Gentiloni ascoltava "London Calling" (prima della Brexit?) | Rolling Stone Italia
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Gentiloni ascoltava “London Calling” (prima della Brexit?)

Paolo Gentiloni era punk? Oggi il premier era a Londra per incontrare Theresa May, primo ministro britannico. Oltre a discutere di vari temi, tra cui quello dell’immigrazione, Gentiloni ne ha approfittato per parlare agli studenti della LSE dei suoi gusti musicali

Gentiloni ascoltava “London Calling” (prima della Brexit?)

Nel corso della conferenza stampa congiunta con il suo corrispettivo britannico Theresa May, il primo ministro italiano ha ammonito l’Europa per le sue politiche sulla crisi migratoria degli ultimi anni.«Dal punto di vista dell’Italia, possiamo addossare la colpa a Bruxelles per due o tre cose molto importanti, che dovremmo cambiare. Per esempio, le politiche sull’immigrazione. Non c’è mai stata una politica dell’immigrazione fino all’aprile 2015. Il nostro presidente del Consiglio Renzi ha invocato un vertice europeo dopo un naufragio sulla costa libica. Solo da quel vertice nacque l’agenda europea sull’immigrazione». 

Ha inoltre aggiunto un messaggio di distensione a proposito della Brexit: «Sappiamo che non sarà un negoziato semplice. Sappiamo che dovremo affrontarlo in modo amichevole e costruttivo. Non abbiamo nessun interesse a un negoziato distruttivo tra UE e Regno Unito». Nel corso della conferenza, infatti, la May ha ringraziato il premier «Per i colloqui costruttivi» aggiungendo «Abbiamo gettato le basi per continuare i forti rapporti tra i nostri Paesi» che proseguiranno «insieme per l’agenda del G7, in Consiglio di sicurezza dell’Onu e per un nuovo partenariato con l’UE».

E voi pensate che la notizia più interessante abbia a che fare col fatto che, molto probabilmente, Putin non sarà presente al G7 di Taormina? Sbagliato. Il pomeriggio londinese è stato anche l’occasione per un intervento alla London School of Economics, in cui il premier ha parlato di musica: «Da ragazzo amavo moltissimo il rock inglese. Uno dei gruppi che mi piacevano di più erano i Clash e una delle loro canzoni che mi piaceva di più era London Calling. Ma oggi anche Parigi chiama, anche Roma, anche Berlino».

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