Cesare Cremonini, sold out il concerto nella sua Bologna | Rolling Stone Italia
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Cesare Cremonini, sold out il concerto nella sua Bologna

Da questo venerdì sarà in radio con il nuovo singolo ‘Nessuno vuole essere Robin’ e nel frattempo l'artista bolognese rompe una ‘maledizione’ che durava dal 1979, quando a cantare sul palco dello Stadio Dall'Ara era Lucio Dalla insieme a Francesco De Gregori.

Cesare Cremonini, sold out il concerto nella sua Bologna

Cesare Cremonini

Foto: Pierpaolo Ferrari. Style Francesca Piovano. Maglia del Bologna F.C. riprodotta da La Sartoria Sportiva di Calcio Retrò

Era dal 1979 che un artista bolognese non calcava il palco dello Stadio Renato Dall’Ara, l’arena dove in cui scendono in campo i rossoblù di Bologna, sua squadra del cuore tanto da voler dedicare una copertina speciale di Rolling Stone proprio al team felsineo. Un’assenza di quasi trent’anni, quella degli artisti bolognesi dallo stadio di Bologna, che sarà proprio lui, Cesare Cremonini, a infrangere dopo l’ultimo concerto targato 1979, quando sul palco saliva Lucio Dalla insieme a De Gregori per il tour di Banana Republic.

La copertina speciale per Bologna con Cesare Cremonini del numero di Rolling Stone in edicola a dicembre. Foto di Pierpaolo Ferrari

Non è un caso, infatti, che Bologna abbia risposto all’appello dell’ultimo erede di una tradizione musicale di cui la città va orgogliosa, confermando un sold out annunciato e bruciando i biglietti per il concerto del prossimo 26 giugno in appena quattro mesi dall’apertura delle vendite. Il concerto al Dall’Ara sarà infatti la degna chiusura di un tour che vedrà suonare Cesare Cremonini negli stadi italiani, chiusura che vedrà l’artista trionfare davanti alla sua città.

Le sorprese, inoltre, non finiscono qui dato che da questo venerdì sarà in radio Nessuno vuole essere Robin , secondo estratto da Possibili Scenari, il disco della maturità con cui Cremonini ha confermato di essere uno degli artisti di punta della scena italiana. Il singolo, ballad piano-voce, fra i brani più intimi del disco, è una confessione in cui si mette a nudo la paura di mostrarsi fragili, in una società come quella moderna in cui, come canta Cesare, vogliamo essere “Tutti col numero dieci sulla schiena, e poi sbagliamo i rigori”: «Questa canzone – come ha spiegato Cremonini – è un flusso di coscienza personale, mi è esplosa fra le mani come una detonazione ininterrotta dall’inizio alla fine del brano». In contemporanea con l’uscita del singolo, verrà presentato il videoclip della canzone girato tra Bologna e Londra e diretto da Giorgio J. Squarcia.

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