Piero Pelù ha pubblicato un nuovo brano intitolato SOS, un pezzo nato di getto e registrato in dieci ore, che l’artista ha deciso di mettere gratuitamente a disposizione sul proprio sito ufficiale. La canzone è dedicata al popolo palestinese e alla Global Sumud Flotilla. Nel testo Pelù canta: “Ora basta! Quando i bambini non mangiano, non giocano, non ridono, questa è la fine dell’umanità. La pace è l’unica vittoria sempre”.
Il rocker fiorentino ha spiegato che SOS parla della necessità di restare uniti contro l’odio e la violenza. Pelù ha deciso inoltre di distribuire il brano in modo indipendente, senza coinvolgere le piattofarme streaming, soprattutto dopo le prese di posizione del cantautore contro Spotify, accusata dall’artista di avere legami con “armi e propagande di dittatori”.
L’uscita arriva mentre in Italia cresce la mobilitazione per la causa palestinese. A Roma decine di migliaia di persone hanno sfilato da Porta San Paolo a San Giovanni con lo slogan “Stop al genocidio, Palestina libera”, mentre cortei per supportare Gaza hanno attraversato diverse città italiane.
Per Pelù non è la prima volta che la musica diventa impegno politico. Nel 1999, insieme a Ligabue e Jovanotti, pubblicò Il mio nome è mai più, brano-manifesto contro la guerra nei Balcani i cui ricavi furono destinati a Emergency.













