Lo scrittore di Trainspotting ha parlato sulla reunion degli Oasis | Rolling Stone Italia
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Lo scrittore di Trainspotting ha parlato sulla reunion degli Oasis

Irvine Welsh non ha nascosto l'emozione davanti a "Supersonic", il doc-film sugli Oasis, mentre sul nuovo "Trainspotting" ha detto: "Sarà un film epocale... forse anche migliore del primo"

Oasis, Noel and Liam Gallagher - Foto

Oasis, Noel and Liam Gallagher - Foto

Durante le ultime settimane, sarà sicuramente scesa una lacrima di malinconia a tutti i nostalgici degli anni ’90 che, tra l’uscita nei cinema dello splendido docu-film sugli Oasis Supersonic e il lancio del trailer del nuovo capitolo di Trainspotting, intitolato T2, avranno sentito tornare nell’aria il decennio brit anche solo il tempo di tirare fuori dall’armadio Parka e felpe Adidas.

Ma per i già deboli cuori di chi al cinema non è riuscito a frenare l’emozione al momento della demo di Live Forever, si aggiunge la combinazione fatale: infatti, se già negli scorsi giorni era stato proprio il protagonista di Trainspotting Ewan McGregor ha condividere con un tweet la propria saudade per gli anni della MaDchester, a dare il colpo di grazia ci ha pensato Irvine Welsh, scrittore del libro cult da cui venne tratto il film.

Durante un’intervista a NME, anche lo scrittore ha voluto dire la sua in merito all’eventualità di una futura reunion degli Oasis: «Penso fra loro ci sia molta tensione. Da una parte c’è uno dei più grandi cantanti della loro generazione e dall’altra uno dei più grandi songwriter, e sono anche cresciuti nella stessa casa. Si vogliono bene, ma possono realmente stare nella stessa band? Una volta che avranno risolto questo punto potranno tornare a fare grandi cose».

Welsh ha voluto anche parlare della sua reazione a Supersonic, che non è stata granché diversa da quella di McGregor: «L’ho visto di recente, me l’ha mandato Alan McGee [il discografico che scoprì gli Oasis durante un concerto a Glasgow nel 1993, ndr]. È stato fantastico, l’ho anche scritto via mail a Noel; riesce davvero a tirare fuori tutte le emozioni attorno alla band».

«Penso che la vera star del film sia la madre, Peggy – ha aggiunto l’autore di Trainspotting – ha contestualizzato i due fratelli e la rivalità fra di loro…ha reso il lato umano del film. Quando si tratta di due membri di una band alla gente possono sembrare delle pop star capricciose, ma quando senti parlare una madre di come sono cresciuti, tutto diventa più reale e simpatetico».

Irvine Welsh, 59 anni, foto via Facebook

Irvine Welsh, 59 anni, foto via Facebook

Welsh, ovviamente, ha colto l’occasione anche per parlare del nuovo capitolo di Trainspotting, attualmente in fase di lavorazione: «È stato pensato su parti di Porno [il seguito letterario di Trainspotting] ma portandolo ai giorni nostri, per mostrare come sia ancora contemporaneo; per certi versi penso sarà anche un film migliore di Trainspotting».

«Sento che sarà un film epocale – ha aggiunto Welsh – sono molto eccitato e penso lo saranno anche le persone…ci sarà sempre una parte della critica che dirà che non assomiglia a Trainspotting o che gli assomiglia troppo..ma sarà un grande film, sia preso per sé stesso che come seguito del primo ».