10 film da trasformare subito in videogame | Rolling Stone Italia
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10 film da trasformare subito in videogame

Avete mai sognato di “giocare” Seven di David Fincher o di diventare un membro dell’A-Team in un gioco Rockstar? Ecco i nostri desideri proibiti

10 film da trasformare subito in videogame

Abbiamo setacciato nei nostri archivi a caccia di quei film che meriterebbero una versione giocabile. Ok, in qualche caso abbiamo esagerato

Sono letteralmente centinaia le serie TV, film e libri che hanno avuto una trasposizione videoludica. Molte, molte, molte di più sono però le saghe che non sono mai state tradotte in formato videogioco. Quella che vogliamo proporvi oggi è una lista dei desideri che speriamo i publisher e sviluppatori prendano in considerazione per future release… perché non può esistere un mondo senza un’opera interattiva dedicata a Ritorno al Futuro, Karate Kid, Pacific Rim e….

10. Il giocatore (Blizzard)

Le simulazioni di poker si dividono in due categorie: inutili, quindi noiose, e a scopo di lucro. Perché nessuno ha mai pensato a realizzare un tie-in del seminale film di John Dahl con un mostruoso poker di attori come Matt Damon, Edward Norton, John Turturro e (soprattutto) John Malkovich? Un open world in cui si rischia la vita per una parola pronunciata male o un Re di Cuori lasciato maturare troppo. Al timone di un progetto del genere servirebbe un team capace di garantire solidità di gameplay, longevità e un certo fattore di imprevedibilità alle sfide a suon di carte. Qualcuno ha nominato per caso i creatori di Overwatch, Warcraft, Diablo e Heartstone?

9. Jarod il camaleonte (Crystal Dynamics)

Molti di voi probabilmente non hanno mai sentito parlare di questa serie, ma chi ha avuto la fortuna di incrociarla la ricorda come una delle più originali degli anni a cavallo tra il 1990 e il 2000. Negli Stati Uniti si chiamava The Pretender e narrava le avventure di una persona dotata di abilità che le consentivano di impersonare chiunque e di imparare istantaneamente qualsiasi cosa, da una lingua straniera alla chirurgia, alla guida di uno Shuttle… una sorta di McGyver con i superpoteri. Abbiamo fatto una scelta particolare per questo fanta-titolo, Ken Levine. Il geniale e controverso creatore di Bioshock è capace di creare universi fantastici, di sorprendere con colpi di scena da infarto e di approfondire la caratterizzazione dei personaggi come pochi altri. Purtroppo è scomparso da un po’, nessuno sa su cosa stia lavorando veramente e con chi, ma noi abbiamo fiducia che prima o poi tornerà a donarci il suo genio.

8. He-Man e i dominatori dell’universo (Konami)

Abbiamo sempre sognato un gioco in stile Castlevania con protagonisti gli eroi e antieroi di Eternia. L’assalto alla fortezza di Skeletor da parte di He-Man a cavallo della sua fida Battle-Cat, She-ra e Sorceress in un duo lesbo da brividi e Orko a fare la solita parte comica. Dalla parte opposta Beast Man, Trap Jaw, Tri-Klops e soci ad attendere i nostri eroi dietro ogni porta. Un cast infinito e incredibilmente versatile, materiale perfetto per sostituire l’ormai abusato mito di Dracula e della sua rivalità con il clan Belmont. Chiudete gli occhi per un attimo e provate ad immaginare un Symphony of the Night in stile Masters of the Universe… ora riapriteli e scoprirete di esservi bagnati nel sonno. Lo vogliamo e lo vogliamo ORA!

7. La città incantata (Asobo Studio)

A Plague Tale: Innocence ha dimostrato che anche i temi più seri possono essere trattati con una delicatezza inaspettata, fornendo punti di vista diversi dal solito. Lo stesso si può dire del capolavoro assoluto del maestro Hayao Miyazaki, La Città Incantata, capace di raccontare con un tripudio di colori e animazioni il periodo della crescita e il rispetto per le cose altrui. Asobo Studio saprebbe tirare fuori un tie-in assolutamente incredibile ma purtroppo questo rimarrà il sogno più irrealizzabile tra quelli proposti in questo articolo, in quanto il padre dello Studio Ghibli ha sempre rifiutato derivazioni “esterne” per i suoi lavori. Negli anni passati ha respinto perfino le sirene hollywoodiane che a più riprese gli avevano chiesto di realizzare una versione live-action del sublime Nausicaä della Valle del Vento.

6. Magnum P.I. (SEGA)

Per questo tie-in ad alto tasso di baffi e camicie hawaiiane sognamo un ritorno di Yu Suzuki in SEGA. Chi meglio del creatore di OutRun potrebbe gestire un’avventura che per buona parte si svolgerebbe a bordo di una fiammante Ferrari 308 GTS? La sua esperienza in titoli complessi come Shenmue sarebbe perfetta per dare al gioco ulteriore sostanza. A quel punto mancherebbe solo l’elemento investigativo e una generosa manciata di ragazze in bikini… ma per quello possiamo anche chiamare a rinforzo Tomonobu Itagaki, che in passato ci ha deliziato con la serie Dead or Alive Xtreme Beach Volleyball.

5. Grosso guaio a Chinatown (Arkane Studios)

Un altro sogno ad occhi aperti: gli sviluppatori della serie Dishonored alle prese con il vecchio Jack Burton e il suo Pork Chop Express. L’unico videogioco tratto dal film risale al 1986 ed è meglio stendere un velo pietoso. In questo caso vogliamo, anzi pretendiamo un prequel che racconti l’inizio dell’amicizia tra Jack e Wang, la nascita delle tre tempeste e l’ascesa di Lo Pan come signore di Chinatown. Magari una roba tipo Assassin’s Creed con diversi personaggi giocabili. In attesa che il sogno si realizzi vi proponiamo un piccolo Trivia: sapevate che Kurt Russell ottenne la parte solo dopo il rifiuto di Jack Nicholson e Clint Eastwood?

4. Inception (Ken Levine)

Una storia sui sogni e la sete di potere, che si ritorce su sé stessa come un incastro di scatole cinesi e  lascia lo spettatore con il cervello annodato nel tentativo di capire quale sia il vero finale. Riuscite ad immaginare un soggetto più affascinante per un videogioco e un creatore più adatto di Ken Levine a creare un’avventura del genere? Il geniale e controverso creatore di Bioshock è capace di creare universi fantastici, di sorprendere con colpi di scena da infarto e di approfondire la caratterizzazione dei personaggi come pochi altri. Purtroppo è scomparso da un po’, nessuno sa su cosa stia lavorando veramente e con chi, ma noi abbiamo fiducia che prima o poi tornerà a donarci il suo genio.

3. I segreti di Twin Peaks (Swery)

Un progetto del genere sarebbe un sogno per chi ha amato la storia di Laura Palmer e di tutti gli splendidi personaggi raccontati nella saga-culto di David Lynch e Mark Frost. Il nome dietro per un gioco del genere non potrebbe che essere quello di Hidetaka “SWERY” Suehiro, visionario game designer che una decina di anni fa ci ha deliziati con Deadly Premonition, un thriller/horror grezzo ma pieno di atmosfere chiaramente ispirate a Twin Peaks. Lo stesso Suehiro sta attualmente lavorando ad un sequel di quel gioco che potrebbe rappresentare un ottimo palliativo in attesa del tie-in ufficiale che probabilmente non vedremo mai.

2. Seven (Frictional Games)

Sette peccati, un solo assassino. Il film di David Fincher che ha fatto consacrato la carriera di Brad Pitt e ci ha consegnato una delle intepretazioni più veloci ma significative di Kevin Spacey. Uno dei finali più indimenticabili della storia del cinema che nell’ipotetico gioco potrebbe essere tuttavia solo uno degli epiloghi possibili. Al comando serve un team capace di far scorrere brividi gelidi lungo la schiena e per l’occasione abbiamo scelto gli sviluppatori svedesi Frictional Games, che negli ultimi 10 anni sono stati capaci di terrorizzarci in molti modi diversi con la saga di Amnesia e il più recente SOMA. Se non li avete mai giocati vi consigliamo vivamente di recuperarli, ma occhio al pacemaker.

1. A-Team (Rockstar Games)

Gli sviluppatori di Grand Theft Auto amano da sempre i piani ben riusciti e con il quinto capitolo della serie hanno anche dimostrato che un cast composto da un matto totale e due compari abbastanza anonimi può funzionare alla grande. Perché allora non tirare fuori un GTA su licenza ispirato alle avventure di P.E. Baracus, Hannibal, Sberla e quel mattacchione di Murdock. Sarebbe fantastica una saga episodica con mini-avventure autoconclusive introdotte dall’immortale incipit: “Dieci anni fa gli uomini di un commando specializzato operante in Vietnam vennero condannati ingiustamente da un tribunale militare. Evasi da un carcere di massima sicurezza si rifugiarono a Los Angeles, vivendo in clandestinità. Sono tuttora ricercati, ma se avete un problema che nessuno può risolvere – e se riuscite a trovarli – forse potrete ingaggiare il famoso A-Team.” Keep Dreamin’.