La Playlist di Vera Spadini, tutti gli uomini del MotoGP | Rolling Stone Italia
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La Playlist di Vera Spadini, tutti gli uomini del MotoGP

Prima per partire per il Qatar, il nuovo volto femminile del motomondiale ci ha raccontato come suona secondo la sua anima rock la nuova stagione. Spoiler: si comincia con Kurt Cobain, ovvio

Vera Spadini, 41 anni - Foto stampa

Vera Spadini, 41 anni - Foto stampa

«Quando ti sfrecciano vicino è come essere a un concerto heavy metal: senti la doppia cassa nelle vene e il basso che dà ritmo al cuore. Pura adrenalina sotto forma di emozione. Le moto sono strumenti, il rombo dei motori è musica, soprattutto nella stagione più rock di sempre» ci ha raccontato, a una manciata di ore dalla prima gara in Qatar, il nuovo acquisto di Sky Sport MotoGP.
Abbiamo chiesto a Vera Spadini – che del suo team è sicuramente la più ferrata – di scegliere una canzone per ognuno dei protagonisti della nuova stagione, presentata come “la più rock di sempre” e seguita sui canali social attraverso l’emblematico hashtag #skymotorirock.

«Credo che l’ambiente moto sia di per sé molto rock perché nella MotoGP, come nel rock, si punta ad abbattere le sovrastrutture. Nelle interviste, nelle competizioni e anche nel modo di rispondere che hanno i piloti: sono un po’ meno preconfezionati rispetto agli altri sport. Noi vogliamo portare i telespettatori a seguire la stagione da dentro, a viverla», e la Spadini lo fa in prima persona attraverso i format di approfondimento che conduce. «Il rock’n’roll è prendere e scuotere, ed è esattamente quello che vogliamo fare anche noi con chi ci guarda con tutta la tecnologia e i nuovi mezzi che abbiamo a disposizione. Quest’anno abbiamo intenzione di prenderti e portarti lì a vivere le emozioni con noi. Mi sembra molto rock’n’roll».

La Spadini, anima musicale della squadra capitanata da Guido Meda, ha dedicato a vent’anni dalla sua scomparsa un romanzo a colui che, come canta Neil Young, Dorme con gli angeli. Il suo tributo al fondatore dei Nirvana, Kurt Cobain, è stato scritto mentre militava attivamente in ambito sportivo: Vera, già conduttrice Sky Sport24 e inviata di Milan Channel poi, è passata dal calcio al motomondiale solo quest’anno. Ora conduce Race Anatomy MotoGp ed è la padrona nello studio itinerante di Paddock Live, a partire dalla prima gara in Qatar.
Questa è la sua playlist: a ogni pilota la sua canzone.

“Smell Like Teen Spirits” dei Nirvana (Valentino Rossi)

Partiamo dal veterano Valentino Rossi: alla ricerca del decimo titolo mondiale, è il simbolo di una generazione intera di motociclisti, un anti-divo trasformato in star internazionale dalla passione sincera. Un po’ come Kurt Cobain negli anni Novanta. Per questo la sua canzone é il manifesto dei Nirvana, Smell Like Teen Spirits.

“Ezy Rider” di Jimi Hendrix (Maverick Viñales)

L’altro pilota della Yamaha, Viñales, mi fa pensare a Jimi Hendrix, che a 24 anni (Maverick ne ha 22) suonò per la prima volta a Londra, al Bag O’ Nails Club, e tra il pubblico c’erano mostri come Eric Clapton e Pete Townshend, che rimasero impressionati da quel chitarrista… Così come i big della MotoGP da Viñales, a cui dedico Ezy Rider.

“Go with the flow” dei Queens of the Stone Age (Jorge Lorenzo)

Più difficile la pre-season di Jorge Lorenzo, dopo il cambio di scuderia. Ma il feeling con la moto nuova sta migliorando, lui è un cinque volte campione del mondo e sta in sella a una Ducati: ci aspettiamo che torni il solito Martillo, lasciandosi andare.

“Rearviewmirror” dei Pearl Jam (Andrea Dovizioso)

Dovizioso invece è partito bene, e in molti credono che questa potrebbe essere la sua (meritata) stagione: guarda solo avanti Andrea, senza voltarti indietro. Per lui Rearviewmirror dei Pearl Jam.

“Helter Skelter” dei The Beatles (Marc Márquez)

Il campione in carica Marquez vuole riconfermarsi, e il suo talento puro è paragonabile in note a quello della band per eccellenza, The Beatles. Facce da bravi ragazzi, tutti e cinque (fino a un certo punto per i Fab Four…), ma quando il motore si accende si scatena il caos di Helter Skelter.

“Breakout” dei Foo Fighters (Dani Pedrosa)

Non è il secondo di Marquez, Dani Pedrosa: gentile e sorridente, con la sua abnegazione e professionalità ci travolgerà in un improvviso Breakout alla Foo Fighters.

“Patience” dei Guns’n’Roses (Danilo Petrucci)

Deve avere un po’ di pazienza Danilo Petrucci, per ripartire al meglio dopo una stagione rovinata dagli infortuni: per lui Patience dei Guns’n’Roses.

“A Sky full of stars” dei Coldplay (Andrea Iannone)

Simpatico e brillante, Andrea Iannone ha cambiato moto e look: il suo essere istrionico lo ha portato a una svolta glamour/pop. Come i Coldplay: la sua canzone è A Sky full of stars.

“God Save the Queen” dei Sex Pistols (Cal Crutchlow)

Lo stile di Cal Crutchlow invece è quello british-punk: fuori dagli schemi, divertente, politically uncorrect, può far arrabbiare le autorità ma si fa voler bene dal pubblico (vedi l’utilizzo dell’IPhone). E allora God Save the Queen, con i Sex Pistols.

“Seek and destroy” dei Metallica (Jonas Folger e Johann Zarco)

Concludiamo la playlist con i due rookies di Yamaha Tech 3, Folger e Zarco: giovani e sfrontati, si sono fatti subito strada tra i big del Motomondiale e ci faranno divertire. Running on our way, con la carica di Seek and destroy dei Metallica.