10 video musicali ispirati ai videogame | Rolling Stone Italia
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10 video musicali ispirati ai videogame

Di videogame ispirati alla musica ne abbiamo parlato. Esistono, però, anche video pieni zeppi di riferimenti a videogame, effetti speciali da videogame, grafica da videogame: ecco i migliori 10

10 video musicali ispirati ai videogame

Queen, Dire Straits, Paul McCartney, Blur, Moby, Red Hot Chili Peppers… l’elenco di star della musica che hanno cavalcato il binomio videoclip/videogiochi è piuttosto lungo…

Musica e videogiochi sono due mondi che si intrecciano in maniera costante. Abbiamo visto come alcuni cantanti/gruppi siano stati protagonisti su console, computer o in sala giochi, e come brani di successo siano diventati la colonna sonora capace di aumentare l’impatto emotivo in alcune scene di titoli d’azione, avventure e sparatutto. Ma cosa accade quando il percorso è inverso? Quando un artista decide di utilizzare i videogiochi come base per creare un videoclip d’accompagnamento a una canzone? Per scoprirlo, abbiamo fatto un tuffo nella storia dei video musicali, scegliendo una decina tra i più “videogiocosi” e sperimentali…

1. Money For Nothing – Dire Straits

Quale è stata la prima canzone trasmessa da MTV Europe? Quale è stato uno dei primi video a fare ampio utilizzo della computer graphics? In quale brano dei Dire Straits compare Sting come corista (nonché co-autore)? Per rispondere a queste tre domande sono sufficienti altrettante parole. Money. For. Nothing. Malgrado i dubbi di Mark Knoplfer, per nulla convinto delle idee provenienti dalla casa discografica, il pezzo contenuto in Brother in Arms è stato trasformato in una clip che unisce spezzoni della band a una serie di animazioni. Protagonisti principali due uomini delle consegne, che a ritmo della musica (e seguendo il testo) trasportano televisori, forni a microonde e frigoriferi.

2. Careless Whisper – Seether

Cover di uno storico successo degli Wham! riarrangiata in versione rock, Careless Whisper vanta un video che merita a pieno diritto l’appellativo di “piccolo gioiello”. L’estetica richiama la pixel art tipica degli anni ’80, con tutta una serie di brevi episodi infarciti di rimandi a videogiochi, serie televisive e film. Un viaggio nei ricordi tra Supercar, Voglia di Vincere, Miami Vice, Ghostbusters e numerosi altri classici, nel quale non mancano riferimenti a problemi quali la crisi economica e il disboscamento. Poco più di quattro minuti in cui tuffarsi a caccia di citazioni e di tocchi di classe, come le vignette con i suoni onomatopeici nelle prime fasi di “gioco”, che riportano la scritta “Wham”.

3. Hope For The Future – Paul McCartney

Il video di Hope For The Future è quanto di più prevedibile si possa immaginare. Una carrellata di immagini e di sequenze tratte da Destiny, con la saltuaria apparizione di un Paul McCartney in versione ologramma. Una scelta che non sorprende più di tanto, per un brano composto dall’ex Beatles proprio per la colonna sonora del videogioco sviluppato da Bunge. Tre minuti e mezzo gradevoli da vedere grazie a un montaggio che esalta la qualità e la varietà dei passaggi, che non colpiscono invece a livello musicale. Hope For The Future non è certo una canzone entrata nella storia e, dopo aver fatto una breve apparizione nelle scalette live del tour 2015 di McCartney, è scomparsa dai radar.

4. Do The Whirlwind – Architecture in Helsinki

Mettetevi comodi e preparatevi a un lungo viaggio, perché con Do The Whirlwind ci trasferiamo in Australia. L’anno è il 2005, l’album si intitola In Case We Die e i protagonisti sono gli Architecture in Helsinki, gruppo indie pop con una ormai ventennale carriera alle spalle. Il video è un concentrato di pixel e di grafica in stile videogiochi 16-bit, con i componenti della band che procedono in fila indiana attraverso una serie di ambientazioni che spaziano da un sushi bar a montagne russe fino ad arrivare a un concorso musicale su una spiaggia. Nei secondi finali del video, per non farci mancare un riferimento a un videogioco storico, ecco apparire una sequenza chiaramente ispirata a Pac Man.

5. Wait For Me – Moby

Tratto dall’omonimo album, il brano Wait For Me è stato protagonista di un concorso indetto da Moby. Obiettivo? Creare un video musicale per la canzone. Ricompensa? Cinquemila dollari per il vincitore, mille per il secondo e per il terzo classificato. Il video che rientra a pieno diritto in questo articolo è quello che ha conquistato il secondo gradino del podio, realizzato dall’australiano Maik Hempel. Si tratta a tutti gli effetti di un classico platform game, caratterizzato da un aspetto colorato e da uno stile grafico cartoonesco che paiono in netto contrasto con la canzone. L’effetto è tutto sommato riuscito, e la curiosità di vedere cosa accadrà al protagonista (unita alla qualità del pezzo) spinge a giungere fino al fatidico Game Over.

6. The Invisible Man – Queen

Momento amarcord. Correva l’anno 1989, e un adolescente stava guardando distrattamente Superclassifica Show. La new entry della settimana, nelle parti alte della hit parade, era un brano di un quartetto inglese che non aveva mai sentito nominare, i Queen. Pochi secondi bastarono a catturare la sua attenzione e a far scoppiare l’amore. Un po’ per la canzone, un po’ per il video ambientato nella stanza di un ragazzino, tra scaffali pieni di videogiochi, poster e un computer nel quale si infilava magicamente un dischetto di The Invisible Man. Freddie Mercury, Brian May, Roger Taylor e John Deacon compaiono sia nella loro forma “normale” che trasformati in sagome nere all’interno di un gioco chiaramente ispirato a Little Computer People.

7. Ong Ong – Blur

Anche i Blur non sono sfuggiti alla tentazione di ispirarsi al mondo dei videogiochi e, con Ong Ong, hanno confezionato un video colorato, simpatico e divertente. La base è abbastanza standard, un platform game in cui il protagonista (una sfera gialla) deve lanciarsi alla ricerca della sua bella (una sfera rosa). A tentare di fermarlo tutta una serie di ostacoli ambientali e di nemici, a cui si sommano gli immancabili boss di fine livello. Proprio i boss rappresentano l’aspetto più interessante, dato che si tratta dei quattro membri della band. La particolarità? Coxon, Albarn, James e Rowntree compaiono con dei costumi piuttosto appariscenti, che spaziano da uno scarafaggio a un cono gelato gigante.

8. Californication – Red Hot Chili Peppers

Ricapitoliamo. John Frusciante è entrato nel gruppo. Poi è uscito. Quindi è rientrato. Infine è riuscito. In una di queste fasi (rientrato) i Red Hot Chili Peppers hanno prodotto Californication, album del 1999 caratterizzato da venature pop-rock che ammorbidivano il sound della band. L’ottima title track entra di diritto in questo elenco grazie al suo video. Capitanati da un Anthony Kiedis in versione platinata (e ancora senza i terribili baffi che lo accompagnano da una dozzina d’anni, qualcuno lo aiuti e gli dica di tagliarseli…), i peperoncini si trasformano nei protagonisti di videogiochi d’azione e si destreggiano tra discese in snowboard, salti folli, immersioni subacquee, corse in macchina, libellule giganti e squali utilizzati come tavole da surf.

9. Hyperballad – Bjork

Hyperballad è considerata una delle migliore canzoni di Bjork. E non solo. Ha anche un video fighissimo, che miscela diverse tecniche per dare vita a quella che potrebbe anche essere considerata una vere a propria opera d’arte multimediali. Tenendo sempre come sfondo un’immagine della cantante islandese sdraiata a terra, su schermo scorrono tutta una serie di effetti visivi alternati a una versione in stile “ologramma” di Bjork che canta e a una che corre attraversando differenti ambientazioni. Le soluzioni stilistiche adottate sono piuttosto originali, e il risultato finale ha un notevole impatto. Non un classico videogame, ma qualcosa di ugualmente interessante, che merita assolutamente di essere ricordato.

10. Bullets – Creed

Il video più “pesante” di questa nostra carrellata è sicuramente quello di Bullets dei Creed. Il protagonista è un guerriero alato, impegnato a combattere con una serie di mostruose creature fino allo scontro finale con quello che, presumibilmente, ricopre il ruolo di boss di fine “gioco”. Il ritmo del brano è incalzante, e l’approccio grafico utilizzato è improntato sul realismo, con una palette cromatica basata su toni cupi che contribuisce ulteriormente a creare un’atmosfera lugubre. Il video è stato realizzato dalla Vision Scape Interactive, azienda californiana capitanata dai coniugi McDonald specializzata nella produzione di animazioni 3D, che nel corso degli anni ha collaborato alla realizzazione di giochi quali SeaBlade e Twisted Metal 3 & 4.

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