in molti casi rimane ancora un sogno proibito. Grazie a due postazioni fisse dotate di una configurazione hardware fortemente personalizzata (benché assemblate usando componenti già in commercio), abbiamo potuto provare GTA V e il Doom più recente nella meraviglia impossibile dell’8K. Partendo dalla base di un Lenovo Legion T730 con processore Intel Core i9-9900K e una doppia GPU Nvidia, si è arrivati a ottenere una macchina con una potenza di cinque volte superiore a quella di Xbox One X e addirittura doppia rispetto a quella che ci sia aspetta dalla futura PlayStation 5. Tradotto in termini di grafica, significa poter scorgere anche il più piccolo dettaglio ambientale di cui gli stessi sviluppatori dei giochi probabilmente si sono dimenticati. Vengono in mente, per esempio, le scritte minuscole dei cartelli più lontani in GTA o i graffi e i riflessi incredibili sull’arma in Doom. Se è vero che il diavolo è nei dettagli, la prova di muscoli di questi marchingegni ancora una volta serve a mettere in chiaro che il PC è la macchina da gaming più potente e versatile che ci sia. Anche se in fondo lo sapevamo già.

Niente paura: postazioni del genere, che al momento verrebbero a costare diverse migliaia di euro, diventeranno lo standard in futuro. Basta solo aspettare una decina di anni.