The Last Shadow Puppets — Everything You’ve Come to Expect | Rolling Stone Italia
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The Last Shadow Puppets — Everything You’ve Come to Expect

Leggi la recensione dei The Last Shadow Puppets su RollingStone.it

L’etichetta di supergruppo stona un po’ se applicata ai The Last Shadow Puppets. Oddio, tecnicamente calza, perché ognuno dei membri milita già in formazioni più o meno famose: Alex Turner negli Arctic Monkeys, Miles Kane nei Rascals, James Ford nei Simian Mobile Disco e Zach Dawes nei Mini Mansions. Ma per come sono nati, i TLSP suonano più come una valvola di sfogo per vecchi amici, piuttosto che un “supergruppo”. Otto lunghi anni dal primo The Age of Understatement non hanno scalfito né la vena romantica di Turner e Kane, che rimangono gli stessi ragazzacci a metà fra il crooner e il cazzaro, né gli svolazzanti tappetoni di archi firmati da Owen Pallett (quello delle musiche di Final Fantasy) che fanno tanto anni ’60. Il tempo però scorre uguale per tutti ed Everything You’ve Come to Expect, più soul del precedente, non fa eccezione. Come disco non farà la storia, ma è sicuro che, se suonato a basso volume mentre sei in compagnia della tua lei, ti regalerà dei gran bei momenti.

Questo articolo è pubblicato su Rolling Stone di aprile. Puoi leggere l'edizione digitale della rivista, basta cliccare sulle icone che trovi qui sotto.
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L’etichetta di supergruppo stona un po’ se applicata ai The Last Shadow Puppets. Oddio, tecnicamente calza, perché ognuno dei membri milita già in formazioni più o meno famose: Alex Turner negli Arctic Monkeys, Miles Kane nei Rascals, James Ford nei Simian Mobile Disco e Zach Dawes nei Mini Mansions. Ma per come sono nati, i TLSP suonano più come una valvola di sfogo per vecchi amici, piuttosto che un “supergruppo”. Otto lunghi anni dal primo The Age of Understatement non hanno scalfito né la vena romantica di Turner e Kane, che rimangono gli stessi ragazzacci a metà fra il crooner e il cazzaro, né gli svolazzanti tappetoni di archi firmati da Owen Pallett (quello delle musiche di Final Fantasy) che fanno tanto anni ’60. Il tempo però scorre uguale per tutti ed Everything You’ve Come to Expect, più soul del precedente, non fa eccezione. Come disco non farà la storia, ma è sicuro che, se suonato a basso volume mentre sei in compagnia della tua lei, ti regalerà dei gran bei momenti.

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