La playlist di Riae Suicide per Tatuami, la convention | Rolling Stone Italia
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La playlist di Riae Suicide per Tatuami, la convention

Da idolo di Myspace a madrina delle tattoo convention. Dieci canzoni per raccontare l’evoluzione di una delle più "vecchie" e più conosciute Suicide Girls italiane a dieci anni dal suo debutto

riae mccarty suicide girls

Viene dallo stessa zona di Salmo ma il suo vero nome non è tanto differente dal suo pseudonimo da suicidegirl grazie alle sue origini irlandesi. Riae McCarty è passata alla Rolling Stone Tower fresca di “split tongue” (una pratica di body modification che comporta la biforcazione della lingua attraverso un’operazione chirurgica) per portarci un po’ di colore e per invitarci alla quinta edizione della Tatuami, il 24 e il 25 giugno a Milano, la tattoo convention della quale lei e altre fatine tatuate saranno madrine e protagoniste.

L’appuntamento con i 200 tattoo artist internazionali, con i contest, le mostre e gli show di Tatuami è al Crownne Plaza Linate in via Adenauer 2 a San Donato Milanese. Tra gli ospiti di questa edizione anche la tatuatrice Sasha Unisex che ha disegnato ispirandosi alle linee del Duomo di Milano i premi per i diversi contest in programma, le statuette sono poi state realizzate da Simone El Rana: artigiano argentiere che da oltre 20anni crea premi per moltissime convention internazionali.

Riae Suicide ci ha raccontato in dieci canzoni la sua storia, a partire dal suo esordio nelle SuicideGirls nel 2007, quando era una sorta di “punkabbestia” in cerca di un internet point in Sardegna per caricare le prime foto spinte senza rendersi conto dei numeri che avrebbe raggiunto oggi, nell’era di Instagram. «Ancora adesso non me ne capacito, ci sono un sacco di ragazze molto più belle di me e che lo fanno fa più tempo. Ho avuto una vera e propria botta di culo» ci racconta.

Il fenomeno web è esploso nel 2001, ancor prima dell’avvento di Myspace nel 2003 ed è arrivato a raggiungere cifre mostruose su Facebook, Snapchat, Instragram e su tutti i Social Network. Riae, una delle più “vecchie” e conosciute SuicideGirls italiane, nei primi duemila ha messo giù le basi per la sua attuale carriera nel mondo dell’alternative modeling e ci ha lasciato un pezzo di cuore. La ragazza copertina dai capelli blu e neri ha scelto dieci canzoni per raccontare l’evoluzione del movimento a dieci anni dal suo esordio. Anche se resta fermamente contraria alle modelle che oggi fanno le dj, per citare Fibra.

1. “Sheena Is A Punkrocker” di Ramones
Iniziamo con un classico, li ho scoperti a 14 anni e da allora li amo. Anche se il mio primo amore musicale sono state le Spice Girls (spoiler) che chiuderanno la mia playlist.

2. “What’s My Age Again?” di Blink 182
Non sono venuta al loro concerto agli I-Days per colpa della body modification alla lingua fresca fresca: la split tongue doveva essere perfetta per la convention. Questa canzone l’ho scelta perché Enema of the State, l’album che la contiene, è il primo disco che abbia mai comprato.

3. “Basket Case” di Green Day
Stessa cosa per i Green Day, purtroppo questa volta me li sono persi. Ho anche pianto.

4. “Sweet Dreams” di Marilyn Manson
Preferisco la cover dell’originale degli Eurythmics, è più rappresentativa della mia generazione ed è molto più sexy.

5. “Through Glass” di Stone Sour
Adoro gli Stone Sour, il side project di Corey Taylor degli Slipknot, che in realtà è il suo primo gruppo. Andrò a sentirli il prossimo dicembre, quando finalmente verranno a suonare in Italia.

6. “Jesus Of Suburbia” di Green Day
Un’altra canzone dei Green Day perché mi piacciono davvero molto, anche se la mia band preferita sono i Ramones. Ma anche perché il protagonista del video era davvero carino.

7. “Salmo” di Faraway
Praticamente è un mio compaesano, ma questa vecchia canzone mi piace particolarmente perché parla di una coppia che non può stare sotto i rifletori insieme.

8. “Song #3” di Stone Sour
Mi piacciono davvero molto i nuovi pezzi degli Stone Sour, non vedo l’ora che esca Hydrograd.

9. “Wanderwall” di Oasis
Avevo anticipato che sarebbe stata una playlist nostalgica.

10. “Wannabe” di Spice Girls
Come dicevo, sono stete il mio primo amore musicale in preadolescenza. Vi confesserò che la mia preferita è Sporty Spice, ovvero Melanie C. Mi piaceva anche Gery, ma odiavo Victoria ed Emma.

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