La vita selvaggia di Keith Richards: 19 storie da ricordare | Rolling Stone Italia
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La vita selvaggia di Keith Richards: 19 storie da ricordare

Tra continui arresti, problemi di droga, eccessi e colpi di fortuna, la vita incredibile del chitarrista degli Stones

La vita selvaggia di Keith Richards: 19 storie da ricordare

Michael Putland/Getty

Keith Richards potrebbe anche essersi ammorbidito con l’età, ma come può confermare chiunque abbia letto la sua biografia, l’iconico chitarrista dei Rolling Stones ha fatto parecchio casino nella sua vita. In onore di Crosseyed Heart – il suo nuovo album da solista, il primo dal 1992, uscito il 18 settembre – diamo uno sguardo indietro ai momenti più bizzarri e selvaggi della carriera di Richards, ormai sotto i riflettori da oltre 50 anni.

Conoscete già tutti il momento in cui Keith sniffò le ceneri di suo padre («A mio padre non sarebbe importato, non gliene fregava di un cazzo», ha detto Richards del fattaccio). Ma che dire di quando è saltato fuori dalla finestra della casa in fiamme di Laurel Canyon con indosso solo una “magliettina”? O di quando è stato sveglio per nove giorni di fila durante la registrazione di Some Girls? Quei racconti e molti altri vi aspettano nella nostra ampia carrellata di momenti “da Keith”.

Oh, Canada! (1977)

Wonderful memories of a wonderful man and musician. Paris 1978.

Una foto pubblicata da Keith Richards (@officialkeef) in data:


Verso la metà degli anni Settanta, Keith Richards era un veterano della droga, ma questa vicenda è davvero l’apice e ha rischiato di far deragliare i Rolling Stones al loro picco. Nel febbraio 1977, i poliziotti canadesi hanno scoperto circa 30 grammi di eroina nella camera di albergo di Richards. Accusato di possesso a fini di spaccio, con la possibilità di passare parecchio tempo in prigione, Richards ha evitato il carcere procurandosi uno speciale permesso per sottoporsi a una cura sperimentale contro la sua dipendenza negli Stati Uniti. Quando iniziò il suo processo, nell’ottobre ’78, «c’erano cinque o seicento persone fuori ogni volta che andavo in tribunale, che cantavano, “Free Keith, free Keith”», ricorda il chitarrista. Con la combinazione di questi fan calorosi, un procedimento senza entusiasmo e un difensore parecchio in forma, Keith venne giudicato colpevole, ma riuscì comunque a non finire in carcere (mentre era fuori su cauzione, ha anche festeggiato con Margherita, la vivace giovane moglie del primo ministro canadese Pierre Trudeau, che girava con la band), La sua condanna è stata un lavoro socialmente utile: suonare a un concerto di beneficenza per i non vedenti, un ringraziamento a Rita, una fan cieca degli Stones che aveva fatto due chiacchiere con il giudice, pregandolo di pronunciarsi a favore di Keith. «Veniva in autostop ai nostri concerti. Era una ragazza assolutamente senza paura», ha scritto Richards nel suo libro di memorie del 2010, Life. «L’amore e la devozione dei fan come Rita è una cosa che ancora mi stupisce».

No Sleep, No Problem (1992)

 

Talk Is Cheap-era #keithrichards – 1988. Photo by Sante D’Orazio Una foto pubblicata da Keith Richards (@officialkeef) in data:

«L’adrenalina è la cosa più incredibile che abbiamo», ha detto Richards a un giornalista nel 1992. In effetti, la sua capacità di andare avanti senza dormire è incredibile. Ha registrato Before They Make Me Run, dall’album Some Girls del 1978, in un’unica tirata di cinque giorni («Quando un ingegnere dormiva sotto la scrivania, ne chiamavo un altro per andare avanti», ha scritto su Life). Il suo record attuale è, in realtà, quasi il doppio: «Nove giorni senza chiudere occhio», dice vantandosene. «Mi sono addormentato in piedi, alla fine… stavo mettendo un’altra cassetta su uno scaffale, e mi sentivo benissimo, tempo di girarmi mi sono addormentato. Sono caduto sbattendo contro il bordo della cassa. Mi sono svegliato in una pozza di sangue chiedendomi se fosse vino rosso».

Gli Acidi, la Polizia e una Barretta di Mars (1967)

Pre-show in Auckland.

Una foto pubblicata da Keith Richards (@officialkeef) in data:


Richards ha acquistato Redlands – una pittoresca tenuta nel Sussex, in Inghilterra – per 20mila sterline nel 1966. Pochi mesi dopo, è diventato il luogo di uno delle più famose operazioni anti-droga negli anni sessanta, quando venti poliziotti sono arrivati nella tenuta in cerca di sostanze illegali. Richards, Jagger e Marianne Faithfull, che erano tutti di ritorno da un viaggio tra gli acidi, sono stati arrestati nell’operazione. «Bussano alla porta, guardo fuori e c’è un esercito di nani», scrive Richards. «Non ero mai stato arrestato prima, ed ero ancora in acido». Nei giorni successivi, è stato rivelato che la polizia aveva avuto una soffiata da un tabloid, che a sua volta aveva avuto una soffiata dal driver di Richards («Non ha mai più camminato nello stesso modo», ricorda Richards). Una voce si diffuse subito dopo, e parlava di come Jagger stesse leccando una barretta di Mars dalla vagina della Faithfull. Nella realtà, invece, Richards aveva aperto la porta molto cortesemente e la Faithfull era impegnata in quella che poi lei stessa definì «una scena di vita domestica». Richards e Jagger vennero arrestati e condannati con pene brevi, che vennero poi ribaltate. «Non ho idea di come la barretta di Mars finì nella storia», ricorda Richards. «Questo dimostra cosa c’è nella testa delle persone».

Ricordi in Polvere (2007)

 

Opening night @rollingstones A Bigger Bang tour – Fenway Park – August 21, 2005 – Photo by @kevinmazur #keithrichards Una foto pubblicata da Keith Richards (@officialkeef) in data:

Cinque anni dopo la scomparsa di Bertrand Richards, il padre di Keith, il chitarrista ha dichiarato di aver un atto creativo che lo ha portato più vicino al caro estinto. «La cosa più strana che ho cercato di sniffare? Mio padre», ha riferito Richards al britannico New Musical Express nel 2007. «È stato cremato e gli ho dato un’aspirata. Non ho saputo resistere». In risposta a chi si è sentito offeso, Richards ha detto: «A mio padre non sarebbe importato, non gliene fregava di un cazzo». Anche se il suo manager ha poi dichiarato che Richards parlava “per scherzo”, Keith ha fornito qualche dettaglio in più. «Appena ho tolto il coperchio dall’urna, è caduta un po’ di cenere sul tavolo. Non potendolo semplicemente spazzare via, ne ho presa un po’ con il dito e ho pulito a modo mio».

Il Senso di Keith per la Neve (1972)

Steel Wheels – 1989 – Shot by @kevinmazur

Una foto pubblicata da Keith Richards (@officialkeef) in data:


«Ho imparato a sciare quando ero un drogato», si vantava una volta Richards. Nel 1972, Richards, che non poteva entrare inFrancia per fatti di droga e in Gran Bretagna per motivi fiscali, andò in uno chalet a Montreux con Anita Pallenberg e la loro famiglia. Pallenberg ricorda con affetto i loro giri in Bentley e Ferrari con un un bel po’ di amici. Tra una festa e l’altra, Richards ha trovato il tempo per iniziare a sciare e chi era presente lo ricorda come uno che si prendeva parecchi rischi sulle piste. «La ragione per cui sono riuscito a sopravvivere è la roba di prima qualità», ha detto riguardo la qualità della droga durante il suo periodo di esilio in Svizzera. «Avrei fatto qualsiasi cosa per averla, e visto che dovevo passare dalle frontiere, ho dovuto capire come risolvere la situazione!»

Problemi di Proiettili (1973)

 

And one last Sante D’Orazio Voodoo Lounge shot for today… Una foto pubblicata da Keith Richards (@officialkeef) in data:

Richards stava facendo festa a casa sua a Cheyne Walk a Londra, in zona Chelsea – con parecchi ospiti, tra cui il grande produttore discografico di Chicago-blues Marshall Chess – spingendo un po’ di dischi reggae e sballandosi. Arrivò la polizia e trovò eroina, marijuana, pasticche di Mandrax, una pistola, un fucile e 110 munizioni. Di fronte a 25 accuse, Richards è riuscito comunque a uscire con l’aiuto del suo “brillante avvocato” Richard Du Cann. «Poco dopo il mio caso, o forse nonostante quello, è stato promosso presidente del tribunale».

Congedato con Disonore dagli Scout (1950)

Voodoo Lounge New York @kevinmazur

Una foto pubblicata da Keith Richards (@officialkeef) in data:


Da adolescente, Keith ha passato due anni nei boy scout. Ma questo breve flirt con il servizio pubblico si è concluso dopo che Keith venne beccato con un paio di bottiglie di whisky in un raduno e si ritrovò in una scazzottata con i membri di quella che lui chiamava “la pattuglia dei castori”. «Subito dopo ci sono state un paio di risse tra noi e alcuni ragazzi dello Yorkshire e così mi ritrovai al centro dei sospetti», ha ricordato una volta, nella biografia di Victor Bockris Keith Richards: The Biography. «Tutta la scazzottata è stata scoperta dopo che sono andato a menare un ragazzo di notte, ma mi sono rotto uno osso della mano contro il palo della tenda!». Poche settimane dopo, ha picchiato “alcune stupide reclute” ed è stato espulso.

A un Passo dalla Morte (1965)

 

Sante D’Orazio shot – Voodoo Lounge 1994 Una foto pubblicata da Keith Richards (@officialkeef) in data:

Richards è quasi morto parecchie volte, ma c’è stata una volta che lui definisce “la più spettacolare”. Il 3 dicembre 1965, mentre suonava The Last Time di fronte a 5mila persone a Sacramento, la sua chitarra toccò l’asta del microfono, uscì fuori una fiammata e Richards cadde a terra senza sensi. Il promoter Jeff Hughson pensò che qualcuno gli avesse sparato. Lo spettatore Mick Martin disse, «ho letteralmente visto Keith volare indietro in aria. Ho pensato che fosse morto. Sono rimasto inorridito. Siamo rimasti tutti così». Si scoprì poi che Richards era stato colpito da un sovraccarico del microfono, è stato quindi intubato e portato in ospedale. Richards adesso ricorda ridendo quello che ha sentito dire da un medico: «Beh, potrebbe risvegliarsi come non potrebbe farlo mai più». Richards potrebbe essere sopravvissuto grazie alle spesse suole delle sue scarpe di suede Hush Puppies, che hanno fatto da messa a terra. La notte successiva tornò sul palco.

Gli Stones in Tour con Merck (1975)

Another one from Voodoo Lounge Japan by Mikio Ariga

Una foto pubblicata da Keith Richards (@officialkeef) in data:


Gli Stones erano al massimo della forma durante il loro leggendario Tour of the Americas del 1975, e per una buona ragione: «Eravamo spinti dalla cocaina Merck», Richards scrive nella sua autobiografia, riferendosi alla formula ultrapura della droga sviluppata dall’omonima casa farmaceutica. «È iniziato tutto quando abbiamo messo dei nascondigli dietro le casse sul palco, in modo da poter farci delle righe tra una canzone e l’altra. Una canzone, un colpo, era il patto tra me e Ronnie». Richards ricevette anche una fornitura di eroina che venne poi divisa in righe e nascosta tra gli amplificatori, oppure aggiunta alle sigarette – o “dirty fags”, come venivano chiamate al tempo. Le cose andarono abbastanza lisce fino a quando Richards e il suo fornitore di cocaina, mentre giravano alla ricerca di qualche buon barbecue, vennero arrestati in Arkansas. Ma grazie a qualche aiuto dall’alto, pagarono una cauzione di 162 dollari e tornarono ben presto sulla strada.

Quella Volta in cui non Uccise Nessuno (1976)

 

Voodoo Lounge Tour, Japan, 1995. Photo by Mikia Ariga Una foto pubblicata da Keith Richards (@officialkeef) in data:

«Sono un buon pilota», ha scritto Richards su Life, ricordando un episodio del 1976 quando si addormentò al volante con suo figli di sette anni, Marlon, sul sedile posteriore e venne arrestato dopo l’incidente che ne seguì. «Voglio dire, nessuno è perfetto». Il chitarrista si era messo alla guida di ritorno da un concerto a Knebworth, in Inghilterra, e aveva distrutto la sua Bentley contro un albero. «Fino a cinque o sei anni fa, c’era ancora la mia sagoma fatta di sangue sul sedile posteriore», ha scritto il figlio Marlon. «E sul cruscotto, c’era ancora il segno dove avevo sbattuto il naso». Richards, arrestato dopo che la polizia trovò dell’acido nelle sue tasche, ha scritto in seguito, «Almeno non abbiamo fatto male a nessuno».

Professione Tata (1973)

Voodoo Lounge US Tour, 1994, photo by Paul Natkin

Una foto pubblicata da Keith Richards (@officialkeef) in data:


Durante il loro tour australiano nel 1973, Richards incontrò una ragazza madre con un gancio per della cocaina farmaceutica. Così, naturalmente, si trasferì a vivere con lei per tutta la durata della trasferta. «Vivere nella periferia di Melbourne per una settimana con una madre e un bambino era un po’ strano», ricorda nella sua biografia. «In quattro o cinque giorni, mi sentivo un vero vecchio australiano. “Sheila, dov’è la mia cazzo di colazione?”… Era come se fossi stato lì da sempre. È stato figo». Stando a quanto dice Keith, si è anche preso cura del bambino quando la mamma era al lavoro. «C’è qualcuno in un sobborgo di Melbourne a cui ho pulito il culo, ma lui non lo sa nemmeno».

Un Saluto a Hugh (1972)

 

@therollingstones US Tour, 1981. Photo by Ken Regan. Courtesy of keithrichards.com Una foto pubblicata da Keith Richards (@officialkeef) in data:

Nel 1972, in una tappa del tour a Chicago, Richards e il sassofonista Bobby Keys vennero invitati a stare alla Playboy Mansion di Hugh Hefner e quasi causarono un incendio mentre erano in bagno a drogarsi. «Bobby dice: “C’è del fumo qui”», Richards ha ricordato su Life. «E poi, poco dopo, sentiamo bussare alla porta, troviamo i camerieri e un po’ di ragazzi vestiti di nero che portano dei secchi d’acqua. Apriamo la porta, ci mettiamo a sedere a terra con gli occhi sgranati». La casa è stata salvata, ma, come fa notare Richards, Hefner spostò la Playboy Mansion a Los Angeles.

Keith in the Sky with Diamonds (1967)

Longview Farms, North Brookfield, MA. 1981. Photo by Ken Regan. Courtesy of keithrichards.com

Una foto pubblicata da Keith Richards (@officialkeef) in data:


Su Life, Richards ha ricordato le pesanti sperimentazioni con le sostanze psichedeliche nel 1967 e 1968. Ma c’è un trip particolare con l’LSD che ricorda come veramente speciale. Dopo aver incontrato John Lennon, un giorno, il duo ha intrapreso quello che il chitarrista degli Stones ha descritto come un “road trip a base di acido” nel corso di due o tre giorni che li portò alle città inglesi di Torquay e Lyme Regis. Grazie soprattutto alle memorie di Kari Ann Moller, che in seguito sposò il fratello minore di Jagger, Chris, Richards ha ricordato di come guidavano in tondo (con o senza l’autista) per finire alla casa di campagna di Lennon, dove «passarono a salutare Cynthia (la moglie di Lennon, ndr)». Anni dopo, quando Lennon e Richards si incontrarono a New York, Keith ha ricordato l’esperienza all’ex-Beatle chiedendogli: «Che cosa è successo in quel trip?»

D’oh! (2006)

 

Another shot from El Mocambo, Toronto, 1977. Photo by Ken Regan. Courtesy of keithrichards.com. Una foto pubblicata da Keith Richards (@officialkeef) in data:

Durante una pausa dal Bigger Bang Tour, Richards e un piccolo gruppo volò su un’isola privata al largo delle Fiji. Dopo un pomeriggio a nuotare con Ronnie Wood, si appollaiò su un albero – un «basso albero nodoso che era in pratica un ramo orizzontale», a circa due metri da terra. Mentre stava cercando di saltare giù dall’albero per andare a pranzo, scivolò sbattendo la testa sul tronco. Richards non sentì alcun dolore serio fino a qualche giorno dopo, quando fu colpito da un «mal di testa accecante» durante un giro in barca. Quella notte, si è sentito male per due volte durante il sonno e sua moglie, Patti, chiamò in fretta il medico. Dopo aver sopportato uno straziante volo di quattro ore verso Auckland, in Nuova Zelanda, è stato operato dal neurochirurgo Dr. Andrew Law. «Mi sono risvegliato in ospedale con la sensazione di stare alla grande», ha detto Richards. «E gli ho detto, “Beh, quando hai intenzione di cominciare con l’operazione?”. Law mi rispose: «Tutto fatto, amico». Richards è tornato sul palco in sei settimane, con il Dr. Law al suo fianco.

Il Colpo di Berry(2014)

El Mocambo, Toronto, 1977. Photo by Ken Regan. Courtesy of keithrichards.com.

Una foto pubblicata da Keith Richards (@officialkeef) in data:


Nel 2014, mentre promuoveva il suo libro per bambini Gus & Me: The Story of My Granddad and My First Guitar, Richards ha fatto un’apparizione al Late Night with Jimmy Fallon, dove il padrone di casa gli chiese di quella volta in cui il la leggenda del rock & roll Chuck Berry gli avrebbe dato un pugno in faccia. «Ero appena tornato nel camerino», ha detto Richards. «È arrivato per farsi pagare una data, credo. La sua chitarra era nella custodia, mi diceva “Oh, andiamo, Keith, solo una toccatina”». Quando Richards prese lo strumento e innocentemente fece un accordo di Mi, Berry arrivò urlando: «Nessuno tocca la mia chitarra!» e diede un pugno in faccia a Richards. Come Keith raccontò a Fallon a urlare, «È stato uno dei suoi colpi più riusciti».

Hey, ai Ragazzi Piacciono le Torte (1989)

 

KR and Tina Turner backstage at the Ritz. NYC 1983. Photo by Bob Gruen. Courtesy of keithrichards.com Una foto pubblicata da Keith Richards (@officialkeef) in data:

Nel 1989, lo Steel Wheels tour era il più grande successo degli Stones, ma a Richards piacevano ancora le cose casalinghe. A Toronto, nel mese di dicembre, l’allestimento del catering ricreava un pub inglese, con tanto di juke-box, mazze da cricket e il classico cibo da pub. Quando Richards arrivò, era ormai tardi per trovare ancora la shepherd’s pie (un piatto tipico inglese, un pasticcio di carne d’agnello e verdure, coperto con purè, ndt) che aveva atteso con impazienza, e si rifiutò di salire sul palco fino a quando non ne venne sfornato un’altra. Jagger era furioso, ma il concerto è stato ritardato fino a quando Keith non ottenne il suo pasto speciale. «Ormai è famoso, è il mio regolamento», ha scritto. «Nessuno deve toccare la shepherd’s pie finché non sono passato di lì. Don’t bust my crust, baby».

Nudi e Cotti (1978)

KR and Bobby Womack. NYC 1985.

Una foto pubblicata da Keith Richards (@officialkeef) in data:


Verso la fine degli anni Settanta, Richards iniziò una relazione con una bionda svedese di nome Lil Wergilis, che ha descritto su Life come «incredibilmente divertente, molto spiritosa e ottima a letto». Una notte, erano in una casa in affitto a Los Angeles di proprietà di Laurel Canyon, quando Wergilis lo svegliò nel mezzo della notte perché era scoppiato un incendio in un’altra stanza (la causa dell’incendio rimane sconosciuta, anche se il chitarrista ha detto al Telegraph nel 2010 che potrebbe essere stato lui stesso accidentalmente, ad appiccare l’incendio). «Abbiamo avuto pochi secondi per saltare dalla finestra», Richards ha scritto su Life. «Mi sono messo una magliettina, mentre Lil era nuda». Un cugino di Anita Pallenberg li trovò e li portò in salvo. Quando tornarono alla casa il giorno dopo, trovarono un «grande cartello piantato nell’erba bruciata con scritto “Grazie mille, Keith”». Il chitarrista ha detto che l’unica cosa ancora intera era una cassettiera contenente suo passaporto, le sue cassette preferite, dei gioielli e una pistola con 500 munizioni. Dopo aver raccontato questa storia, chiese: «Allora, cosa dovrei dire della mia vita? Che sono benedetto?».

Della Droga, Keith e una Baby Shower. Cosa può andare storto? (1970)

In It’s Only Rock ‘n’ Roll: 30 Years Married to a Rolling Stone, l’ex moglie di Ronnie Wood, Jo Wood ricorda il primo incontro con Richards in una camera d’albergo a Parigi nel 1977. «Keith prende la sua borsa e tira fuori un cucchiaio d’argento, un bottiglietta di pillole e un accendino. Nel giro di pochi secondi, aveva già schiacciato alcune delle pillole con un po’ di acqua, le aveva cucinate, poi aveva riempito una siringa e si era bucato attraverso la camicia». Qualche istante dopo, Richards sorride: «Lui mi guardò, “Ciao, mia cara ho sentito tanto parlare di te!”» Jo rimase di sasso: «Ho adorato Keith fin dall’inizio, ed era bello, perché lui e Ronnie erano una coppia di fatto… Una delle prime cose che ho amato di lui era la sua cattiveria». Ma il comportamento di Richards mise alla prova anche Jo. Durante una baby shower, alla fine degli anni Settanta, Jo ha chiesto a Richards di non farsi di cocaina di fronte a sua madre. Non sorprende che la sua richiesta sia stata ignorata: «Improvvisamente Keith dichiarò: “E adesso, il dessert!”. Mentre lo diceva, tirò fuori un grande sacco di cocaina e lo mise sul tavolo». Mortificata, sua madre fuggì dalla stanza. «Lo fa da anni», disse Jo a sua mamma. «Non riesco a farlo smettere. È il suo modo di vivere».

Il Pirata di Weston (1991)


Dopo decenni di droga, sesso, arresti e atti di follia leggendaria, l’unica cosa che mancava a Richards per shockare la gente era darsi una calmata. E nel 1991, è esattamente quello che ha fatto, andando a vivere con la sua moglie Patti e le sue due figlie da Manhattan alla tranquilla Weston, in Connecticut. «I boschi hanno una serenità primordiale che andrebbe bene ai nostri antenati», dice su Life, scrivendo a lungo di come si possa godere l’atmosfera privata e la sua grande biblioteca. Nel 2002, ha dato a Rolling Stone un resoconto della sua vita da gentiluomo di campagna: «Mi alzo alle sette del mattino», ha detto. «Leggo un sacco. Posso anche fare un po’ di barca a vela attorno Long Island Sound, se il tempo lo permette. Registro spesso in cantina, scrivo pezzi, mi alleno sulla velocità. Non ho una routine fissa. Giro per la casa, aspetto che le donne di servizio puliscano la cucina e poi metto tutto in disordine di nuovo, mettendomi a friggere del cibo. Io e Patti usciamo una volta alla settimana, se succede qualcosa in città. Portare la signora fuori e comprarle un mazzo di fiori: è sempre un modo per ottenere qualcosa».

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