X Factor 2025, le pagelle del secondo Live: comunque bello ‘Tale e Quale Show’ | Rolling Stone Italia
Unconditionally

X Factor 2025, le pagelle del secondo Live: comunque bello ‘Tale e Quale Show’

Anche quando nessuno sbaglia, qualcosa non torna: giudici che si autocelebrano, concorrenti che sembrano usciti dal programma di Carlo Conti e un talento vero ogni tanto che salva la baracca. Eliminata Amanda al Tilt

X Factor 2025, le pagelle del secondo Live: comunque bello ‘Tale e Quale Show’

Emma a X Factor 2025

Foto: Virginia Bettoja

Diffidate dalle imitazioni, ma a X Factor inseguitele perché è l’unico modo per farsi notare. Capisci che questa è un’edizione minore – anche se, forse, vedi Delia, non la peggiore – dal fatto che ti annoi anche nel live in cui quasi nessuno sbaglia e che Achille Lauro senta il bisogno di ripetere ossessivamente che grandi talenti ci siano a cantare all’Allianz Clud. Ormai lo sogniamo versione Renato Zero aprire il terzo live cantando W Sky, quanti geni lavorano solo per noi! Potremmo chiamare questa stagione del talent “Attenti a quelle due” tanto è scontato chi occuperà le prime due posizioni di queste pagelle tra i concorrenti ogni settimana. Ma va bene così, facciamoci del male. So che finirò per sentire la mancanza di Rkomi. Lo sento.

Rob

VOTO
10

Foto: Virginia Bettoja

Ma che fenomeno è? Un’identità rock senza compromessi, ma questo gli permette comunque di farsi amare dal pubblico un po’ bue dell’Allianz Cloud, dai giudici, da chi guarda in tv e dai critici più esigenti. In questa Ti sento, pezzo difficilissimo, virato al rock conferma una voce che non solo è potentissima ma ha un nitore nel timbro anche quando tira al limite la sua canna “strepitosa”, come dice Jake. Brava Paola (versione Katy Perry mi perseguiterà tutta la settimana, bella la versione Tale e Quale della Iezzi di questa edizione, almeno nel look) che sembra averla capita bene e sa valorizzarla.
Di sicuro questa Antonella Ruggiero se la porterà dietro parecchio nel repertorio.

Delia Buglisi

VOTO
9

Foto: Virginia Bettoja

Il motivo per cui non prende 10 è forse il look. Quell’Anna Magnani agghindata tipo Cher va bene per Carlo Conti, non per X Factor. Sembra quasi che nel talent sia un oggetto talmente tanto non indentificato che vogliano in qualche modo ghettizzarla esteticamente con uno stile al limite del pagliaccesco. Ma per il resto cosa vuoi dirle? Sto cantando da ore, con le lacrime agli occhi, “è questo il cuore di un siciliano morto per la libertà” pensando a Borsellino, Falcone, Pippo Fava. Ogni volta comincia e penso “è troppo carica, questa volta si fa male”. Ogni volta mi porta via con sé, in questo mondo così locale ma così, allo stesso tempo, totale. Come se i Rage Against the Machine cantassero i 99 Posse. Delia, mannaggia a te. Vincilo ‘sto X Factor, e facciamola ‘sta rivoluzione.

Tomasi

VOTO
8,5

Brunori Sas, che a naso non sembrava roba per lui, alla fine invece lo indossa alla grande. Persino quella cadenza nasale si adatta e sembra scandire meglio le parole (però comunque non “contraddicete” Gabbani e se sbaglierà lo “corrigerete”). E poi Kurt Cobain, anche solo a cantarlo tramite il mitico Brunori, è già più moderno di Cocciante. Quindi per punizione alla prossima gli toccherà Modugno. Bravo ragazzo.

Vincenzo Viscardi

VOTO
8

Foto: Virginia Bettoja

Intanto scusami, Don Vincenzo. Ti ho chiamato Valerio la volta scorsa, i fan di Un posto al sole sapranno capirmi, gli altri continuino a insultarmi, è meritato. Otto, perché finalmente vediamo un cantante vero e non solo la caricatura, pur talentuosa, di un performer, di un pop burlesque al maschile che nascondeva le sue capacità. Uno dei pochi casi di stasera in cui non servivano svolazzi o arrangiamenti rivoluzionari, ma dimostrare di saperla fare bene. E ci è riuscito alla grande. Bravo, però rimettetegli la coppolella vi prego. Lo dico per il parrucchiere.

Erocaddeo

VOTO
7,5

No, non sono impazzito. E neanche ho ceduto alle minacce social dei suoi agguerritissimi ammiratori. Ma se chiudi Sere nere di sua maestà Tiziano Ferro senza una sbavatura e anzi, con autorevolezza, neanche il prof più severo può far finta di niente. Non inizia benissimo, fa il suo solito birubiru sulla parte iniziale, si piace troppo, ma poi il pezzo lo prende per mano e lui sicuro e a testa alta lo doma, lo cavalca, si dimentica di ammiccare vocalmente (e non solo) al pubblico e a se stesso e pensa solo a cantare. E gli ultimi trenta secondi sono da standing ovation. Ti tengo d’occhio, Damià.

Layana

VOTO
7

Foto: Virginia Bettoja

Ok, non possiamo, se proprio siamo obbligati a mettere un voto, non valutare il coefficiente di difficoltà. E se Achille Lauro ti impone prima Mia Martini e ora i CCCP con Amandoti, che peraltro ha dato vita a cover notevolissime (Gianna Nannini, Manuel Agnelli con i Mäneskin), tu devi valutarlo. E se il tuffo è difficile, e l’entrata in acqua è pulita e il movimento del corpo è armonico, devi dare un bel voto. Anche se chi lo esegue non fa il fenomeno, anche se non ti sembra un campione e ti dà sempre l’idea di fare bene il compito, per quanto difficile, e nulla più. Paradossalmente abbiamo bisogno di vederla in qualcosa di più facile, di sapere se saprà mai lasciarsi andare o rimarrà nel suo rifugio di “brava, bella e austera”. Forse il sogno è una cover di Fiesta di Paola e Chiara con Mayu. Ma temo sia al limite del sogno erotico.

PierC

VOTO
6,5

Ero quasi tentato dall’insufficienza. Però poi fai Bruno Mars e rimane in piedi e che devi dirgli? Quel talento canoro lo salva sempre, quella vocalità (pure qua Tale e Quale talent edition) ti fa dire “però è bravo”. Ma questa canzone non è roba sua e soprattutto la messa in scena sembra quella di Gabriele Cirilli che fa Freddie Mercury (ditemi che non l’ha mai fatto, vi prego). Il saltello, vedrete, lo imiteranno a Mai dire domenica. Il sorriso mentre fa l’acuto sarà un meme. Però, se pure quando va male, si salva, è segno che è un fenomeno.

Michelle

VOTO
6

Gli Imagine Dragons per chi ha quel tipo di progetto musicale non era proprio la tazza di tè adatta. E finire, così, per giocare su una vocalità che prova a far l’occhiolino a un certo conformismo (soprattutto da talent) sembra fatto per rassicurare tutti che anche lei può essere “normale” e per nasconderla al “televoto” (se la facciamo cantare come le soliste più o meno pop, continueranno a non votare quella che sembra meno simpatica). Lei, però, è tra quelle voci femminili che hanno un’identità chiara, a volte a rischio (se la fai male, elettronica e autotune, quando c’è, possono massacrarti), non rischi di finire nel gruppone. Meritava 7, ma la pronuncia inglese celentanesca le toglie un voto.

Amanda

VOTO
6

Foto: Virginia Bettoja

Non era la peggiore della serata, ma paga inevitabilmente la mancanza di carisma e l’incapacità di togliersi quel broncio da vittima sacrificale, uscendo al Tilt con Michelle. In più il suo cavallo di battaglia è tra i più mosci della storia. Deve trovare un’identità, perché quello che faceva lei (il bel canto, educato e formalmente ineccepibile) c’è chi lo fa meglio in questa edizione di X Factor. Spettinati Amanda, che serve sempre. Divertiti tanto tu per prima, ragazza.

Tellynonpiangere e Mayu

VOTO
5

Tananai per lui e Unconditionally di Katy Perry (e visto il look della sua giudice come poteva essere altrimenti?). E le fanno pure bene, per carità, ma detto tra noi ci stupiscono? No, fanno esattamente ciò che ci aspettiamo da loro, come tanti, come troppi. Lui sembra pure fuori tempo rispetto a un indie, un it pop che in Italia sembra essere morto da tempo, forse da quando ha avuto quel paio di anni di successi (e non aiuta il sembrare un personaggio di Tim Burton, se percorri un genere già sepolto). Nel caso di lei, a volte finisci per chiederti se lei, Amanda e Layana non siano la stessa persona, ma qui il problema è anche di giudici e selezionatori che sulle soliste donne hanno poca fantasia. Delia insegna: facciamolo strano.

Emma Marrone

VOTO
4

Foto: Virginia Bettoja

Mettiamola così, se fosse stata una concorrente l’avrei mandata al ballottaggio. E l’avrei salvata per Brutta storia, mica per Apnea. Non mi sei arrivata Emma, soprattutto per le faccette durante le due performance.

Cosa non si fa per non fare eliminare i propri ragazzi

VOTO
3

Foto: Virginia Bettoja

Tra le regole di X Factor, si dovrebbero inserire quelle che impediscono i colpi bassi. Parte Gabbani, che alla fine di una performance media e poco entusiasmante di Tellynonpiangere tira fuori l’asso, cantandogli Tanti auguri a te. Vuoi eliminare quel faccino d’angelo depresso il giorno del suo compleanno? Neanche io ci riuscirei. Ma è Paola, la vera maestra, quando (inutilmente, Viscardi era stato ottimo) ci propone la captatio benevolentiae della gavetta strappalacrime. “Tu sei uno che fa il cameriere la notte”. Forse voleva giustificare il vestito di scena di lui.

Achille Lauro

VOTO
2

Per Tale e quale, decide, come dice Paola Iezzi, di diventare Aristotele Onassis. Ormai più trasformista che cantante, vuole convincerci che questo X Factor è tutto Fragole e champagne. A ogni seconda esibizione ci dice “ma che edizione è, è proprio un’edizione bellissima” come quelli che ti mostrano le diapositive delle vacanze (sì, ho ancora un immaginario anni ’80, Vostro Onore) mentre tu ti addormenti e lui ti dice quanto si sono divertiti e nel frattempo moglie e figli tentano il suicidio dopo aver tentato di ammazzarlo per tutta l’estate. Ah, ragazzo: se dici ancora una volta “progetti a fuoco” mi do fuoco io. Intanto, però, ti diamo il premio Emma Marrone per l’espressione idiomatica più irritante di questa edizione. P.S.: brutta brutta la sceneggiata che porta al Tilt. E a memoria non è neanche la prima volta che la fa. Brutta quasi quanto rimarcare la sua origine di periferia (amico, io c’ero a Val Melaina ed ero un tuo fan, ma sei pure figlio di un magistrato, dai).

Le battute di Francesco Gabbani

VOTO
1

Quando dice “il pezzo deep deep-ende da come lo fai” mi muore qualcosa dentro. Pur essendo il giudice più preparato, lo ricorderemo come la parodia di Gino Bramieri (chi è? caro lettore che mi hai dato del 75enne, pensa lo conosco pur avendone 47). Dà buone assegnazioni, fa crescere i suoi ragazzi (tanto da salvare pure il più debole della sua squadra), sa cosa dice. Ma in tv ci sta maluccio: è tutto “ti do un suggerimento”, l’unica volta che si arrabbia si mette in piedi e sembra un prof isterico e quando parla, dice spesso la cosa giusta nel modo sbagliato. Ma va bene tutto, basta che la smetta con questi giochi di parole da reato penale.

Altre notizie su:  x factor 2025 X-Factor