Il primo Essential Mix dei Daft Punk ha compiuto vent'anni | Rolling Stone Italia
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Il primo Essential Mix dei Daft Punk ha compiuto vent’anni

Riascoltiamo il mix che Thomas e Guy-Manuel avevano fatto per gli ascoltatori di BBC Radio 1: un concentrato di french touch, garage e techno di Detroit

Daft Punk live a Brisbane, Australia nel 2007. Foto di Marc Grimwade/WireImage

Daft Punk live a Brisbane, Australia nel 2007. Foto di Marc Grimwade/WireImage

«Questa settimana abbiamo il piacere di presentarvi due tipi francesi, Thomas e Guy-Manuel» dice Pete Tong al microfono di BBC Radio 1 all’inizio del programma, mentre in sottofondo sta già suonando un pezzone french touch. «Se non ve ne siete accorti, i due sono già la cosa più geniale dai tempi dell’invenzione del pane a fette, beh, coppia a fette suppongo. L’Essential Mix di questa settimana è dei Daft Punk.»

Il primo mix assemblato dai Daft Punk per le orecchie degli ascoltatori di BBC Radio 1 ha da poco compiuto vent’anni. Sono le prime ore della mattina di sabato 2 marzo 1997 e lo storico presentatore della trasmissione (e rinomato DJ) Pete Tong pronuncia per la prima volta al microfono di Radio 1 i nomi dei due robot parigini, che in futuro sarebbero ritornati più volte da ospiti del programma.

Come ogni Essential Mix, andato in onda ogni sabato dal 1993 a oggi, la selezione dei brani dura due ore ininterrotte, con Pete che interviene ogni tanto fra un brano e l’altro sfoggiando le sue solite figure retoriche e il gergo da strada. Il primo mix dei Bangalter e Homem-Christo arriva in piena campagna promozionale di Homework, l’ellepì di debutto dei due uscito per Virgin-Soma due mesi prima, il 20 gennaio ’97. Homework stesso è un omaggio dei due alle stazioni FM della loro infanzia—gli indizi sono tanti e pure evidenti, da alcune tracce come WDPK 83.7 FM e più in generale sulla compressione molto “radiofonica” delle voci e delle batterie.

Quanto alla tracklist qui sotto, si va dalla french più sfacciata alla garage uptempo, fino alla techno di Detroit. Piccole curiosità: gli Zdar + Boombass della Foxxy Lady al 28esimo posto in tracklist non sono altro che i Cassius, che allora era soltanto l’etichetta su cui i due producer parigini riversavano i lavori. Dietro ai Da Mongoloidz in posizione 32 invece si nascondono i nomi di Armand Van Helden, Junior Sanchez e lo stesso caschetto argento dei Daft, Thomas.

01. Daft Punk – ‘Wdpk Essential Intro’
02. Paul Johnson – ‘Summer Heat’
03. Armand Van Helden – ‘Funk Phenomena (Dope Mix)’
04. Czr – ‘Chicago Southside’
05. Unknown – ‘Git Down Saturday’
06. Remix Delux #1 – ‘Dee’s Knots’
07. Parris Mitchell – ‘Ghetto Shout Out’
08. Daft Punk – ‘Teachers’
09. Martin Luther King – ‘I Have A Dream’
10. The Godson EP – ‘Drum Patterns & Memories’
11. Jammin Gerald – ‘Get The Ho ’94’
12. Dj Attack – ‘Da Way U Work’
13. Thomas Bangalter – ‘Spinal Beats’
14. Thomas Bangalter – ‘Spinal Scratch’
15. Tha West Siders – ‘Waxscratch Trax’
16. Fantom – ‘Faithfull (Prassay Mix)’
17. Fantom – ‘Faithfull (Original Mix)’
18. Fantom – ‘Faithfull (Da Cracy Mix)’
19. I:cube – ‘Disco Cubizm (Daft Punk Mix)’
20. Daft Punk – ‘Rock ‘n’ Roll’
21. Dj Hyperactive – ‘Chicago’
22. Daft Punk – ‘Oh Yeah’
23. Cajmere – ‘Only 4 U’
24. Trankilou – ‘Champagne’
25. Unknown – ‘And Da Beat Goes On’
26. Dj Funk & Gerald – ‘Hold Up’
27. Ween – ‘Freedom Of ’76’
28. Zdar + Boombass – ‘Foxxy Lady’
29. Gusto – ‘Disco’s Revenge’
30. Dj Deeon – ‘Deeon Doez Disco’
31. Sweet – ‘Somebody’s Watching’
32. Da Mongoloids – ‘Spark Da Meth’
33. Roller Rink 2000 – ‘Shining’
34. Roy Davis Jr. – ‘Gabrielle’
35. Robert J. Hairston – ‘Preacher Man’
36. Daft Punk – ‘Around The World (Motorbass Mix)’
37. Kenny Dixon Jr. – ‘U Can Dance If You Want 2’

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