James Gunn - Guardiani della Galassia | Rolling Stone Italia
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James Gunn – Guardiani della Galassia

Forse non avete mai sentito parlare dei Guardiani della Galassia, la licenza di fumetti della Marvel che appassisce nell’ombra mentre Spider-Man, X-Men e gli Avengers si beccano tutta la gloria. Forse pensate che un filmone blockbuster su icone “voglio-ma-non-posso” della Marvel non meriti il vostro tempo. Fatevela passare, perché i Guardiani della Galassia riesce in […]

Forse non avete mai sentito parlare dei Guardiani della Galassia, la licenza di fumetti della Marvel che appassisce nell’ombra mentre Spider-Man, X-Men e gli Avengers si beccano tutta la gloria. Forse pensate che un filmone blockbuster su icone “voglio-ma-non-posso” della Marvel non meriti il vostro tempo.Fatevela passare, perché i Guardiani della Galassia riesce in una missione impossibile. Con l’aiuto di effetti speciali e di una fortuna sfacciata, il film ribalta i cliché delle pellicole tratte dai fumetti e vi colpisce con un’esplosione di puro divertimento. È spudoratamente scemo, ragione in più per amarlo.Un’altra ragione è il cast, disposto a tutto. Chris Pratt è assolutamente perfetto nel ruolo di Peter Quill, che ama definirsi Star Lord, soprattutto perché non lo fa nessun altro. Dall’età di 9 anni, Peter fa il cacciatore di taglie in giro per il cosmo al servizio del corrotto Yondu (Michael Rooker) dalla pelle blu.Se siete fan di Pratt e dei suoi ruoli nei panni del paffuto Andy Dwyer nella serie TV Parks and Recreation o come voce di Emmet in The Lego Movie o nei ruoli di secondo piano in film intelligenti quali Moneyball e Zero Dark Thirty, allora non vorrete perdervi la sua parte in questo film. Sia quando si esibisce in pessime mosse funky al ritmo delle vecchie canzoni anni ’70 suonate sul registratore della defunta madre (esagera di brutto su O-o-h Child) o quando sfoggia i suoi numeri da guerriero dello spazio, Pratt azzecca ogni angolatura del ruolo – commedia, dramma, azione e fascino da stallone con addominali scolpiti. Volete vedere Pratt diventare una star cinematografica con tutti i crismi? Bene, succede proprio in questo film.Grandi elogi vanno al regista James Gunn, la forza creativa dietro due film, Slither e Super, visti da pochi ma molto ammirati, per aver reso epico il suo primo film epico. La scoppiettante sceneggiatura, cofirmata da Gunn insieme a Nicole Perlman, mette alla prova il coraggio di Peter ponendolo davanti a un’impresa impossibile: incassare bei soldoni e, ah sì, salvare la galassia rubando una misteriosa sfera, a sua volta rubata dal malvagio Ronan (Lee Pace), che vuole usare il potere oltre il nucleare della sfera per... Beh, per i soliti motivi.Ovviamente, Peter ha bisogno di aiuto, che trova in quattro, seppur riluttanti, sfigati disadattati, piuttosto simili a lui. I Guardiani della Galassia è pieno zeppo di personaggi e situazioni che talvolta si trasformano nel caos. Eppure, quest’orfano dell’universo Marvel possiede un’energia vincente e un disinvolto incanto che i suoi eccessivi fratelli maggiori, pompati dal budget, dovrebbero invidiargli. Persino un eventuale sequel non crea apprensione.I Guardiani dovrebbero forse sfidare gli Avengers? Assolutamente, sì.

Forse non avete mai sentito parlare dei Guardiani della Galassia, la licenza di fumetti della Marvel che appassisce nell’ombra mentre Spider-Man, X-Men e gli Avengers si beccano tutta la gloria. Forse pensate che un filmone blockbuster su icone “voglio-ma-non-posso” della Marvel non meriti il vostro tempo.

Fatevela passare, perché i Guardiani della Galassia riesce in una missione impossibile. Con l’aiuto di effetti speciali e di una fortuna sfacciata, il film ribalta i cliché delle pellicole tratte dai fumetti e vi colpisce con un’esplosione di puro divertimento. È spudoratamente scemo, ragione in più per amarlo.

Un’altra ragione è il cast, disposto a tutto. Chris Pratt è assolutamente perfetto nel ruolo di Peter Quill, che ama definirsi Star Lord, soprattutto perché non lo fa nessun altro. Dall’età di 9 anni, Peter fa il cacciatore di taglie in giro per il cosmo al servizio del corrotto Yondu (Michael Rooker) dalla pelle blu.

Se siete fan di Pratt e dei suoi ruoli nei panni del paffuto Andy Dwyer nella serie TV Parks and Recreation o come voce di Emmet in The Lego Movie o nei ruoli di secondo piano in film intelligenti quali Moneyball e Zero Dark Thirty, allora non vorrete perdervi la sua parte in questo film. Sia quando si esibisce in pessime mosse funky al ritmo delle vecchie canzoni anni ’70 suonate sul registratore della defunta madre (esagera di brutto su O-o-h Child) o quando sfoggia i suoi numeri da guerriero dello spazio, Pratt azzecca ogni angolatura del ruolo – commedia, dramma, azione e fascino da stallone con addominali scolpiti. Volete vedere Pratt diventare una star cinematografica con tutti i crismi? Bene, succede proprio in questo film.

Grandi elogi vanno al regista James Gunn, la forza creativa dietro due film, Slither e Super, visti da pochi ma molto ammirati, per aver reso epico il suo primo film epico. La scoppiettante sceneggiatura, cofirmata da Gunn insieme a Nicole Perlman, mette alla prova il coraggio di Peter ponendolo davanti a un’impresa impossibile: incassare bei soldoni e, ah sì, salvare la galassia rubando una misteriosa sfera, a sua volta rubata dal malvagio Ronan (Lee Pace), che vuole usare il potere oltre il nucleare della sfera per… Beh, per i soliti motivi.

Ovviamente, Peter ha bisogno di aiuto, che trova in quattro, seppur riluttanti, sfigati disadattati, piuttosto simili a lui. I Guardiani della Galassia è pieno zeppo di personaggi e situazioni che talvolta si trasformano nel caos. Eppure, quest’orfano dell’universo Marvel possiede un’energia vincente e un disinvolto incanto che i suoi eccessivi fratelli maggiori, pompati dal budget, dovrebbero invidiargli. Persino un eventuale sequel non crea apprensione.

I Guardiani dovrebbero forse sfidare gli Avengers? Assolutamente, sì.