I Kneecap hanno vinto, il caso giudiziario di Mo Chara è chiuso | Rolling Stone Italia
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I Kneecap hanno vinto, il caso giudiziario di Mo Chara è chiuso

«Liam Óg è un uomo libero», scrive il manager. La soddisfazione della premier nordirlandese: «Le accuse erano parte di un tentativo calcolato di mettere a tacere chi denuncia il genocidio israeliano a Gaza»

I Kneecap hanno vinto, il caso giudiziario di Mo Chara è chiuso

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Foto press

Il caso giudiziario di Mo Chara dei Kneecap si può dire chiuso. Lo riporta la BBC. L’accusa di terrorismo è caduta a causa di un tecnicismo: è stato commesso un errore nel modo in cui è stata formulata l’accusa nei suoi confronti.

Liam Óg Ó hAnnaidh era stato incriminato per avere esposto in concerto a Londra nel novembre 2024 una bandiera di Hezbollah, organizzazione fuori legge nel Regno Unito. L’accusa, ha detto oggi il giudice Paul Goldspring, era «illegale» e quindi va considerata nulla. La dichiarazione è stata accompagnata da un applauso.

«Il processo» scrive Mo Chara su Instagram «non ha mai riguardato me, né la minaccia alla sicurezza pubblica, né il “terrorismo”, termine utilizzato dal vostro governo per screditare le persone che opprimete. Ha sempre riguardato Gaza».

«Abbiamo vinto», ha scritto sui social il manager del gruppo Daniel Lambert. «Liam Óg è un uomo libero. Abbiamo detto che li avremmo combattuti e che avremmo vinto. E così è stato (due volte). I Kneecap non ha MAI avuto ricevuto accuse o condanne in NESSUN Paese. La polizia politica ha fallito. I Kneecap sono dalla parte giusta della storia. La Gran Bretagna no».

Michelle O’Neill, primo ministro dell’Irlanda del Nord, si è detta soddisfatta su X del fatto che «tutte le accuse sono state ritirate» e ha aggiunto che tali accuse «erano parte di un tentativo calcolato di mettere a tacere chi si ribella e denuncia il genocidio israeliano a Gaza».

 

 
 
 
 
 
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