Andrew Stanton, Angus MacLane – Alla ricerca di Dory | Rolling Stone Italia
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Andrew Stanton, Angus MacLane – Alla ricerca di Dory

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Alla ricerca di Nemo, il film 2003 della Pixar, è diventato immediatamente un classico. Con questo sequel, Alla ricerca di Dory, Andrew Stanton e il coregista Angus MacLane cercano di toccare le stesse corde. Stanton facilita il compito riportando sullo schermo Nemo (Hayden Rolence, in Italia doppiato da Giulio Bartolomei, ndr) e il suo papà Marlin (un ansioso e divertente Albert Brooks/Luca Zingaretti, ndr). Ma questa volta la protagonista è la compagna di viaggio di Marlin, Dory, il pesce chirurgo interpretato da Ellen DeGeneres (Carla Signoris, ndr).È un’adorabile smemorata. E come Nemo, anche lei è una bambina sperduta, il che dà un tocco genuino a tutto il processo. Dory si perde. A causa della sua famosa mancanza di memoria a breve temine, non sa come trovare i suoi genitori (Diane Keaton e Eugene Levy/Melina Martello e Carlo Valli, ndr). La disabilità è un soggetto difficile da trattare in un film per famiglie, ma Alla ricerca di Dory lo affronta in maniera coraggiosa. All’istituto marino in cui è nata, Dory viene aiutata dallo squalo balena Destiny (Kaitlin Olson/Francesca Manicone, ndr) e dal beluga Bailey (Ty Burrell/Ambrogio Colombo, ndr).Ma Dory, che non si ricorda le cose, deve tornare nel mare aperto. E ora, Nemo e Marlin non riescono a trovarla. Dory deve fare affidamento sulla gentilezza degli estranei, e diventa amica di Hank (Ed O’Neill, divertente e toccante, in Italia Paolo Buglioni, ndr), un polpo acrobata e mutaforma che riesce persino a mimetizzarsi in una pianta. Hank ha i suoi problemi con l’emotività, a partire dal fatto che gli manca un tentacolo – ne ha sette invece di otto; è tenuto in cattività, odia essere toccato e sogna la libertà. Stanton non si distacca dalla paura e dalla solitudine, sentimenti al centro del film (la scena in cui un ragazzino afferra a mani nude un pesce in una pozza sembra uscita da una storia di Stephen King).Se Alla ricerca di Dory non ha il brivido della novità del primo capolavoro, è comunque pieno di humor, cuore e miracoli dell’animazione. Durante i titoli di coda Sia canta Unforgettable. E ha proprio ragione.

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Alla ricerca di Nemo, il film 2003 della Pixar, è diventato immediatamente un classico. Con questo sequel, Alla ricerca di Dory, Andrew Stanton e il coregista Angus MacLane cercano di toccare le stesse corde. Stanton facilita il compito riportando sullo schermo Nemo (Hayden Rolence, in Italia doppiato da Giulio Bartolomei, ndr) e il suo papà Marlin (un ansioso e divertente Albert Brooks/Luca Zingaretti, ndr). Ma questa volta la protagonista è la compagna di viaggio di Marlin, Dory, il pesce chirurgo interpretato da Ellen DeGeneres (Carla Signoris, ndr).

È un’adorabile smemorata. E come Nemo, anche lei è una bambina sperduta, il che dà un tocco genuino a tutto il processo. Dory si perde. A causa della sua famosa mancanza di memoria a breve temine, non sa come trovare i suoi genitori (Diane Keaton e Eugene Levy/Melina Martello e Carlo Valli, ndr). La disabilità è un soggetto difficile da trattare in un film per famiglie, ma Alla ricerca di Dory lo affronta in maniera coraggiosa. All’istituto marino in cui è nata, Dory viene aiutata dallo squalo balena Destiny (Kaitlin Olson/Francesca Manicone, ndr) e dal beluga Bailey (Ty Burrell/Ambrogio Colombo, ndr).

Alla Ricerca di Dory - Trailer Ufficiale Italiano | HD

Ma Dory, che non si ricorda le cose, deve tornare nel mare aperto. E ora, Nemo e Marlin non riescono a trovarla. Dory deve fare affidamento sulla gentilezza degli estranei, e diventa amica di Hank (Ed O’Neill, divertente e toccante, in Italia Paolo Buglioni, ndr), un polpo acrobata e mutaforma che riesce persino a mimetizzarsi in una pianta. Hank ha i suoi problemi con l’emotività, a partire dal fatto che gli manca un tentacolo – ne ha sette invece di otto; è tenuto in cattività, odia essere toccato e sogna la libertà. Stanton non si distacca dalla paura e dalla solitudine, sentimenti al centro del film (la scena in cui un ragazzino afferra a mani nude un pesce in una pozza sembra uscita da una storia di Stephen King).

Se Alla ricerca di Dory non ha il brivido della novità del primo capolavoro, è comunque pieno di humor, cuore e miracoli dell’animazione. Durante i titoli di coda Sia canta Unforgettable. E ha proprio ragione.