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No Black Keys? Faccio da solo

Dan Auerbach ha appena finito di registrare un disco in solitaria. Uscirà presto, a settembre

Dan Auerbach: «Tutta la musica che amo in un disco». Foto: Alysse Gafkjen, fonte: Facebook

Dan Auerbach: «Tutta la musica che amo in un disco». Foto: Alysse Gafkjen, fonte: Facebook

I Black Keys hanno dovuto cancellare molti concerti nell’ultimo periodo, a causa dell’infortunio del batterista Patrick Carney, che si è lussato una spalla mentre faceva body surf ai Caraibi.

Dan Auerbach però è stato capace di far fruttare questa pausa forzata realizzando un album solista in uscita quest’estate, il seguito di Keep it Hid del 2009. Auerbach ha registrato l’album, Yours Dreamily, in sole due settimane tra Brooklyn e Nashville accompagnato da una band, i The Arcs. È un disco in cui ha voluto esplorare suoni nuovi, aggiungendo molte armonie vocali e collaborando con una band mariachi tutta al femminile di New York chiamata Mariachi Flor de Toloache.

«Volevo fare qualcosa di molto strano e ho lasciato molto spazio alla band mariachi. Volevo che tutto scorresse in modo fluido e coerente. Le canzoni sono nate riproducendosi l’una con l’altra, in stile Grateful Dead. Praticamente è tutta la musica che amo rinchiusa in un solo disco». Uno dei pezzi parla dei viaggi che faceva con suo padre da bambino nel Missisissippi, sulle tracce del blues. Un legame musicale che dura ancora oggi: Dan Auerbach ha prodotto il primo album di suo padre Charles, che di lavoro fa l’antiquario: «Ha scritto tutte le canzoni, non è un vero e proprio cantante, ma io lo sto spingendo a diventarlo. Ho preso uno studio e l’ho riempito di ottimi musicisti, anche se lui ha detto che era troppo nervoso per divertirsi».

Questo articolo è stato pubblicato su Rolling Stone di luglio-agosto.
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