'Ansia e Disagio' di Giancane, la recensione | Rolling Stone Italia
Recensioni

Con ‘Ansia e disagio’ Giancane manda un po’ tutti affanculo

I fan di Giancane saranno felici per i ritornelli azzeccati che rendono i concerti una bolgia. Il disco, però, non ci ha convinto

È tutta colpa del mio pessimo senso dell’umorismo, ma la cosa più azzeccata del nuovo disco di Giancane è il titolo: Ansia e disagio, che è un po’ quello che si prova ad ascoltare le undici tracce che lo compongono. Giancarlo Barbati si pone a metà strada tra la scena romana indie e la sagra di paese, con i giretti di synth, i pezzi country più tradizionali, qualche chitarrone e persino un momento revival dance anni ’90.

Nell’album ci sono tutti gli oggetti classici della narrazione odierna: le Enjoy, le Peroni, YouPorn ecc. filtrati attraverso lo stile di Giancane, che un tempo se la prendeva con i “Vecchi di merda”, e oggi ce l’ha coi bambini, coi “frocetti della Nike”, coi nani, con il revival anni ‘80 e con i “cosplayer ritardati”, mandando un po’ tutti affanculo. Diciamo che non se ne sentiva il bisogno, ma i suoi fan saranno felici per i ritornelli azzeccati che rendono i suoi concerti una bolgia. Da segnalare la collaborazione con Chef Rubio che ha prodotto il singolo Limone.

Altre notizie su:  giancane