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Due grandi vini bianchi per celebrare l’estate e accompagnare due altrettanto grandi festival siciliani

L’Angimbé e lo Shamaris, entrambi targati Cusumano e provenienti rispettivamente dalla Tenuta Ficuzza e dalla Tenuta Monte Pietroso non sono solo i protagonisti della stagione, ma anche del festival Taobuk e del Palermo Ladies Open

I vigneti della Tenuta Ficuzza

Estate, stagione di eventi, party e festival a cui partecipare sorseggiando rigorosamente vini freschi e profumati, che sanno di sole, mare e libertà. Cominciando con l’Angimbé, un IGT Terre Siciliane che nasce dal matrimonio di uve di Insolia al 70% e chardonnay al 30% provenienti da parcelle di vigneti allevati in collina ad una altitudine di 700 metri sul livello del mare.

Prodotto nella Tenuta Ficuzza, all’interno dell’omonimo bosco a Piana degli Albanesi, le sue uve godono di un’escursione termica ideale: di giorno fa caldo per via dell’esposizione al sole dei vigneti, la sera la temperatura cala, complice il vento di collina. «Siamo andati contro corrente – racconta Diego Cusumano – Abbiamo scelto di tenere su parte della proprietà i boschi e la macchia mediterranea tipica della zona. Così i vigneti ricordano un mosaico. Anche questo contribuisce alla qualità del vino».

Il secondo è lo Shamaris, un Grillo di collina e al tempo stesso marino, grazie alla tramontana che soffia sul versante nord, portando il Mediterraneo tra i filari della tenuta Monte Pietroso – dove è prodotto. Il suo nome potrebbe trarre in inganno: a Monte Pietroso infatti non ci sono sassi ma un terreno sabbioso, ideale per allevare il Grillo. Siamo in alta collina, a 400 metri sul livello del mare: un’ambientazione speciale che riesce a tirare fuori una freschezza naturale e una sapidità che aumentano il carattere del vino, nonché l’eleganza e la sua capacità di invecchiamento.

L’Angimbé e lo Shamaris Cusumano pure quest’anno sono gli accompagnatori ideali del 34º Ladies Open di tennis che si terrà a Palermo dal 15 al 23 luglio presso il Country Time Club, a conferma del fatto che «anche su campi e territori diversi condividiamo la stessa passione con il medesimo orgoglio», come afferma Diego Cusumano.

Ma non soltanto sport: Cusumano ha brindato a “le libertà” insieme ai grandi scrittori, artisti, filosofi e intellettuali che hanno animato la XIII edizione di Taobuk Festival SeeSicily nei luoghi più suggestivi di Taormina. Gli ospiti, provenienti da trenta paesi del mondo, saranno chiamati a esplorare in oltre duecento eventi i “meridiani della libertà” da molteplici punti di vista e discipline, dando vita a un osservatorio mirato a privilegiare le dinamiche del presente e le prospettive sul futuro.

«Scriviamo le nostre storie sulla terra – sintetizza Diego Cusumano – L’allevamento della vite e la selezione delle uve richiedono una concentrazione e una capacità di ascolto molto simili a quelle necessarie alla scrittura. Ogni vendemmia è una nuova storia da narrare, con dettagli e sfumature sempre diversi, ma sempre autentici e reali».

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