Le 10 migliori easter egg dei videogame | Rolling Stone Italia
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Le 10 migliori easter egg dei videogame

Le 10 migliori e imprevedibili sorprese nascoste nei videogame: vi insegniamo a scovarle

Le 10 migliori easter egg dei videogame

Le sorprese sono all’ordine del giorno nel mondo dei videogiochi.

“Ma io questa scena l’ho già vista da qualche parte”. “Questo personaggio non mi è nuovo”. Due pensieri che, con tutta probabilità, sono passate almeno per una volta per la mente di ogni giocatore. Gli sviluppatori non sono infatti immuni alle citazioni con cui rendere omaggio, o magari prendere bonariamente in giro, film/serie televisive/canzoni/videogiochi. Sono le cosiddette easter eggs, e noi ne abbiamo selezionate per voi dieci particolarmente gustose…

10. L’inizio di un viaggio

Dopo un lungo cammino fatto di pennelli, colori e forme geometriche, il giovane protagonista di The Unfinished Swan giunge in cima a una torre. Non è ancora arrivato alla sua meta, ma sente il richiamo di un oggetto. Su un balcone, ad attenderlo, un telescopio. Si avvicina e inizia a guardare. In lontananza si stagliano due figure. Mette a fuoco e le osserva con attenzione. Sono due creature pronte a partire per un lungo viaggio. Un lungo viaggio che risponde al nome di The Journey. E così, ecco servito l’incontro tra due capolavori della scena indie.

9. Un frigorifero volante

Come molti appassionati della saga di Indiana Jones, il nostro rapporto con Il Regno Del Teschio di Cristallo non è dei migliori. Anzi, fatichiamo a considerarlo un film, e rabbrividiamo quando nelle nostre menti affiora il ricordo di alcune sequenze. Tra queste anche la tremenda scena del frigorifero, con Indy che riesce a salvarsi da un’esplosione nucleare nascondendosi proprio dentro al suddetto elettrodomestico. Esplorando le lande desolate di Fallout New Vegas è possibile trovare un frigorifero abbandonato, all’interno del quale giace placidamente un cappello che ricorda tanto quello del famoso archeologo. Ah, piccola nota di contorno. Il cappello è circondato da ossa umane. Forse l’Indy di Bethesda non è stato fortunato come quello di Steven Spielberg.

8. Tutto nasce da una voce… o da un muggito?

Anche il mondo dei videogiochi ha le sue leggende metropolitane. Storie prive di alcun tipo di fondamento, che nascono e si diffondono a macchia d’olio senza motivi logici. Una delle più famose riguarda Diablo, e la presenza all’interno del gioco di un livello popolato da un nemico decisamente insolito, ovvero delle mucche. Una voce che gli sviluppatori di Blizzard hanno voluto trasformare in realtà nel secondo capitolo della serie, offrendo una gustosa easter egg. Una volta completata l’avventura, combinando un Tomo del Portale Cittadino con un Cubo Horadrim e una Gamba di Wirt è infatti possibile aprire un varco che conduce a un pascolo in cui una mandria di mucche armate di tutto punto attende solo di essere massacrata.

7. Dal cinema al videogioco

I titoli open world sono una fonte inesauribile di easter eggs. A volte sono semplici da trovare e compaiono davanti ai nostri occhi senza fare nulla, mentre in altri casi vanno scovate con un minimo di ricerca. Red Dead Redemption 2 ne propone a decine, alcune delle quali ispirate a famose pellicole cinematografiche. Abbiamo una casa che sembra essere fuoriuscita direttamente da The Hobbit, oppure una fuga di galeotti che ricorda almeno in parte quella vista in Fratello dove Sei?. La più riuscita, almeno a nostro parere, è la riproduzione della rapina al treno di L’Assassinio Di Jesse James Per Mano Del Codardo Robert Ford.

6. È successo qualcosa alla grafica?

Borderlands 2 è una figata. È un titolo divertente da giocare, ad alto ritmo, con tanti spunti interessanti. Ma non solo. È anche un vero piacere per gli occhi, con l’utilizzo del cel-shading che tratteggia con la massima precisione un design particolarmente ispirato. Esiste però una piccola area all’interno delle Caustic Caverns in cui la situazione è leggermente diversa. Una zona in cui si alcuni elementi grafici (e i nemici presenti) sono costruiti con dei blocchi quadrati. Qualcuno ha detto forse Minecraft?

5. Un panino speciale

“That was too close…You were almost a Jill sandwich.” Questa frase pronunciata da Barry Burton dopo aver salvato Jill Valentine in una scena di Resident Evil è entrata nella storia dei videogiochi. Citata a più riprese dagli appassionati, nel corso degli anni è apparsa in diversi titoli Capcom. È stata utilizzata in un versione riveduta e corretta da Claire Redfield in Resident Evil: Revelations 2, ed è diventata un vero e proprio marchio in Dead Rising, con tanto di negozio visitabile all’interno del Willamette Parkview Mall.

4. La fine che si merita

Se proponessimo un sondaggio per determinare quale sia il personaggio più odiato della saga di Star Wars, con tutta probabilità buona parte dei voti confluirebbero su Jar Jar Binks. Le sequenze in cui appare in La Minaccia Fantasma sono ricordate con un misto di terrore e di depressione da parte di tutti gli appassionati, e la sua quasi totale sparizione nei capitoli successivi è stata accolta con estremo giubilo. Ma che fine ha fatto il “simpatico” gungan? Lo scopriamo giocando a The Force Unleashed. Nella stanza dei trofei del livello Imperial Kashykk, tra le altre cose, possiamo infatti trovare Jar Jar… congelato in un blocco di carbonite!

3. Il salto della fede funziona sempre?

La saga di Assassin’s Creed ci ha portato a viaggiare in diverse zone del mondo e in diverse epoche storiche. Abbiamo conosciuti numerosi personaggi, tutti accomunati da una caratteristica. La capacità di lanciarsi nel vuoto da palazzi, campanili di chiese, templi e costruzioni di ogni genere per atterrare delicatamente (e senza alcun tipo di danno fisico) su morbidi cumuli di fieno/foglie/chissà cos’altro. Ma siamo sicuri che ogni salto sia coronato da successo? No, come ci dimostra The Witcher 2, con una sequenza in cui possiamo vedere le conseguenze di un balzo sbagliato. Il commento di Geralt, “guess they’ll never learn” e un bonus per l’abilità Assassino sono la perfetta conclusione della scena.

2. Un finale drammatico… o forse no?

GTA V racchiude al suo interno decine di easter eggs. La nostra preferita è relativa a un classico del cinema, Thelma & Louise. In un particolare punto della mappa è infatti possibile rivivere la sequenza conclusiva del film di Ridley Scott, con l’auto guidata da Susan Sarandon che spicca il volo lanciandosi dalla cima di una montagna. L’aspetto più interessante è la possibilità di partecipare in maniera attiva alla scena, modificandone in maniera rilevante l’esito finale. Tra giocatori che prendono possesso della macchina e altri che invece costruiscono strade e ponti per permetterle di proseguire la sua corsa senza schiantarsi al suolo, su Youtube c’è solo l’imbarazzo della scelta.

1. Direttamente dagli anni ’80…

Just Cause 4 è, come peraltro i precedenti capitoli della saga di Rico Rodriguez, un enorme parco dei divertimenti a tema esplosivo. Ha una trama sottile come un foglio di giornale, studiata con il solo obiettivo di fornire un semplice pretesto per causare morte e distruzione. È anche un titolo che propone una superficie esplorabile di dimensioni considerevoli, e che cela al suo interno diverse sorprese. Può ad esempio capitare, dopo essere planati con il proprio paracadute sul tetto di un palazzo in costruzione, di trovarsi nel bel mezzo di un video musicale anni ’80, accompagnati dalle note di Take On Me degli A-Ha…