Salvare una città con un festival. L'impresa di Mukanda | Rolling Stone Italia
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Salvare una città con un festival. L’impresa di Mukanda

Dal 3 al 5 agosto arte e musica per far rivivere il borgo di Vico del Gargano

Un festival che attraverso musica, arte (ma anche architettura sostenibile e buona cibo) intende riattivare un centro storico abbandonato del Meridione: questo è Mukanda. Nato nel 2014 dall’idea di quattro under 30 pugliesi fuorisede, sparsi per l’Italia come studenti e lavoratori, il collettivo punta a diventare un elemento fondamentale non solo per i processi di riqualifica urbana, ma anche nella formazione di una nuova coscienza civica e nelle strategie di crescita sia economica che turistica. L’evento è completamente gratuito, finanziato grazie a fondi pubblici e privati, al supporto delle attività locali e a una campagna di crowdfunding ancora aperta su Indiegogo.

L’idea è quella di chiamare a raccolta alcune eccellenze dell’espressione culturale ed artistica contemporanea, per lasciarle sperimentare in libertà prima e durante il periodo di apertura della manifestazione, in un contesto unico – con l’ambizione di far diventare il centro storico di Vico del Gargano un modello per il recupero delle tante ghost-town italiane. L’obiettivo è quello Coinvolgere nel progetto architetti, musicisti e street‐artist emergenti della scena nazionale ed europea, per promuovere insieme l’associazionismo e il lavoro delle tante start-up locali, al fine di riscoprire la città vecchia dando nuovo risalto a spazi da tempo abbandonati. Per questo Mukanda – il nome si ispira al rito di passaggio all’età adulta nella cultura del popolo africano Ndembu – è un festival unico nel suo genere: perché rappresenta innanzitutto un progetto che vuole recuperare un luogo ricco di fascino e di storia.

Mukanda è musica, arte e pietre. È possibile trovare il programma completo del festival di Vico del Gargano sul sito ufficiale della rassegna in programma dal 3 al 5 agosto.