Intervista a Ryūchi Sakamoto, genio del popolo | Rolling Stone Italia
News Musica

Ryūchi Sakamoto, genio del popolo

Il compositore premio Oscar si racconta in ‘Coda’, documentario tra poesia e impegno civile

Ryūchi Sakamoto, genio del popolo

Ryūchi Sakamoto ritratto per Rolling Stone da Fabrizio Cestari alla Mostra del Cinema di Venezia

Coda racconta un periodo complicato nella vita di Sakamoto, 66 anni. Complicazioni personali: ha affrontato un tumore alla gola. E dopo la tragedia di Fukushima (lo tsunami, la contaminazione nucleare) è diventato un militante ecologista. Le immagini che aprono il documentario – regia di Stephen Nomura Schible – mostrano un’esecuzione di Forbidden Colours in una cittadina devastata da quegli eventi.

La dolcezza della musica, il dialogo ininterrotto con Debussy e Bowie, si tingono di compassione di fronte alla gente comune colpita dal dramma. Lo abbiamo incontrato a Venezia, dove il documentario è stato presentato. Ci ha spiegato la sua “svolta” politica attraverso il rapporto con Johann Sebastian Bach: «Invecchiando ho ricominciato a suonare Bach più spesso, per via di un film di Tarkovsky che adoro, Solaris. Le composizioni di Bach hanno un lato matematico, logico, ma Tarkovsky usava l’altro lato di Bach: quello malinconico. Ai suoi tempi l’umanità aveva a che fare con tragedie, malattie, e Bach metteva in musica per loro la traduzione della Bibbia in tedesco. Faceva propaganda, era un attivista. Era vicino alla gente, ai loro problemi, che sono simili a quelli abbiamo noi, oggi».

Le sequenze girate nella casa studio di New York mostrano la pratica compositiva di Sakamoto: lavora su suoni naturali e semplici rumori, come nel suo ultimo album Async o nella colonna sonora di Revenant. «Voglio che la mia immaginazione sia libera da regole e forme», ci ha raccontato sulla sua attrazione per il cinema. «Colonne sonore e rumori nei film sono sempre stati d’ispirazione. Async è la colonna sonora di un film che non è mai stato fatto, ma che ho immaginato nella mia testa mentre componevo la musica».

Altre notizie su:  Ryuichi Sakamoto