La Top 10 dei trucchi per godersi Death Stranding (anche se non ti piace) | Rolling Stone Italia
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La Top 10 dei trucchi per godersi Death Stranding (anche se non ti piace)

Sappiamo che lo giocherete comunque, perciò ecco i nostri 10 trucchi per alleggerire il vostro lavoro da corriere in Death Stranding

La Top 10 dei trucchi per godersi Death Stranding (anche se non ti piace)

Se vi siete ritrovati sconsolati come Sam e Fragile per il gameplay estenuante di Dath Stranding, i nostri suggerimenti sono ciò che stavate cercando.

Come sottolineato nella nostra recensione di Death Stranding, il nuovo gioco di Hideo Kojima in esclusiva (temporanea) per PS4 sa mettere davvero a dura prova la pazienza del videogiocatore. Si tratta però di uno di quei giochi-evento da cui è dura stare alla larga, anche solo per formarsi un’opinione propria da usare come faro nel mare magnum di commenti e analisi piovuti in rete a partire dal primo minuto dopo la scadenza dell’embargo. Ecco allora qualche dritta utile per tutti coloro che in questi giorni hanno deciso di indossare divisa e stivali della Bridge e portare a termine l’impegnativa consegna che Kojima ha affidato al videogioco. 

10. Sfrutta la tridimensionalità della mappa

La possibilità di osservare la conformazione tridimensionale del terreno attraverso la mappa è un’opzione che il gioco illustra durante le prime ore di gioco, ma è facile che sfugga visto che in quella lunga fase iniziale si è letteralmente sommersi di informazioni e dettagli sul mondo in cui Kojima vuole immergerci. Tutto ciò che bisogna fare è poggiare le dita sul trackpad quando si è all’interno della mappa e inclinare il pad. Così facendo potreste accorgervi per tempo della presenza di canyon, terreni scoscesi o altri ostacoli sul vostro percorso, e impostare il vostro percorso alla luce di queste utili informazioni.

Quel lago a forma di cuore non è casuale, ma per conoscerne la motivazione dovrete tuffarvi nella solita storyline fuori di testa à la Kojima.

9. Fidati degli altri…

La condivisone del mondo di gioco prevista da Death Stranding consente ai giocatori di disseminare sul terreno cartelli virtuali, visibili anche agli altri giocatori con cui condividono la medesima istanza di gioco. Alcuni sono solo simpatici incoraggiamenti, altri se attraversati consentono di recuperare vigore. I più interessanti, tuttavia, sono i cartelli di pericolo che vi aiutano a prevedere le minacce sparse lungo il percorso (come sentieri che Sam non riesce a scalare o la presenza delle CA) così da organizzarsi di conseguenza, sfruttando la loro visualizzazione sulla mappa, disponibile però solo nelle zone in cui la rete chirale è attiva.

I cartelli vi accolgono ad ogni ingresso in città, ma anche nei luoghi più sperduti. Non dimenticate di distribuirli a vostra volta.

8. …e sfrutta il loro aiuto.

La condivisione prevista da Death Stranding non si limita alle segnalazioni del paragrafo precedente, ma si estende alla possibilità di donare oggetti in esubero attraverso gli armadietti sparsi nel mondo di gioco, spesso in luoghi impensabili, ma strategicamente utilissimi. Una pianificazione distratta o un imprevisto di qualche tipo potrebbero farvi finire a corto di strumenti utili quali scale o picchetti proprio al momento meno opportuno. Una deviazione verso un armadietto per verificare cosa ci sia di utile nella sezione condivisa spesso può valere i minuti persi per la camminata. Non dimenticatevi però di ricambiare.

Gli armadietti possono anche essere costruiti. Se trovate un punto in cui passate spesso, potreste pensare di piazzarne uno lì.

7. Usa più che puoi i veicoli

Dopo aver consumato numerose suole di stivali Bridge, il gioco mette a disposizione del giocatore la possibilità di costruire e utilizzare veicoli. Le missioni successive, come ovvio, vi consentono di sfruttarli al massimo, dopo di che il loro utilizzo diventerà più problematico. Vale però la pena utilizzarli sempre, anche solo per brevi tratti, per poi proseguire il proprio cammino a piedi, parcheggiando la moto o il carro del caso in un punto comodo per essere recuperato al ritorno. Le ragioni sono molteplici: intanto i veicoli vi evitano di dovervi preoccupare del bilanciamento e dell’equilibrio. In secondo luogo gli autocarri in particolare possono essere utilizzati come depositi portatili di carichi. Anche abbandonandoli lungo la strada, ritroverete il loro contenuto intatto al vostro ritorno e potrete proseguire da lui verso altre destinazioni.

Sembra un consiglio banale, ma presto vi accorgerete che la mappa è strutturata per limitare al minimo le distanze percorribili su ruota.

6. Un hovercarro è il tuo miglior amico

Non potendolo fare attraverso gli scontri, dalla seconda parte di gioco in poi Death Stranding usa ogni strumento in suo possesso per complicarvi la vita attraverso consegne lunghe, pesantissime e che richiedono di percorrere vie sempre più impervie. In queste condizioni, portare tutto il carico sulle spalle è spesso un rischio enorme vista l’elevata probabilità di inciampi, scivoloni e minacce assortite. L’hovercarro, di dimensioni e peso in fondo ridotto, consente di alleviare le problematiche dei viaggi più duri posizionando le casse più ingombranti sul suo piano di carico, capace di fluttuare sopra qualunque terreno o corso d’acqua. Assicuratevi però di avere una buona quantità di cristalli chirali con voi per non rimanere a secco di carburate sul più bello.

Dopo averlo scaricato, l’hovercarro si aprirà al suolo e basterà accedere al menu di carico con il tasto quadrato.

5. Non uccidere

Dal momento in cui saranno disponibili gli schemi per produrre armi da fuoco munite di proiettili letali presso i terminali, la tentazione di togliersi di torno una volta per tutte i fastidiosissimi muli sarà altissima. C’è un dettaglio però che senza questa guida rischiereste di scoprire solo dopo aver lasciato al suolo il vostro primo cadavere: i morti si trasformano in CA. Simpatico, eh? Quella pila di muli accantonati gli uni sugli altri sono dunque destinati a trasformare il loro cimitero in una zona molto meno agevole da attraversare (benché non impossibile, come vedremo a breve). A meno che… non li trasportiate dentro dei comodi sacchi per cadaveri nel più vicino forno crematorio, di norma a metà mappa di distanza e non segnalato. Forse, visto lo sbattimento richiesto, meglio abbatterli con dei proiettili di gomma e ritrovarseli belli pimpanti di nuovo dopo qualche tempo.

Oppure uccidete e sfruttate il nostro consiglio n. 2 per affrontare le conseguenze dei vostri gesti.

4. Distribuisci il carico in automatico

Nel menù di carico c’è una funzione semplice, ma fondamentale, che potrebbe sfuggire a un primo sguardo: la distribuzione automatica del carico. È sufficiente premere il tasto triangolo per ridistribuire secondo il più razionale dei principi tutte le casse e gli strumenti che avete con voi, sfruttando in questo modo anche tutti gli agganci laterali e agli arti che spesso non vengono presi in considerazione. Dopo questa operazione potreste scoprire che vi è possibile portare con ben più carichi di quanto ipotizzato in precedenza, con molti meno problemi legati all’equilibrio precario connesso a una distribuzione mal ponderata.

I carichi che tenete in mano possono essere usati come armi e scagliati contro i nemici, anche se così li rovinerete un po’.

3. Consegna premium

Dopo la prima consegna premium prevista da una delle missioni della storyline principale, avrete a disposizione la possibilità di optare per una consegna premium anche per alcune altre missioni successive, semplicemente spostando il d-pad o lo stick verso destra al momento dell’accettazione. Le consegne premium, come intuibile, hanno requisiti più stringenti rispetto a quelle ordinarie in relazione ai limiti temporali o al danno del carico che è possibile tollerare, ma di contro vi garantiscono molti più like. E un corriere influencer tende a ricevere molta più merce gratis rispetto a un corriere comune. Proprio come un normale influencer, ora che ci penso.

Questo consiglio va considerato al netto del fatto che le missioni secondarie sono una discreta rottura e potrete finire il gioco in tranquillità anche senza.

2. Le CA non fanno paura

Se il primo incontro con le CA può lasciare l’impressione che le zone da loro infestate siano da evitare a tutti i costi, pena la morte, in realtà la loro presenza è solo un’altra delle noie che costellano i vostri tragitti. Di fondo, evitare di essere percepiti è molto semplice: basta accucciarsi, trattenere il respiro e muoversi piano. Ciò significa impiegare dieci minuti per un tratto di strada che richiederebbe trenta secondi. Se la pazienza non è il vostro forte, potreste tranquillamente lasciarvi trascinare in uno scontro: basta assicurarsi di avere con voi una buona dose di granate ematiche. E qualora non ne abbiate, ci penseranno i fantasmi degli altri giocatori a fornirvele, quindi, di che preoccuparsi?! Qualora preferiate comunque l’approccio pacifista, nella seconda metà del gioco riceverete da Lockne uno strumento che vi consente di recidere il loro cordone purché riusciate ad arrivare di soppiatto alle loro spalle: massimo risultato con pochissimo sforzo.

I multi invece sono un po’ più ostici, nonostante una IA non eccelsa. Ricordate quanto detto però al consiglio n. 5.

1. Guarda il mondo attraverso l’Odradek

L’Odradek è il primo strumento che ci viene illustrato dal gioco, ma anche quello di cui ci si dimentica più rapidamente. Attraverso la semplice pressione di R1 si può sfruttare la sua capacità di scansione del mondo di gioco per trovare carichi abbandonati, risorse, minacce, ma soprattutto impronte. I segni delle suole, propri e degli altri giocatori, costituiscono un’informazione importantissima per la definizione del percorso più rapido e meno impervio. Non solo, calpestare le impronte trasforma i percorsi in sentieri, consuma le rocce e ammorbidisce il terreno battuto, facilitando la progressione vostra e altrui ogni qual volta tornerete a calcare quell’area. 

Insomma, se volete giocare a Death Stranding abbiamo cercato di fare il possibile per rendervi l’esperienza meno estenuante della nostra.