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Compie 50 anni la diva spagnola più internazionale di sempre. Dal “suo” Pedro all’Oscar con Woody Allen, passando per tanto cinema italiano e l’ultimo ruolo con Michael Mann, un “best of" per festeggiarla
Uno scambio sul lessico utilizzato delle forze politiche per il 25 aprile, sulla musica scelta alle manifestazioni (va molto Ghali, per nulla Baby Gang) e i tafferugli in Piazza Duomo («hanno getto benzina sul fuoco, ma il fuoco c'era già»)
Sono 280 i musicisti coinvolti in questo appello per rendere legge il Fans First Act, un provvedimento per la trasparenza dei costi della vendita dei ticket: «Il sistema è guasto: i rivenditori non autorizzati non dovrebbero guadagnare più degli artisti»
L'ex direttore dell'edizione italiana della Guida Michelin: per avvicinare i giovani al mestiere bisogna farli sognare. Gli chef che si tirano fuori dal gioco delle stelle? «Grazie alla Rossa, migliaia di persone possono finire in un ristorante. La Guida in cambio non chiede nulla, nemmeno i ringraziamenti»
Il nuovo lavoro contiene 4 canzoni, tutte scritte e prodotte da Linda Perry con il contributo alla chitarra di Nick Valensi degli Strokes. L'EP è stato seguito dal video di 'Gonna Need Someone'
'Taylor Made Freestyle' conteneva due strofe di Tupac Shakur e Snoop Dogg generate con l'IA. I rappresentanti di Tupac ne avevan chiesto la cancellazione: «Viola i diritti legali, è un abuso del patrimonio»
Il “ragazzo del Jersey” racconta i primi quarant’anni di carriera suoi e della sua band nella miniserie ‘Thank You, Goodnight: The Bon Jovi Story’, su Disney+. E a noi svela come sta dopo l’intervento alle corde vocali, il suo amore per il cinema e il nuovo disco in arrivo
Per molti è il volto di una certa commedia all'italiana, ma Pozzetto è stato soprattutto l’anima della movimentata Milano degli anni ’60 e '70, quella di Giorgio Gaber («voleva farmi migliorare alla chitarra, gli dissi “lascia perdere, la smetto di romperti le balle"»), Piero Manzoni («lo aiutammo con le sue 'Linee'»), Dario Fo («era speciale») e naturalmente di Enzo Jannacci («vide qualcosa in noi, diventò il nostro faro»). Con l’amico di sempre Cochi ha dato vita al cabaret meneghino, scrivendo strepitose e surreali canzoni musicate da Jannacci. E poi la Rai e il successo nazionalpopolare al cinema. Dopo un Nastro d’argento per un film di Pupi Avati si è ritirato dalle scene e ora ha raccolto la sua storia – e di quella Milano – in un’autobiografia. La nostra intervista
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