«Eroe, icona, pioniere, fonte d’ispirazione, mentore»: tutti stanno ricordando Ozzy Osbourne | Rolling Stone Italia
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«Eroe, icona, pioniere, fonte d’ispirazione, mentore»: tutti stanno ricordando Ozzy Osbourne

Dai suoi Black Sabbath alla scena metal, dagli amici Metallica, Elton John, Tom Morello fino a Laura Pausini. «Ci hai ispirato», «non saremmo qui senza te», «la tua eredità vivrà per sempre», «hai invento il metal» i messaggi più condivisi dai colleghi

«Eroe, icona, pioniere, fonte d’ispirazione, mentore»: tutti stanno ricordando Ozzy Osbourne

Ozzy Osbourne

Foto: Fin Costello/Redferns/Getty Images

Ieri sera è arrivata la notizia della morte di Ozzy Osbourne. Nonostante sapessimo tutti delle sue condizioni precarie, nessuno si aspettava che potesse succedere così presto, soprattutto visto il concerto di addio tenuto un paio di settimane fa. Ozzy lo aveva tenuto dal suo trono, ma la voce e l’energia non sembrano essere prossime allo spegnimento.

Ozzy non è solo stato un dio del rock, una leggenda vivente, un cantante strepitoso, ma è stato anche uno degli artisti più amati dal pubblico e, in particolare, dai colleghi. Non è un caso che a poche ore dalla sua morte l’elenco di chi gli ha voluto rendere omaggio è già lunghissimo, e continuerà.

I Black Sabbath – Tony Iommi, Geezer Butler, Bill Ward – hanno singolarmente pubblicato dei messaggi d’affetto al «nostro fratello». Tony non è riuscito »davvero a trovare le parole», mentre per Bill sono arrivate in forma poetica: «Dove ti troverò adesso? Nei ricordi, nei nostri abbracci silenziosi, nelle nostre telefonate perse, no, tu sei per sempre nel mio cuore». Più leggero Geezer, in un pensiero quasi nostalgico: «4 ragazzi da Aston… chi l’avrebbe mai detto eh? Sono felice che siamo riusciti a suonare ancora una volta, proprio a Aston».

Elton John: «Un caro amico, un grande pioniere che si è garantito il suo posto nel pantheon delle leggende del rock».

Tom Morello dei Rage Against The Machine, che è stato il direttore musicale del concerto d’addio del cantante: «Dio ti benedica Ozzy».

Billy Idol: «Ha incarnato lo spirito del rock».

I Foo Fighters: «Grazie per averci ispirato per tutta la vita. Il rock and roll non sarà più così rumoroso e divertente senza te».

I concittadini Duran Duran: «Che dire di Ozzy? Qualunque cosa sia sarà con accento di Birmingham».

Yungblud, che era tra i partecipanti dell’ultimo concerto a Birmingham: «Non ti dimenticherò mai: sarai in ogni singola nota che canterò e con me ogni volta che salirò sul palco. La tua croce al mio collo è la cosa più preziosa che possiedo».

Senza parole, invece, Billie Joe Armstrong dei Green Day.

Ronnie Wood dei Rolling Stones ricorda invece l’ultima performance: «Che bel concerto d’addio che hai avuto».

Metallica: «È impossibile esprimere a parole ciò che Ozzy Osbourne ha significato per i Metallica. Eroe, icona, pioniere, fonte d’ispirazione, mentore e, soprattutto, amico sono solo alcuni dei termini che ci vengono in mente. Ozzy e Sharon hanno creduto in noi e hanno trasformato le nostre vite e le nostre carriere».

I Pantera: «Grazie per tutto ciò che hai fatto per il metal e per i Pantera. Non saremmo qui senza di te».

Dave Mustaine dei Megadeth: «Grazie per tutto ciò che hai fatto per noi. Ci vediamo dall’altra parte».

Pixies: «Grazie a te, leggenda».

Gli Aerosmith: «Una voce che ha cambiato la musica per sempre. Ozzy ha ridefinito il significato del termine “heavy”».

Mötley Crüe: «Grazie per tutto ciò che hai fatto per la musica e per i Mötley Crüe. Niente sarebbe stato lo stesso senza di te».

Jon Bon Jovi: «Tanto amore a Sharon e alla tua bellissima famiglia».

Flavor Flav dei Public Enemy: «Ho il cuore a pezzi».

Seán Lennon: «Uno dei più grandi di sempre».

Il gruppo metal Lamb of God: «Ozzy Osbourne e i Black Sabbath hanno creato l’heavy metal e con esso un mondo in cui generazioni di persone potevano sentirsi accettate e benvenute, sicure e libere di essere se stesse, sapendo che non sarebbero mai state sole. Ozzy ha cambiato il mondo e per milioni di persone in tutto il mondo è quasi impossibile immaginare dove potremmo essere se lui non ci fosse stato».

Anche il profilo dei Nirvana ha twittato: «Grazie per l’ispirazione».

Gene Simmons dei Kiss: «Un gigante amato da milioni di fan in tutto il mondo».

Gli AC/DC: «Una perdita enorme».

Rod Stewart: «Ciao Ozzy, dormi bene amico mio. Ci vediamo lassù, più tardi che presto».

I Disturbed: «La tua eredità vivrà per sempre».

Sammy Hagar dei Van Halen: «È stato e sarà per sempre una vera leggenda del rock. Essere stato così vicino alla morte ma essersi comunque esibito quel 5 luglio lo rende di un altro livello».

Gli Anthrax: «Nessuno di noi sarebbe quello che è se non fosse stato per te».

Jack White: «Ce l’hai fatta».

Brian May dei Queen: «La sua ultima apparizione al Villa Park è stata un modo glorioso per dire addio: l’amore che quel posto ha provato per lui è stato immenso. Sono grato di aver potuto scambiare qualche parola con lui dopo lo spettacolo».

Motörhead: «Ozzy è stato un pioniere, una guida per tutti nel mondo dell’hard rock e dell’heavy metal, oltre che una persona fantastica. Lemmy e Ozzy erano compagni d’avventura e hanno vissuto insieme molte avventure nel corso del decennio».

Un pensiero anche dall’attore Jason Momoa che abbiamo visto lanciare un circle pit nel concerto di Birmingham.

Dall’Italia ecco l’omaggio di Laura Pausini: «Ho incontrato Ozzy qualche anno fa ed è stato davvero dolce con me. Sono triste per la sua morte».

Cristina Scabbia dei Lacuna Coil: «Non eravamo pronti a lasciarti andare. Ora innalzati tra gli dei come un dio».

Curioso anche il ricordo di Amedeo Minghi: «Grande artista e io, un fan giovanile, li cantavo nelle cantine romane come era in uso quegli anni. Beata gioventù. Sarai indimenticabile».