Sette documentari stupefacenti per conoscere i funghi | Rolling Stone Italia
The Magic of Mushrooms

Sette documentari stupefacenti per conoscere i funghi

Cosa direste se vi proponessero di passare una serata a guardare documentari sui funghi? Con questi sette consigli per visioni stupefacenti, la risposta è una sola: wow.

Sette documentari stupefacenti per conoscere i funghi

Credits: Netflix

Sembra il solito gioco di parole, ma in questo caso… lo è solo parzialmente. Perché certo, è innegabile: la nostra curiosità collettiva tesse una tela fitta attorno al “proibito”. Appena sappiamo che una cosa farebbe storcere il naso ai cari vecchi benpensanti, ci fiondiamo e non ne possiamo più fare a meno. I Kaiser Chiefs dicevano I Predict A Riot, e in effetti, attorno al fungo in senso trasgressivo, il mondo si sta accapigliando da un bel pezzo. Questa, come immaginerete, è la parte del titolo che strizza l’occhio alle sostanze psicoattive contenute in un certo tipo di funghi.

Astenersi dunque dalla lettura se non stoner aspiranti, o navigati? Per niente. Perché i funghi hanno molto di più da offrire. Da antiche simbologie pittoriche agli usi deliziosi che ne facciamo in cucina, passando per applicazioni che potrebbero liberarci dal fardello della plastica, per sempre. Dire “fungo” non vuol dire nulla se prima non si esplora ciò che vi sta, letteralmente, sotto. Per farlo, abbiamo selezionato sette documentari stupefacenti (cioè, imperdibili) da vedere per cominciare a capire meglio finferli, porcini, e compagnia bella. Astenersi perditempo, perché qui si rimane solo per essere meravigliati. E fare la rivoluzione, tutti insieme.

Come cambiare la tua mente

Michael Pollan è una testa decisamente interessante. Occupa quel seggio vacante nella cultura italiana, “saggista esperto ma pop”, che parla con la lingua di chi lo ascolta e promette che, per capirlo, non servirà una laurea ad Harvard. Nonostante Pollan ci insegni, ad Harvard. Famoso per aver dedicato tutta la sua carriera accademica (ma noi sospettiamo anche le letture del dopocena) allo studio del cibo e della sua cultura, il colpo finale di pop-olarità per Pollan è arrivato nel 2018, con la pubblicazione del volume How To Change Your Mind (portato in Italia nel 2019 da Adelphi), in cui l’autore si immerge nel mondo dei “cibi” più curiosi: quelli che non ci tengono in vita, ma che ci donano (giusto per qualche momento) una nuova vita. Detto con le parole di una nonna di campagna: quello di cui si fanno i drogati. E l’anno scorso, il volume di Pollan è stato adattato in un documentario omonimo disponibile su Netflix (tra i produttori, oltre a Pollan stesso, anche il Premio Oscar Alex Gibney). In quattro puntate, il viaggio tocca LSD, psilocibina, MDMA e mescalina. Non per convincervi ad assumere dipendenze new age con un certo ritardo storico, ma, come dice il titolo, per offrire una prospettiva alternativa su verità che diamo per assolute. Perché che queste droghe inducano in stati alterati non è in dubbio. Quello che è offerto da Pollan però è una ricerca più profonda, che ci porta a chiederci: ci stiamo facendo le domande giuste, su tutte queste cose?

Funghi fantastici

A costo di un immediato OK, Boomer, vi diciamo che questo documentario è un trip. Dal regista Louie Schwartzberg, Fantastic Fungi sfodera muscoli visivi consistenti quando si tratta di fornire un volo da montagna russa attraverso la struttura dei funghi e la loro connessione con l’ecosistema del pianeta. Accoppiato con i time lapse sempre affascinanti che mostrano in pochi secondi la crescita di questo o quell’altro funghetto, l’effetto-wow è più che chiamato, garantito. Ma non basta: perché nel mezzo della meraviglia si annidano ulteriori occasioni di stupore. Guidati dal micologo Paul Stamets, il viaggio da intraprendere per comprendere i funghi passa da numerose testimonianze (anche qui non poteva mancare Michael Pollan) e “colloqui” con i funghi stessi attraverso la voce narrante di Brie Larson. Cheesy. Ma provateci a non voler correre a studiare tutto su questi cosini strambi, dopo.

Un buon trip: avventure psichedeliche

Un buon trip: avventure psichedeliche è il documentario che la mamma non vorrebbe farvi vedere. Il concept è molto semplice, e si realizza in modalità “confessionale”: persone famose raccontano le loro avventure con funghetti & co, ripassando situazioni al limite dell’assurdo che li hanno condotti in viaggi sopra le righe. Non poteva mancare Anthony Bourdain, poi c’è Ben Stiller che sembra pensare un po’ troppo quando gli viene chiesto il numero di volte in cui si è goduto un trip psichedelico. Si uniscono Carrie Fisher, Sting («non voglio che il mio essere qui diventi una marcia per il partito dei No Droghe Sempre»), e un altro pugno di volti riconoscibili. Il prodotto è leggero, conviviale. E va bene così, per passarsi una serata a meravigliarsi come davanti ad animali fantastici.

Sacred Mushroom: A Lost History

Chris Rice fa documentari, li pubblica su YouTube, e gli vengono pure bene. E il suo Sacred Mushroom: A Lost History parla proprio dei nostri piccoli eroi, e del ruolo gigantesco che hanno avuto non solo nell’evoluzione della specie umana (se non sapete di che cosa stiamo parlando significa che non avete guardato i titoli sopra, male), ma anche nel dar forma alla cultura in cui sguazziamo quotidianamente. La vibe è quella del Tubo divulgativo e sorprendente che ci piace. E certi ganci vi scateneranno curiosità nascoste, che non avreste mai pensato di avere. Per esempio: vogliamo parlare degli uomini delle caverne che, di fianco ai predatori e alle lance, disegnavano funghi dall’aspetto alieno?

Know Your Mushrooms

Lo sapevate che a Telluride, in Colorado, non c’è solo un festival di cinema, ma anche uno di funghi (il prossimo aprile, per gli interessati)? OK, probabilmente no. A farvelo conoscere – così decidete se vale il viaggio – ci pensa Ron Mann, micologo amatoriale, nel suo Know Your Mushrooms, un documentario che qualcuno definirebbe wacky e noi descriviamo come unico nel suo genere. Combinando footage del festival, chiacchiere e materiale d’archivio, Mann crea un mash-up tra Funghi fantastici e Un buon trip, condendo la sua narrazione sia di aneddoti spassosi, che spiegazioni sulla cara vecchia linea de “di che cosa parliamo quando parliamo di funghi”. Rimanere per lo show è obbligatorio.

The Magic of Mushrooms

Per i nerd là fuori, il Professor Richard Fortey ha confezionato un prodottino davvero eccezionale (seppur decisamente non in 4K). Dall’invenzione degli antibiotici “tutto merito dei funghi”, a persone che mettono fettine di fungo spesse come scaglie di tartufo (e comunque: i tartufi sono funghi, ipogei per la precisione) sotto il microscopio per mostrare che “da lì potrebbe nascere tutta una colonia”. Se siete del versante più accademico, l’hype è reale. E vi ipnotizzerà con riprese da laboratorio scientifico poetiche, e indimenticabili. E spiegandovi che Beatrix Potter, quella che scriveva di Peter Coniglio, era una micologa con i controcazzi.

Is Mycelium Fungus the Plastic of the Future?

Detto volgarmente, il micelio è la “radice” del fungo (ma ve lo spieghiamo meglio qui). Ultimamente, però, è largamente considerato come il materiale delle meraviglie di domani, quello che ci tirerà fuori, alla fine, dal tunnel buio della plastica. Se vi sembra too much, cambiate idea godendovi questo documentario di Matt Ferrell, esploratore delle ultime novità e potenzialità in fatto di tecnologia e innovazione. In questo caso, il posto d’onore è occupato dal micelio, che è una cosetta spugnosa, con la barba, che assomiglia a una radice ma fatta di ovatta. Se trattato nel modo corretto, si trasforma in schiuma e può arrivare a costruire i mattoni, ma anche a rimpiazzare la pelle tradizionalmente usata nel settore della moda. Ovviamente, si decompone in modo naturale nell’ambiente. Prendetevi questi dodici minuti, e sognate.

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