Ke$ha: «Mi hanno chiesto di mentire in cambio della mia libertà» | Rolling Stone Italia
News Musica

Ke$ha: «Mi hanno chiesto di mentire in cambio della mia libertà»

La cantante ha scritto ai fan su Instagram: «Sono disposta a perdere tutto». E a difenderla arriva Daniel Petrocelli, noto per la sua battaglia contro OJ Simpson

Ke$ha, 29 anni. Foto Facebook

Ke$ha, 29 anni. Foto Facebook

La vicenda Ke$ha-Dr. Luke continua senza sosta. Secondo E! la cantante avrebbe presentato ricorso contro la decisione del giudice che, in data 21 febbraio, le ha negato l’ingiunzione (obbligandola a rispettare i termini contrattuali con Luke) e poche ore fa è tornata all’attacco sui social con una dichiarazione molto pesante: «Mi hanno offerto la libertà in cambio di menzogne. Dovrei solo chiedere scusa pubblicamente e giurare di non essere mai stata violentata. QUESTO È QUELLO CHE SUCCEDE a porte chiuse. Non rinuncerò alla verità. Sono disposta a rovinare la mia carriera piuttosto che mentire per un mostro».

In una dichiarazione a Rolling Stone, un portavoce di Dr. Luke ha fatto sapere che «Ke$ha è già libera di registrare senza il produttore. Inoltre non ha mai presentato nessuna prova tangibile a supporto delle sue affermazioni. Per un semplice motivo, perché sta mentendo. Lei stessa andò a lavorare da lui anni dopo lo svolgimento ipotetico dei fatti. Il suo obiettivo è arricchirsi, cercando di rompere contratti che l’hanno portata al successo per firmarne di nuovi ancora più redditizi. Arriverà il nostro giorno, quello in cui Ke$ha pagherà per le sue bugie».

La popstar però non ha nessuna intenzione di mollare. Nel suo team difensivo starebbe arrivando anche Daniel Petrocelli, noto per la sua battaglia contro OJ Simpson. E intanto, sempre sui social, ha scritto questo: «Tutto quello che ho sempre desiderato è fare musica senza paura, senza essere spaventata o, peggio, abusata. Non ho mai voluto rinegoziare il mio contratto discografico. Non lo sto facendo per ottenere condizioni migliori o per soldi. Voglio essere libera dal mio aggressore. Sarei disposta a lavorare ancora con Sony Music se mi aiutasse a rompere tutti i legami con Luke».

Altre notizie su:  Ke$ha dr luke kesha sony music stupro