Eddie Van Halen ha davvero puntato una pistola alla testa di Fred Durst? | Rolling Stone Italia
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Eddie Van Halen ha davvero puntato una pistola alla testa di Fred Durst?

È quanto si legge in un nuovo libro sul chitarrista. Lo avrebbe fatto nel 2001 per farsi restituire chitarre e ampli dopo una session col cantante dei Limp Bizkit. Ma l'autore del volume ha un problema con Van Halen

Eddie Van Halen ha davvero puntato una pistola alla testa di Fred Durst?

Eddie Van Halen nel 1979

Foto: Paul Natkin/Getty Images

Eddie Van Halen avrebbe minacciato Fred Durst con una pistola. È quanto si legge in un libro fotografico di Andrew Bennett dedicato al chitarrista Eruption in the Canyon: 212 Days & Nights With the Genius of Eddie Van Halen. L’episodio sarebbe accaduto a Beverly Hills nel 2001.

Ecco come lo racconta Bennett. Wes Boreland lascia i Limp Bizkit e un discografico suggerisce a Fred Durst di provare a ingaggiare Eddie Van Halen, che il cantante ha conosciuto a una festa. L’ipotesi che il chitarrista entri a far parte dei Limp Bizkit è altamente improbabile, ma viene comunque organizzata una session.

La prova si tiene in una villa a Beverly Hills. Quando qualcuno inizia a fumare erba, Eddie Van Halen s’indispettisce e lascia la casa di gran fretta, senza nemmeno prendere chitarre, amplificatori e attrezzature.

Il giorno dopo, il chitarrista cerca di mettersi in contratto con Durst senza successo. Ci riprova per 24 ore e non riuscendoci torna nella casa di Beverly Hills armato questa volta non di chitarre, ma di una pistola.

Bennett lo descrive come una specie di Rambo infuriato. Arriva a bordo di un veicolo militare comprato a un’asta. Ha il petto nudo e indossa stivaletti da combattimento tenuti assieme dal nastro adesivo, jeans con una corda al posto della cintura. I capelli sono raccolti in uno chignon da samurai.

La scena si svolge di fronte all’ingresso principale della residenza affacciata sulla strada dove Van Halen ha parcheggiato il mezzo. «Lo stronzo ha aperto la porta», ricorda Van Halen citato da Bennett. «Ho puntato la pistola a quel cappellino rosso del cazzo e gli ho chiesto: dov’è la mia roba, figlio di troia? Si è girato verso uno suoi aiutanti e ha urlato di portarmi le mie cose».

Il racconto è credibile? Per ora né Eddie Van Halen, né Fred Durst hanno commentato. Va ricordato che, in qualità di regista, Bennett ha collaborato con Van Halen attorno al 2006-2007 raccogliendo immagini e aneddoti per un documentario che poi non è stato prodotto. La cosa ha creato attrito fra le parti. Il gruppo non era soddisfatto del risultato e due anni fa la disputa è finita in tribunale. Il regista affermava di non essere stato pagato e minacciava di pubblicare comunque il materiale girato, i musicisti sostenevano di avere raggiunto un accordo nel 2015 e che i diritti delle immagini erano tornati nelle loro mani. Il 6 febbraio 2020 un giudice distrettuale ha dato ragione a Van Halen e ha accolto la sua richiesta per l’assunzione di un provvedimento ingiuntivo permanente nei confronti di Bennett.

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