È in arrivo una raccolta di inediti di Charles Manson | Rolling Stone Italia
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È in arrivo una raccolta di inediti di Charles Manson

Canzoni scritte e composte in carcere durante gli anni '80 da uno dei criminali più celebri della storia recente americana, che insieme alla sua Family incarnò il lato oscuro della "Summer Of Love"

È in arrivo una raccolta di inediti di Charles Manson

Charles Manson nel 1970. Foto di Michael Ochs Archives/Getty Images

Nonostante sia conosciuto come uno dei criminali più crudeli della storia americana, condannato a molteplici ergastoli, Charles Manson sta per ripubblicare un album di inediti scritti e registrati in prigione negli anni ’80, precedentemente raccolti in Saints Are Hell On Earth e in Live At San Quentin.

Stando a quanto riportato da Billboard, sembra che la ristampa verrà finanziata da Malcolm Tent, un collezionista del Connecticut: «Provo un enorme fascino a riscoprire queste gemme perdute – ha confidato Tent – Soprattutto verso chi è definito come un artista outsider, e non c’è nessuno più distante da noi e dalla nostra società come Charles Manson». I proventi dalle vendite del disco andranno all’associazione benefica Air Trees Water Animals, gestita da una persona molto vicina a Manson.

Prima del suo arresto, Manson aveva tentato una carriera nella musica, stringendo un solido rapporto con il batterista dei Beach Boys Dennis Wilson il quale, in seguito, avrebbe plagiato un brano scritto da Manson (Cease to Exist) trasformandolo nella hit Never Learn Not to Love contenuta nell’album 20/20, pubblicato dalla band californiana nel 1969.

Fu sempre la musica, in particolare la traccia dei Beatles Helter Skelter, a inculcare l’idea a Manson e ai suoi seguaci – la cosiddetta ‘Family’ – che fosse necessaria un’immediata guerra razziale, la quale si sarebbe conclusa con l’apocalisse e il conseguente dominio di Manson sul mondo. Spinti dalle profezie del loro capo, i membri della Family arrivarono a commettere una serie di crimini, culminati con il celebre omicidio di Sharon Tate – moglie del regista Roman Polansky e incinta all’ottavo mese di gravidanza all’epoca dei fatti – e di altri quattro ospiti presenti nella casa di Tate il 9 agosto del 1969, per poi uccidere Leno e Rosemary LaBianca la notte successiva.