Come godersi una moto d’acqua senza scomodare la Polizia | Rolling Stone Italia
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Come godersi una moto d’acqua senza scomodare la Polizia

Le moto d’acqua hanno un fascino potente. Sfrecciano tronfie davanti alle spiagge, suscitando l’invidia dei bagnanti. Cinque modi per usarle senza importunare la polizia!

Come godersi una moto d’acqua senza scomodare la Polizia

Voglia di mare ma nessuna conoscenza altolocata? Per un giretto in acquascooter, in fondo, basta una console.

Quante volte avete sognato di cavalcare una potente moto d’acqua per domare le onde ed esibirvi in fantastiche acrobazie? Al mare è facile lasciarsi ipnotizzare dal rombo dei motori di questi gioiellini. L’amore per le moto d’acqua non risparmia nessuno e conquista indifferentemente i ricchi e i poveri, i ministri dell’interno e gli operai. Se volete passare un po’ di tempo in groppa a un bolide marino senza dovervi preoccupare dell’opinione pubblica avete due opzioni: potete chiedere agli agenti di polizia di fare un giro sui loro veicoli d’ordinanza, o recuperare uno dei videogiochi presenti nella nostra classifica. Entrambe le opzioni sono valide, ma solo una è alla portata di tutti. Di seguito, vi proponiamo cinque titoli con cui fendere le onde virtuali accompagnati dal rombo di motori da oltre 300 cavalli, magari insieme ai vostri figli. Buon divertimento!

5. Aqua Moto Racing Utopia (Zordix AB)

L’importanza di Wave Race per il genere delle corse con moto d’acqua è sottolineata del gran numero di cloni con cui gli sviluppatori hanno tentato di emularne il successo. Tra questi, il titolo di Zordix AB non fa nulla per allontanarsi dalla formula vincente di Nintendo, a parte lavorare sulla veste grafica e su una simulazione maggiormente orientata al realismo. Il sistema di progressione è più lento rispetto a quello del capolavoro per Nintendo 64 e permette di sbloccare gradualmente mezzi sempre nuovi, ognuno con caratteristiche uniche di accelerazione, sterzo, velocità massima e maneggevolezza per le acrobazie. Per chi alle gare tradizionali preferisce le sfide di creatività a base di trick fuori di testa, consigliamo di provare la modalità Freestyle. Una volta metabolizzato il fastidioso ritardo dei comandi, potrete stupire gli amici con figure mozzafiato.

Rispetto a Wave Race la fisica delle onde di Utopia è posticcia e meno convincente, soprattutto nelle zone dove il moto ondoso è più pronunciato.

4. Championship Jet Ski Simulator (Codemasters)

Quando i videogiochi erano realizzati con una manciata di pixel e quando non ci si ponevano problemi legati alla qualità del moto ondoso e della fisica dei veicoli, era possibile creare esperienze concettualmente identiche, con modifiche minime che ne cambiavano il contesto. Tra gli innumerevoli giochi di corse con visuale dall’alto usciti nell’era del Commodore 64, Jet Ski Championship spiccava grazie ai veicoli che si potevano utilizzare. Codemasters aveva pubblicato anche un titolo identico dedicato alle biciclette, ma le ambientazioni marittime dominate dai freddi colori d’acqua garantivano un fascino unico a questa versione. Se amate i giochi della vecchia scuola ma non volete comunque negarvi il piacere di cavalcare una moto d’acqua, questo è il gioco che fa per voi!

La giocabilità di questo genere di giochi è sempre stata altissima. Per mettere in scena gare entusiasmanti bastavano pochi pixel e piste pensate per entrare in un solo “quadro”.

3. Splashdown: Rides Gone Wild (Rainbow Studios)

Nell’era della PlayStation 2 i giochi di corse atipici hanno vissuto un periodo d’oro, complice il successo del divertentissimo SSX. La serie di Splashdown ha cercato di replicare i pregi del folle gioco di snowboard di Electronic Arts, spostando l’azione dalle piste innevate ai tracciati ondosi. Le gare tra moto d’acqua proposte da Rides Gone Wild erano un trionfo di follia esagerata e riuscivano a tenere i giocatori incollati al joypad grazie a personaggi fuori di testa e ad acrobazie senza senso. Rispetto allo scialbo primo capitolo della saga gli sviluppatori ampliarono con successo il sistema di gestione dei trick, dividendo le evoluzioni in livelli da concatenare tra loro durante i salti. Con un po’ di pratica si potevano ottenere risultati sorprendenti, divertendosi un mondo. Parte del merito per il successo del gioco, soprattutto in America, va al design dei tracciati, sempre estremo e ricco di dettagli.

Rides Gone Wild è un chiaro esempio di come un team di sviluppatori può migliorare una serie seguendo i feedback della community.

2. Riptide GP: Renegade (Vector Unit)

Dopo aver riscontrato un notevole successo su Mobile, la serie di Riptide GP è approdata anche su PC e su console, raggiungendo nuovi utenti a cui proporre le sue gare futuristiche tra moto d’acqua. Le origini per cellulare della serie emergono chiaramente per via di alcune scelte di design, prima fra tutte quella di non dover mai preoccuparsi di frenare. Per ottenere il primo posto, infatti, non serve una guida prudente, ma è fondamentale studiare traiettorie pulite ed esibirsi in trick sempre più complessi ed esagerati. È grazie alle evoluzioni aeree, infatti, che si carica il turbo con cui seminare gli avversari. Maggiore è il tasso di difficoltà delle acrobazie, più grande è la porzione di barra che si riempie. Rispetto ad altri titoli del genere Riptide si distingue per un sistema di controllo reattivo e ben studiato, che rende l’esperienza in pista sempre appagante. Peccato per il ridotto numero di tracciati!

Il gioco permette di organizzare sfide multiplayer online fino a 8 giocatori, mentre le gare offline sono aperte a un massimo di 4 utenti in split-screen.

1. Wave Race: Blue Storm (Nintendo)

Pochi giorni fa abbiamo citato Wave Race 64 nella classifica dei giochi più estivi di sempre. Oggi, la storica serie Nintendo conquista il primo posto in questa nuova classifica. Per l’occasione abbiamo rispolverato il capitolo per Game Cube, caratterizzato da una grafica più pulita e dalla stessa giocabilità del titolo originale. All’uscita Blue Storm è stato accolto dai fan con una certa freddezza per via della mancanza di novità rispetto al titolo per Nintendo 64. Nonostante questo, si tratta di un’esperienza in grado di offrire molte ore di divertimento e di conquistare anche i giocatori più giovani grazie a una veste grafica ancora oggi soddisfacente. La serie non è uscita su Wii U, ma considerato il successo riscontrato dallo Switch, non è escluso che si possa assistere al suo grande ritorno, magari con una “periferica” apposita da costruire con il Nintendo Labo!

Le partite in multiplayer con Wave Race: Blue Storm erano un vero spettacolo. Nonostante gli anni che si porta sulle spalle, il gioco è ancora divertentissimo. Provare per credere!