La conferenza di Venezia 82 si è aperta (e chiusa) con un estratto dal film ancora incompiuto che Franco Maresco sta dedicando a Goffredo Fofi, il grande critico recentemente scomparso.
«Questa è una Mostra, non un Festival», ha sottolineato poi il presidente dei Biennale Pietrangelo Buttafuoco. «Ed è cresciuto sempre di più il pubblico giovane: la presenza di 2300 studenti universitari che si sono accreditati dimostra un interesse sorprendente da parte loro per questa antica Mostra».
«I sogni possono avvicinarsi fino a diventare realtà. Ed essere temerari porta sempre più incontro al premio. Questa fede temeraria trasfusa nell’arte è quella che porta acqua a chi ha sete, un tetto a chi ha avuto distrutta la casa, destina verità a chi ha avuto imposta solo e soltanto menzogna. Se non ci sono i notiziari c’è il cinema a portare conoscenza», ha concluso il presidente, per poi passare la parola ad Alberto Barbera.
«Ogni anno vi prometto di essere più breve e lo faccio anche quest’anno», ha attaccato il direttore della Mostra del Cinema. «Per riuscirci salterò tutti i preliminari, come i numeri dei film arrivati e i grafici sulle percentuali di genere, che comunque troverete nella cartella stampa. Insomma, niente cifre e cominciamo subito con i film che abbiamo selezionato».
E allora via con la presentazione della selezione ufficiale dell’82esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, che si svolgerà al Lido di Venezia dal 27 agosto al 6 settembre 2025.
I film in concorso sono 21 «uno in meno dell’anno scorso, mi riprometto di non superare i 18, ma sforo sempre», confessa Barbera. Cinque i film italiani nella competizione principale: apre la Mostra La grazia di Paolo Sorrentino, poi ci sono Duse di Pietro Marcello starring Valeria Bruni Tedeschi, Elisa di Leonardo Di Costanzo (con Roschdy Zem e Barbara Ronchi) Un film fatto per bene di Franco Maresco e Sotto le nuvole di Gianfranco Rosi. In concorso anche il film di Olivier Assayas su Putin (che ha il volto di Jude Law), Jay Kelly di Noah Baumbach con George Clooney, il ritorno di Kathryn Bigelow con un film sui rischi dell’atomica, quello di Park Chan-wook a Venezia a 20 anni da Lady Vendetta, l’attesissimo Frankenstein di Guillermo del Toro con Oscar Isaac e Jacob Elordi, la prima volta in concorso di Jim Jarmusch con Father Mother Sister Brother, Bugonia di Yorgos Lanthimos, di nuovo in competizione con Emma Stone. E tanto altro.
A sorpresa After The Hunt di Luca Guadagnino è fuori concorso «per scelta dello stesso Guadagnino e della produzione di Amazon, ma è la prima volta che Julia Roberts calcherà il tappeto rosso di Venezia», spiega il direttore. Forse l’assenza che risalta di più rispetto ai pronostici è quella di Marty Supreme, il film dell’altro fratello Safdie, Josh, con Timothée Chalamet e Gwyneth Paltrow, mentre Benny Safdie è in concorso con The Smashing Machine starring The Rock ed Emily Blunt.
Già annunciati i Leoni d’oro alla carriera: Werner Herzog, «forse il più grande documentarista vivente», che presenta il suo nuovo doc, e Kim Novak, al centro del nuovo film di Alexandre Philippe. Nell spazio dedicato alle serie debuttano Portobello di Marco Bellocchio e Il mostro di Stefano Sollima.
Fuori concorso c’è anche una sezione speciale cinema e musica, con documentari su Nino D’Angelo, Piero Pelù, il Newport Folk Festival e Francesco De Gregori, e ci sono due italiane anche nel concorso di Orizzonti, Carolina Cavalli e Laura Samani. Che vede anche il debutto nel lungometraggio di Stillz, il regista di Bad Bunny e Rosalía.
Qui la selezione completa di Venezia 82:
Concorso
La grazia – Paolo Sorrentino (film di apertura)
Il mago del Cremlino – Olivier Assayas
Jay Kelly – Noah Baumbach
The Voice of Hind Rajab – Kaouther Ben Hania
A House of Dynamite – Kathryn Bigelow
The Sun Rises on Us All – Cai Shangjun
Frankenstein – Guillermo del Toro
Elisa – Leonardo Di Costanzo
À pied d’œuvre – Valérie Donzelli
Silent Friend – Ildikó Enyedi
The Testament of Ann Lee – Mona Fastvold
Father Mother Sister Brother – Jim Jarmusch
Bugonia – Yorgos Lanthimos
Duse – Pietro Marcello
Un film fatto per bene – Franco Maresco
Orphan – László Nemes
Lo straniero – François Ozon
No Other Choice – Park Chan-wook
Sotto le nuvole – Gianfranco Rosi
The Smashing Machine – Benny Safdie
Girl – Shu Qi
Fuori concorso – Fiction
Chien 51 – Cédric Jimenez (film di chiusura)
Sermon to the Void – Hilal Baydarov
L’isola di Andrea – Antonio Capuano
Il maestro – Andrea Di Stefano
After The Hunt – Luca Guadagnino
Hateshinaki Scarlet – Mamoru Hosoda
The Last Viking – Anders Thomas Jensen
In the Hand of Dante – Julian Schnabel
La valle dei sorrisi – Paolo Strippoli
Dead Man’s Wire – Gus Van Sant
Orfeo – Virgilio Villoresi
Fuori concorso – Non fiction
Kabul. Between Prayers – Aboozar Amini
Ferdinando Scianna: il fotografo dell’ombra – Roberto Andò
Marc by Sofia – Sofia Coppola
I diari di Angela – Noi due cineasti. Capitolo terzo – Yervat Gianikian, Angela Ricci Lucchi
Ghost Elephants – Werner Herzog
My Father and Qaddafi – Jihan K
The Tale of Sylian – Tamara Kotevska
Nuestra tierra – Lucrecia Martel
Remake – Ross McElwee
Kim Novak’s Vertigo – Alexandre Philippe
Cover-Up – Laura Poitras, Mark Obenhaus
Broken English – Jane Pollard, Iain Forsyth
Notes of a True Criminal – Alexander Rodnyansky, Andriy Alferov
Director’s Diary – Aleksandr Sokurov
Back Home – Tsai Ming-liang
Fuori concorso – Series
Portobello (ep.1-2) – Marco Bellocchio
Un prophète (ep.1-8) – Enrico Maria Artale
Etty (ep. 1-6) – Hagai Levi
Il mostro (ep. 1-4) – Stefano Sollima
Fuori concorso – Speciale Cinema & Musica
Nino. 18 giorni – Toni D’Angelo
Piero Pelù. Rumore dentro – Francesco Fei
Newport and The Great Folk Dream – Robert Gordon
Francesco De Gregori: Nevergreen – Stefano Pistolini
Orizzonti – Concorso
Mother – Toena Strugar Mitevska
Divine Comedy – Ali Asgari
Hiedra – Ana Cristina Barragán
Il rapimento di Arabella – Carolina Cavalli
Strange River – Jaume Claret Muxart
Lost Land – Akio Fujimoto
Grand ciel – Akihiro Hata
Rose of Nevada – Mark Jenkin
Late Fame – Kent Jones
Milk Teeth – Mihai Mincan
Pin de fartie – Alejo Moguillansky
Father – Teresa Nvotová
En el camino – David Pablos
Songs of Forgotten Trees – Anuparna Roy
Un anno di scuola – Laura Samani
The souffleur – Gastón Solnicki
Barrio triste – Stillz
Human Resource – Nawapol Thamrongrattanarit
Funeral Casino Blues – Roderick Warich
Venice Spotlight
Hijra – Shahad Ameen
Un cabo suelto – Daniel Hendler
Made in Europe – Stephan Komandarev
Motor City – Potsy Ponciroli
La Hija de la Española – Mariana Rondón, Marité Ugás
À bras-le-corps – Marie–Elsa Sgualdo
Calle Malaga – Maryam Touzani
Ammazzare stanca – Daniele Vicari