C’è un altro testimone delle presunte violenze di Justin Baldoni: «Ho subito abusi verbali» | Rolling Stone Italia
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C’è un altro testimone delle presunte violenze di Justin Baldoni: «Ho subito abusi verbali»

Una persona rimasta anonima ha aggiunto le sue dichiarazioni a quelle di Blake Lively, accusando il regista di 'It Ends With Us': «Ho avuto ripetute interazioni negative con lui e con i suoi collaboratori»

(da USA) Justin Baldoni Blake Lively

Justin Baldoni e Blake Lively

Foto: Bryan Bedder/Getty Images/Vital Voice Global Partnership; Taylor Hill/Filmmagic/Getty

In un nuovo capitolo del feud tra Blake Lively e Justin Baldoni, gli avvocati dell’attrice hanno rivelato l’esistenza di un nuovo testimone che sostiene che Baldoni commettesse «abusi verbali» e che sarebbe stato bandito anche dal set di un altro progetto, dopo che una situazione simile si era verificata su quello di It Ends With Us, dove lui e Lively erano co-star.

«Questa persona aveva inoltre delle preoccupazioni riguardo al signor Baldoni, che riteneva verbalmente offensivo, circostanza che ha portato a non permettergli l’accesso al set di quell’altro progetto né di essere coinvolto nella sua promozione o nel marketing», hanno scritto gli avvocati di Lively in un nuovo documento depositato in tribunale e ottenuto da Rolling Stone US. Gli avvocati non hanno identificato l’altro accusatore (o l’altra accusatrice) né il progetto in questione, ma hanno allegato una dichiarazione fortemente censurata della persona.

«Ho avuto ripetute interazioni negative con il signor Baldoni e con i suoi collaboratori, inclusi abusi verbali da parte sua», si legge nella dichiarazione firmata la scorsa settimana e depositata lunedì. La persona sostiene che fu richiesto «che al signor Baldoni non fosse consentito stare sul set durante la maggior parte della produzione a causa di quelle esperienze».

La nuova dichiarazione sembra corroborare le accuse di molestie che Blake Lively ha ancora aperte contro Baldoni. L’attrice lo aveva già citato in giudizio insieme alla sua casa di produzione Wayfarer Studios, sostenendo di aver subito «molestie sessuali inquietanti» durante la produzione di It Ends With Us e, in seguito, di essere stata vittima di una feroce campagna diffamatoria orchestrata per «metterla a tacere». Il processo relativo alle accuse della Lively è fissato per marzo presso il tribunale federale di Manhattan (la controquerela per diffamazione intentata da Baldoni contro l’attrice è stata respinta a giugno).

Una fonte ha detto a Rolling Stone US che l’autrice della nuova dichiarazione probabilmente testimonierà al processo.

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