"The Electric Warlock Acid Witch Satanic Orgy Celebration Dispenser", il nuovo e discreto disco di Rob Zombie | Rolling Stone Italia
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Rob Zombie – The Electric Warlock Acid Witch Satanic Orgy Celebration Dispenser

Leggi la nostra recensione del disco di Rob Zombie su Rollingstone.it

Neanche una volta, oltre questa, riporterò il titolo del nuovo album di Rob Zombie, The Electric Warlock Acid Witch Satanic Orgy Celebration Dispenser: mi brucerei lo spazio in cui dovrei invece raccontarvi perché è uno dei dischi di rock&roll più divertenti degli ultimi anni. I motivi sono da ricercarsi nell’impiego di una vastissima paletta di riferimenti musicali - su Satanic Cyanide! The Killer Rocks On! ho sentito un’eco del giro di Boys and Girls dei Blur– molti dei quali riconducibili al pop e al rock più adolescenziale a cui si richiama tutto l’album. The Hideous Exhibitions of A Dedicated Gore Whore, ad esempio, è un vero e proprio inno da stadio. Quando andrete a vedere Rob Zombie dal vivo e vi troverete in un sudatissimo club o in un polveroso prato da festival estivo mentre tutti canteranno a squarciagola il ritornello “that girl is a gore whore”, saprete di aver fatto bene a darmi retta. Zombie infatti tradisce il suo amore per la vena più bianca del glam rock di Alice Cooper, maestro incontrastato dello shock rock e suo personale idolo, regalandoci una serie di pezzi azzeccati senza mai abbandonare i marchi di fabbrica della sua produzione: la marea di sample tratti da b-movies oscuri di cui l’irsuto rocker è consumatore compulsivo da sempre e il tipico sound di derivazione punk-alterna-metal. Esempio lampante è Medication for the Melancholy, un gran pezzo che fonde un riff di chitarra riconducibile agli Slayer di Reign in Blood a un giro di basso ipnotico che non avrebbe certo sfigurato in un pezzo dei Nomeansno.

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Neanche una volta, oltre questa, riporterò il titolo del nuovo album di Rob Zombie, The Electric Warlock Acid Witch Satanic Orgy Celebration Dispenser: mi brucerei lo spazio in cui dovrei invece raccontarvi perché è uno dei dischi di rock&roll più divertenti degli ultimi anni. I motivi sono da ricercarsi nell’impiego di una vastissima paletta di riferimenti musicali – su Satanic Cyanide! The Killer Rocks On! ho sentito un’eco del giro di Boys and Girls dei Blur– molti dei quali riconducibili al pop e al rock più adolescenziale a cui
si richiama tutto l’album. The Hideous Exhibitions of A Dedicated Gore Whore, ad esempio, è un vero e proprio inno da stadio. Quando andrete a vedere Rob Zombie dal vivo e vi troverete in un sudatissimo club o in un polveroso prato da festival estivo mentre tutti canteranno a squarciagola il ritornello “that girl is a gore whore”, saprete di aver fatto bene a darmi retta. Zombie infatti tradisce il suo amore per la vena più bianca del glam rock di Alice Cooper, maestro incontrastato dello shock rock e suo personale idolo, regalandoci una serie di pezzi azzeccati senza mai abbandonare i marchi di fabbrica della sua produzione: la marea di sample tratti da b-movies oscuri di cui l’irsuto rocker è consumatore compulsivo da sempre e il tipico sound di derivazione punk-alterna-metal. Esempio lampante è Medication for the Melancholy, un gran pezzo che fonde un riff di chitarra riconducibile agli Slayer
di Reign in Blood a un giro di basso ipnotico che non avrebbe certo sfigurato in un pezzo dei Nomeansno.

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