I 10 migliori videogiochi disturbanti in stile Parasite | Rolling Stone Italia
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I 10 migliori videogiochi disturbanti in stile Parasite

Parasite, il film dell'anno, ha turbato il sonno di milioni di persone. Ecco i giochi che ne condividono la natura disturbante e riescono perfino a batterlo

I 10 migliori videogiochi disturbanti in stile Parasite

Che ci crediate o no questo è uno screen del gioco in prima posizione in questa classifica, il più malato di tutti! Curiosi?

In questi giorni è stata scritta la storia del cinema. L’Oscar per il miglior film è stato vinto per la prima volta da un film Sud Coreano, che ha fatto man bassa dei premi più importanti aggiudicandosi anche le statuette per la migliore sceneggiatura originale e regia. Il tema trattato in Parasite, questo il titolo del film, è tanto particolare quanto disturbante, ma temi simili sono abbastanza comuni anche nei videogiochi. Ne abbiamo selezionati 10 che vi consigliamo di giocare se volete rimanere svegli a farvi un bel po’ di domande.

10. I Have No Mouth, and I Must Scream

Un titolo che è tutto un programma. Questa vecchissima avventura episodica (si parla del 1995, ragazzi) è basata sull’omonimo libro di fantascienza di Harlan Jay Ellison, sceneggiatore tra l’altro di alcuni episodi di Star Trek e Ai Confini della Realtà. La storia assomiglia vagamente a quella di Terminator, se ci togliete qualsiasi riferimento ai viaggi nel tempo e aggiungete un po’ di sano sadismo. In un futuro alternativo neanche tanto distante le tre superpotenze mondiali mettono a punto un’avanzatissima Intelligenza Artificiale affidandole l’equilibrio del pianeta. Ovviamente le cose vanno stortissime e l’I.A. in questione stermina la razza umana mantenendo però in vita cinque “fortunati” che vengono destinati ad atroci torture a scopo ricreativo. L’obiettivo del giocatore è ovviamente quello di salvare i cinque malcapitati fuggendo… ma dove? Se avete voglia di recuperare questa piccola perla MS-DOS, da qualche anno è disponibile anche una versione Windows/Linux e persino una buona conversione per dispositivi Mobile.

9. Condemned: Criminal Origins

Una discesa nella follia che inizia con il primo capitolo di questa serie horror e trova il suo delirante epilogo nel sequel, intitolato Bloodshot, uscito tre anni dopo. L’agente Ethan Thomas è sulle tracce di un serial killer ma quella che sembra essere un’indagine quasi di routine si trasforma ben presto in un inferno più che reale. Il killer in questione non è come gli altri, a lui piace uccidere gli altri assassini e sembra avviato verso un record macchiato di sangue. La caccia a Mr. X rovinerà non solo la carriera di Ethan ma farà quasi totalmente marcire la sua mente, gettandola in un oblio nel quale non è più possibile distinguere la realtà dall’illusione. Nel seguito ritroviamo lo stesso protagonista quasi un anno dopo l’epilogo del primo gioco, ormai sfatto e schiavo della bottiglia l’ex-agente Thomas è tormentato da atroci visioni diurne e notturne. Per uscirne fuori dovrà sprofondare in un abisso ancora più lacerante dal quale non è detto che riesca a risalire.

8. Dark Seed

Anche qui dobbiamo fare un bel salto indietro nel tempo. È il 1992 e un’apparentemente innocua avventura si affaccia alla ribalta e sconvolge gli utenti Amiga e MS-DOS. La trama gioca sulla presenza di Mondo Oscuro parallelo al nostro, abitato da una razza aliena nota come Gli Antichi. Uno sventurato uomo comune di nome Mike Dawson viene a sapere di essere l’unico in grado di impedire questa invasione, ma per riuscirci dovrà estirpare il Seme Oscuro che a quanto pare gli è stato impiantato nel cervello durante quello che lui pensava essere un incubo. Unica opzione: raggiungere il luogo dove si trovano gli Antichi e distruggere il portale che potrebbe portarli nel mondo reale. A quel punto anche il Dark Seed sarà distrutto e tutti vivremo felici e contenti.
Una curiosità su questo progetto: artwork e creature sono basate sulle opere di H.R. Giger (mai sentito parlare di Alien?) il quale all’epoca pretese che il gioco girasse ad “alta risoluzione”: 640 x 350; Dark Seed uscì anche su PlayStation e Sega Saturn tre anni dopo, in contemporanea con il suo sequel.

7. The Cat Lady

Questo non lo avete sentito arrivare. The Cat Lady è un horror psicologico che più indie non si può. Vi tira dentro con uno stile grafico molto particolare e non vi lascia più andare via… se non con qualche livido nel cervello. Se nella vostra testa si è manifestata l’immagine di una tenera vecchina con vestaglia, contornata da teneri felini ansiosi di ricevere la pappa, siete fuori strada. Al suo posto troverete una tizia di nome Susan che soffre di depressione e che per questo decide di uccidersi. Piuttosto che seguire una luce intensa verso il paradiso, Susan si trova faccia a faccia con un’entità simpaticamente chiamata Regina dei Vermi che oltre a donarle l’immortalità la investe di un compito mica da ridere: togliere di mezzo cinque psicopatici noti come “I Parassiti”. Il gameplay è ridotto all’osso, si usano unicamente le frecce direzionali, ma l’atmosfera è da brividi. Allegro e pieno di vita con la più oscura canzone dei Radiohead.

6. The Binding of Isaac

Un gioco roguelike ispirato ad un episodio biblico, il Sacrificio di Isacco, che viaggia perennemente dallo “strano” al “disturbante”. Ne è protagonista un esserino vagamente deforme che si muove attraverso livelli bidimensionali con una visuale che ricorda quella dei capitoli 2D di Zelda. Fin qui siamo ancora in ambito normale ma è quando si inizia a scavare nella storia del gioco che le cose cominciano a torcersi. Non vogliamo rovinarvi le sorprese e soprattutto il finale, sarebbe una cattiveria assurda. Vi basti sapere che c’entra la “simpatica” mamma di Isaac, la religione e… le voci. Non basta questo per farvi perdere qualche ora di sonno? Allora guardatevi questo teaser-trailer.

5. Hello Neighbor

Tutti abbiamo avuto un vicino di casa strano se non addirittura pauroso. Quello che da bambino ci terrorizzava al solo vederlo arrivare da lontano e che ci costringeva a chiudere la porta di casa non appena sentivamo un rumore sul pianerottolo. Questo gioco, seppur in modo grottesco, gioca su questo tema. Il bambino protagonista di questa sorta di horror stealth si è appena trasferito in una nuova città e viene a scoprire che il suo dirimpettaio è costantemente coinvolto in attività sospette. Si guarda sempre intorno, ha un comportamento paranoico e sicuramente nasconde qualcosa nella sua cantina, nella quale scende solo a tarda notte. L’obiettivo, neanche a dirlo, è intrufolarsi nella sua casa e scoprire cosa diavolo stia combinando.

4. Dramatical Murder

In termini di plot-twist e trame “malate” gli orientali ci battono 6-0 6-0 e le visual novel giapponesi in particolare hanno dato prova di essere terreno fertile per le creative menti degli sviluppatori nipponici. Dramatical Murder appartiene al genere “yaoi” con il quale vengono indicate le storie orientate su relazioni romantiche e fisiche tra uomini. La storia è ambientata in un futuro distopico in cui il gioco più popolare è un simulatore di combattimenti chiamato Rhyme nel quale il protagonista Aoba viene suo malgrado coinvolto. Senza scendere troppo nei dettagli, il lato malato del gioco è rappresentato dalle relazioni che i co-protagonisti iniziano ad intrattenere con Aoba e gli altri personaggi della storia. Relazioni che spaziano dalla semplice amicizia alla schiavitù… sessuale. Come se non bastasse, nella trama entrano in gioco anche poteri mentali, doppie personalità e molto molto altro. Il pubblico giapponese sembra aver gradito visto che dal gioco sono state tratte anche serie di Manga e Anime.

3. Danganronpa (serie)

Una serie di action-adventure dalla tipica impronta malata giapponese. Ne sono usciti tre capitoli, ognuno ambientato in una location diversa, ma il plot è più o meno simile: un gruppo di studenti viene trasportato e intrappolato in un luogo da cui uscire è quasi impossibile. Per poter sopravvivere devono affrontare delle prove assurdamente crudeli e spesso mettersi l’uno contro l’altro seguendo la legge più antica del mondo, quella della giungla. A “vegliare” su di loro un orso-animatronic chiamato Monokuma che si diverte a torturarli fisicamente e psicologicamente. Immaginate un incrocio “kawaii” tra il cruentissimo Battle Royale e Saw: L’Enigmista e vi sarete fatti un’idea di quanto questo gioco meriti di essere posizionato sul gradino più basso del podio di questa classifica.

2. P.T.

Il lascito di Hideo Kojima a Konami prima che il game designer si dedicasse al controverso Death Stranding. Non è neanche un gioco ma una demo, anzi un Playable Teaser (è questo il significato delle due parole che ne compongono il titolo) di quello che avrebbe dovuto essere il nuovo Silent Hill. È ambientato in un corridoio, una singola location capace però di suscitare emozioni forti. La si percorre decine di volte, scoprendo ogni volta dettagli diversi e sbloccando nuovi pezzi della “storia”. Mentre si gioca si avverte una presenza inquietante, che viene però rivelata solo a tratti in base alle azioni che vengono compiute. Arrivare all’epilogo non è così immediato e anche a distanza di anni dalla sua pubblicazione continuano ad uscire segreti e rivelazioni. Anche giocarci non è facile visto che la demo è stata cancellata dal PlayStation Store. Provate a chiedere a qualche amico, magari è stato tanto lungimirante da non cancellarla dall’Hard Disk della sua PS4.

1. Doki Doki Literature Club!

Com’è possibile che un simulatore di appuntamenti giapponese sia al primo posto di una classifica dedicata ai giochi disturbanti? È possibilissimo perché dietro il suo apparire ingenuo e colorato, Doki Doki Literature Club nasconde torbidi segreti. Da pruriginosa storia romantica si trasformerà pian piano in qualcosa di molto diverso. Scoprirete che le innocenti ragazze che avete conosciuto non sono poi così innocenti, anzi a dirla tutta sono DECISAMENTE disturbate. Come se non bastasse le scelte “morali” che farete non faranno che peggiorare la situazione. Il creatore del gioco è riuscito a realizzare un’originale (e terrificante) meta-esperienza che romperà la quarta parete, giocherà con la vostra mente e vi metterà addosso un senso di disagio che non se ne andrà fino alla fine… se riuscirete ad arrivare alla fine. Volete un consiglio? Provatelo, tanto è gratuito e tradotto in inglese. Lo trovate qui.